Sabato in Piazza Matteotti a Modena davanti ad un nutrito numero di persone si è tenuta un’assemblea pubblica per discutere di quello che sta avvenendo in città con la Comunità Papa Giovanni XXIII – associazione pro-life fondata da Don Benzi.
Tanti gli interventi che si sono susseguiti per spiegare ancora una volta che non sono più accettabili le provocazioni di questi integralisti cattolici che nascondono i loro intenti politici dietro ad una “innocente” preghiera.
La richiesta unanime è stata quella di una risposta da parte delle istituzioni pubbliche che, come sta avvenendo peraltro in tante regioni italiane come Piemonte, Lazio e Lombardia, permette a queste associazioni di entrare nei consultori, attaccare apertamente la legge 194 e percepire finanziamenti pubblici che dovrebbero essere destinati a migliorare servizi già esistenti.
In mezzo alla platea di persone erano presenti anche alcuni membri della Papa Giovanni XXIII, naturalmente con bambini-testimoni al seguito. Soltanto una di queste donne ha deciso però di prendere parola, dopo che per tutta l’assemblea ha voluto mostrare, facendo l’uncinetto, come si deve comportare un vero angelo del focolare.
Nel suo intervento si è limitata a chiedere il perché non siano stati invitati a partecipare componenti dell’associazione pro-life. Subito le è stato ribadito che da parte di tutta l’Assemblea in difesa della libertà delle donne non c’è nessuna intenzione ad avere un dialogo con queste persone in quanto gli interlocutori di questa lotta non sono certo degli integralisti cattolici fermi sulle loro posizioni medievali.
In chiusura di assemblea si è voluto sottolineare come la lotta non si ferma certo qui e come altre azioni saranno portate avanti per contrastare queste comunità, che fino ad ora hanno avuto campo libero, e per ottenere una risposta dalla istituzioni cittadine che continuano a non prendere posizione e non dare risposte.
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.