La nostra lotta non si può fermare! Tutti uniti vinceremo!
Abbiamo iniziato le lotte nei magazzini con coraggio e senza paura, per la nostra Dignità, stanchi di essere sfruttati e tante volte abbiamo vinto contro i padroni, guadagnando paghe più alte lavori meno duri e cacciato l’arroganza di capi e padroni!
Tutti insieme, stando uniti, siamo una forza che fa paura e che vince contro il sistema dello sfruttamento rappresentato dalle cooperative, dai padroni della logisitica e dalle centrali sindacali vendute che fanno gli interessi dei padroni.
Ci siamo sollevati ribellandoci a tutto questo e loro hanno avuto paura, perchè picchetto dopo picchetto, sciopero dopo sciopero, in tutta Italia siamo cresciuti come movimento e non siamo mai stati soli nella lotta, perchè la solidarietà è arrivata da molti altri che come noi sono sfruttati.
Qua a Bologna ai picchetti, alle nostre assemblee generali, all’interporto durante gli scioperi gli studenti, gli operai degli altri settori, gli universitari, i lavoratori precari e i compagni del Lab Crash! sono stati a bloccare insieme a noi, perchè tutti sentono lo sfruttamento sulla pelle: subiamo il ricatto di affitti alti, di governi che rubano i nostri soldi per regalarli alle banche o ai mafiosi che vogliono costruire la TAV, invece di darle per le scuole, gli ospedali e le case.
Tutti insieme siamo stati a Roma il #19 ottobre, in 70.000 facchini, precari, studenti ad Assediare i palazzi del potere, contro i ministeri complici della crisi e che fanno gli interessi del padrone.
Oggi vogliono toglierci quello che abbiamo conquistato, oggi i padroni vogliono tornare a schiacciarci nei magazzini con il loro tallone di ferro, per questo in molti magazzini provano a rimangiare gli accordi, per questo i lavoratori della Granarolo non sono ancora stati assunti, per questo vogliono spaventarci con denunce e ci minacciano di non dare il permesso di soggiorno.
Ma noi non abbiamo paura! Le loro minacce sono parole di istituzioni corrotte lontane dalla gente e non valgono nulla per noi!
Mai ci fermeremo, mai verremo sconfitti fino a che rimaniamo uniti e solidali tra noi, fino a quando avremo vinto ottenendo per tutti gli sfruttati e le sfruttate diritti e dignità!
I padroni, le cooperative, le istituzioni vogliono attaccarci, togliendoci quello che abbiamo conquistato, non permettiamoglielo!
Scendiamo tutti in piazza per far vedere che non abbiamo paura, che non lasciamo soli i nostri compagni lottatori della Granarolo, che tutti insieme siamo una forza e vinceremo!
Il Laboratorio Crash convoca tutta la Bologna in lotta contro l’austerità e la crisi e far sentire la sua forza solidale al fianco dei facchini!
Corteo del movimento operaio della logistica, concentramento a Bologna, sabato 23 novembre, ore 15:00 Piazza Maggiore
SI-Cobas – Laboratorio occupato Crash!
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Comunicato sui fatti della Granarolo. Sabato 23 novembre manifestazione.
Un accordo patacca quello che a luglio la Granarolo, e tutte le sue appendici aziendali, hanno sottoscritto in Prefettura a Bologna sui 51 operai licenziati.
In esso si sosteneva che entro il 31 ottobre, 23 lavoratori sarebbero stati ricollocati in più aziende e, sempre in quella data, si sarebbero tenuti incontri per discutere del collocamento dei restanti 28 lavoratori (tutti immigrati); intanto, nell’attesa di una collocazione degli esclusi, sarebbe stata applicata la cassa integrazione in deroga.
Ad oggi, solo 9 lavoratori sono stati ricollocati in azienda; per gli altri vige la cassa integrazione che tra l’altro non è stata ancora erogata.
I 42 lavoratori in sostanza sono senza stipendio e non hanno il minimo sostentamento per vivere e far vivere la loro famiglia, mentre il Questore li minaccia: se non stanno zitti e protestano, le 179 denunce, secondo lui, saranno tramutate in espulsione dal territorio italiano.
Una “bufala” che avrebbe dovuto scoraggiare gli operai ad intraprendere forme di lotta per rientrare in azienda, ma che invece è stata letta come una provocazione e come tale rimandata al mittente.
E innfatti, dai primi giorni del mese, i proletari per più giorni si sono recati davanti ai cancelli delle aziende di lor signori perché sanno che solo la lotta li può far rientrare sul posto di lavoro.
Intanto il Prefetto, che poco ha fatto perché non si attuasse questa politica truffaldina dei signori della Lega Delle Cooperative, se n’è andato in pensione, mentre i 42 operai immigrati soffrono con le loro famiglie la fame.
La determinazione di questi 42 sfruttati, la solidarietà dei loro compagni delle altre cooperative, quella dei tanti soggetti che soffrono gli effetti del sistema e la sua tremenda crisi, non solo si è rafforzata nella partecipazione davanti ai cancelli, ma si è estesa alla scuola, all’occupazione delle case, e si è allargata oltre il territorio bolognese.
Sabato 23 novembre 2013 una grande manifestazione verrà attuata a Bologna partendo alle ore 15,00 da Piazza Maggiore: è un’onda lunga che ha all’ordine del giorno non solo il rientro dei lavoratori della Granarolo nelle aziende ma l’estensione di un movimento degli sfruttati e di tutti coloro che nella lotta si rendono protagonisti di un percorso di resistenza alle politiche borghesi, per un fronte unico contro questo sistema in putrefazione e gli orpelli politici e sindacali loro complici e sostenitori.
19.11.2013
Sindacato Intercategoriale Cobas
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