InfoAut
Immagine di copertina per il post

In ogni caso, dormiamo sereni e continuiamo ad agire e sognare

Questa mattina ci siamo svegliati trovando, nero su bianco, su tutti i quotidiani locali, la narrazione poliziesca dei fatti contestati: il corteo del 28 Maggio 2012, con la presenza in piazza della loggia del ministro degli interni uscente Anna Maria Cancellieri, e il corteo autonomo che nella giornata di mobilitazione europea contro le politiche di austerità fu ripetutamente caricato con particolare accanimento e violenza dalle forze dell’ordine.

Successivamente ad entrambe le occasioni, non tardammo nel fornire dettagliatamente alla stampa la nostra versione delle dinamiche non senza l’ausilio di filmati, fotografie e testimonianze.

Non è nostra abitudine e non è nel nostro stile gridare al complotto o stupirci per queste piogge di denunce: ci battiamo nella nostra quotidianità contro un sistema politico, economico e sociale profondamente ingiusto e lo facciamo serenamente, consapevoli del fatto che questo si accanirà nei nostri confronti con ogni strumento a propria disposizione. Non è questo il punto.

Il problema (per la questura) è piuttosto che invece è nostra abitudine non dire le bugie. Buona educazione che sembra non essere passata da via Botticelli.

Più che una ricostruzione di queste due situazioni (28 Maggio e 14 Novembre 2012), infatti, sui verbali della questura compare una vera e propria costruzione. Ci teniamo a ricordare che in quell’anniversario della strage di piazza della Loggia il corteo studentesco fu caricato dalla polizia senza alcun motivo, al solo fine di ritardarne l’arrivo in piazza, in corso Matteotti all’altezza dell’incrocio con via fratelli Bronzetti. In largo Formentone, invece, l’atto della questura fu, simbolicamente, gravissimo: un corteo antifascista trovò davanti alla propria testa un ingente dispositivo di fdo ad impedirne l’ingresso sul luogo della memoria.

Per quanto riguarda il 14 Novembre, in una giornata di mobilitazione europea contro l’austerity, la versione del tristemente noto vicequestore Emanuele Ricifari e del capo della DIGOS Giovanni De Stavola fu addirittura divertente: come compare sui verbali il corteo autonomo (le cui prime file erano composte prevalentemente da giovani e giovanissimi) avrebbe caricato il cordone sanitario schierato dagli agenti a protezione dell’ingresso della stazione ferroviaria. Ebbene nei filmati è evidente che le cariche sono state ordinate per due volte dal dirigente di piazza, ben prima che vi fosse contatto tra gli scudi dei difensori della legge e le mani nude di giovani precari senza futuro…poi tamburellati con vigore, anche quando ormai a terra. Risultato: una ragazza con una microfrattura alla calotta cranica ed una mamma con collare e trauma cranico.

Non abbiamo bisogno di grandi grattacapi per capire che con questa carta straccia la questura non spera di ottenere granchè sul piano reale, ma piuttosto di spaventare (che lo sappiano, senza successo), giovani indisciplinati.

Come detto niente vittimismi da parte nostra. Il tempo dell’indecisione l’abbiamo superato e da che parte stare, ognuno di noi, l’ha scelto. Non solo l’ha scelto, ma essendo gente di parola, l’ha sempre praticato.

Stiamo con chi paga la crisi, con chi soffre le politiche di austerità, con chi rischia di non avere un tetto sopra la testa, con chi vede il proprio presente soffocato dallo strapotere della finanza ed il proprio futuro negato dalla politica di palazzo, giorno per giorno. Facciamo picchetti anti-sfratto, occupiamo edifici abbandonati ed inutilizzati per dare un tetto a chi non l’ha più e difendiamo i saperi e la cultura dalla macchina spietata della mercificazione e dell’aziendalizzazione. Tutto questo nella piena consapevolezza che i tribunali e le procure di chi antepone la salvezza di banche e borse alle vite delle persone per questo non ci lasceranno tregua.

