“Io Sono Tony Robinson”: è mobilitazione a Madison dopo l’ennesimo omicidio della polizia
L’apice della protesta è stata l’occupazione del Palazzo centrale del Wisconsin, dove i manifestanti sono entrati incordonati e hanno esposto l’eloquente striscione “BlackLivesMatter”, per rimarcare la serialità delle uccisioni a sfondo razziale compiuti dai poliziotti americani e al contempo gridando “Io sono Tony Robinson”. Minuti di fortissima commozione ai quali hanno preso parte anche i genitori del ragazzo ucciso, a cui si sono unite altre centinaia di persone all’esterno non appena appreso dell’occupazione.
Frattanto, come consuetudine, a consumo del pubblico del piccolo schermo dello stato americano, il sindaco si è affrettato a descrivere come “disumano e oltre l’impensabile” quanto successo, mentre il capo della polizia locale e i portavoce degli Interni hanno glissato definendo l’ennesimo grave accaduto come contorniato da un “senso di sconfitta”, di fatto continuando sulla falsa riga dei tragici accadimenti precedenti a minimizzare il carattere ormai non più definibile come isolato di un corpo di polizia profondamente razzista e impostato alla repressione sistematica dei più deboli.
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