Nemmeno noi a loro, e nel frattempo la notte dormiamo beati e senza incubi. Piuttosto continuiamo, notte e giorno, a coltivare il sogno di un mondo migliore che, e i facchini Ikea ce l’hanno recentemente dimostrato, si ottiene solo con la lotta e l’impegno in prima persona.

 

Csa Magazzino 47

Radio onda d’urto

Associazione diritti per tutti

Kollettivo studenti in lotta

Collettivo universitario autonomo

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

brescia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A pugno chiuso. Ciao Marco!

La scorsa notte ci ha lasciato dopo tante battaglie il nostro compagno Marco, per tutti e tutte Marco Dread.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Emilio, vogliamo ancora tutto

Questa mattina se ne è andato Emilio Quadrelli, dopo una lunga malattia.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Crollo alle Vele di Scampia: fate presto!

Condividiamo di seguito il comunicato del Comitato Vele Di Scampia 167 dopo il terribile crollo che ha provocato la morte di due giovani e il ferimento di 13 persone tra cui sette bambini ed la gestione vergognosa dei soccorsi. Solo ora, al termine di una giornata difficilissima e dolorosa riusciamo a scrivere queste poche righe. […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

‘Geronimo’ Bini: la sua lotta per un mondo (e una Cremona) migliori

Riceviamo e pubblichiamo volentieri… La storia la scrivono i vincitori.  Ma la storia la fanno anche i perdenti. Poi ci sono gli indolenti che non sono né vincitori, né perdenti.  Poi c’è il revisionismo che mischia le carte. Rende i vincenti un po’ meno vincenti e i perdenti un po’ meno perdenti e quasi sempre […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fermiamoli ora: mobilitazione nazionale contro il nuovo disegno di legge sicurezza che criminalizza le lotte sociali

Inasprimento delle pene, da 2 a 7 anni,  per le occupazioni abitative ma anche per chi resiste allo sfratto e chi partecipa ai picchetti; pene draconiane da 7 a 20 anni per detenzione e diffusione di materiale che incita a impedire la realizzazione di opere ritenute strategiche; aumento delle pene per i reati di imbrattamento per colpire le pratiche di soggetti ambientalisti. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Il profilo del non votante è sempre più connotato sul piano sociale” L’analisi dei flussi elettorali con Marco Valbruzzi

“Il profilo del non-votante non è connotato sul piano politico-ideologico, invece è connotato sempre di più sul piano sociale“.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“CASE IN RIVOLTA” – Bollettino delle lotte abitative

Terzo numero del bollettino delle lotte abitative “Case in Rivolta”, che lancia la settimana di mobilitazione collettiva diffusa a livello nazionale durante la settimana del 20 -26 maggio 2024.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La contraddizione ecologica e l’opposizione alla guerra: riflessioni sulla mobilitazione contro il G7 Ambiente e Energia.

Le giornate di mobilitazione appena trascorse e quelle che abbiamo di fronte ci dicono alcune cose rispetto alle tendenze dell’oggi, dei soggetti che si muovono, delle lotte che si intrecciano. Prima di pubblicare il contributo di notav.info che ritorna sulle ragioni della mobilitazione verso il G7 Ambiente Energia di Venaria e sulla cronaca delle giornate di lotta, diamo alcuni spunti di riflessione..

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un appello a difesa del Servizio Sanitario Nazionale.

E’ uscito un appello firmato a nome di quattordici personalità nell’ambito della sanità e della scienza per tutelare il servizio sanitario nazionale, qui è possibile leggerne il contenuto.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Storia di Classe – 5 puntate speciali dedicate alla strage fascista, di Stato e della NATO di Piazza della Loggia a Brescia

In onda su Radio Onda d’Urto lo speciale di Storia di Classe dedicato alla strage fascista, di Stato e della Nato di piazza della Loggia, il 28 maggio 1974 a Brescia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Brescia: si leva il malcontento dalla campagna, arriva la protesta dei trattori. Le voci dal “Riscatto Agricolo”

La protesta dei trattori è arrivata anche a Brescia. Presidi in una quindicina di città sotto la sigla “Riscatto agricolo”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Lia, compagna e volontaria della Libreria del Gatto alla festa di Radio Onda d’Urto

È mancata l’amica e compagna Lia, volontaria della Festa di Radio Onda d’Urto presso la Libreria del Gatto Nero, mamma di Anna e moglie di Macio.

Immagine di copertina per il post
Culture

25 aprile 1945 – 2023: Guerra di liberazione nazionale, civile e di classe. L’archivio resistente di Radio Onda d’Urto

Radio Onda d’Urto riprende dai propri archivi e dall’attualità una serie di trasmissioni per fornire un approfondimento analitico, non retorico né edulcorato, della Resistenza intesa come intreccio di tre guerre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Brescia, otto anni posson bastare: autoassegnazione!

A Brescia sono stati occupati gli appartamenti, vuoti da 8 anni, della torre Finsibi, società in fallimento, da un gruppo di famiglie con bambini e persone con sfratto esecutivo o già in strada.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“CASE IN RIVOLTA” – Bollettino delle lotte abitative

Pubblichiamo il numero zero del bollettino “Case in Rivolta” curato da diverse realtà della lotta per la casa e il diritto all’abitare nel nostro paese. Sono raccolti diversi contributi da Brescia, Roma, Parma, Pisa e Milano. Il bollettino è stato presentato il 24 agosto durante la festa di Radio Onda d’Urto. L’idea di questo progetto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

BRESCIA: LA PREFETTA FA MARCIA INDIETRO SULLE NUOVE LINEE GUIDA SUGLI SFRATTI, POSSIBILE RICHIEDERE LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO IN TUTTI I COMUNI

Dopo la conferenza stampa di denuncia dell’Associazione Diritti per tutti e del Collettivo gardesano autonomo che denunciava pubblicamente le modifiche peggiorative delle linee guida per l’esecuzione degli sfratti in provincia di Brescia, erano arrivate le critiche anche dei sindacati confederali, dell’ACB e dell’Assessore Fenaroli; successivamente le realtà del Movimento di lotta per la casa hanno […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

BRESCIA: “LUCA, PICCHIATO IN STAZIONE DAGLI AGENTI DELLA POLFER”. LA DENUNCIA DEL GRUPPO ULTRAS BRESCIA 1911

Nella notte tra venerdì 15 e sabato 16 ottobre Luca, 29 anni, ultras del gruppo Brescia 1911 e attivo nei movimenti sociali bresciani, ha denunciato di essere stato picchiato da due agenti della Polfer presso la stazione dei treni di Brescia. Dopo una nottata trascorsa con gli amici, nelle prime ore del mattino Luca ha […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

BRESCIA: NON UNA DI MENO IN PIAZZA CONTRO IL FEMMINICIDIO DI ELENA CASANOVA E OGNI VIOLENZA PATRIARCALE

Venerdì 22 ottobre Non Una di Meno Brescia ha manifestato, in piazzetta Bell’Italia – già rinominata Piazzetta Non Una di Meno – contro il femminicidio di Elena Casanova, il secondo in un mese nel Bresciano, il quarto in un anno. Contro questo, e tutti, i femminicidi, oltre che contro ogni violenza patriarcale, Non Una Di […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

DEPURATORE DEL GARDA: I 6 BUONI MOTIVI DI MARINO RUZZENENTI PER UNA BATTAGLIA PER L’AMBIENTE MA ANCHE PER LA DEMOCRAZIA

Perchè si vogliono spendere 160 milioni per un’opera sbagliata, la costruzione di due depuratori per i comuni del Garda nei territori di Gavardo e Montichiari? Qual è il reale stato della condotta sublacuale la cui presunta precarietà è la motivazione addotta dal Commissario-Prefetto Visconti per imporre la scelta di scaricare la depurazione del Garda nel […]