Lavoratori della Gambro di Medolla in lotta
Anche nella fiorente provincia modenese, iniziano i colpi di coda delle multinazionali, che allettati da ulteriori profitti non guardano in faccia a nessuno e come se fosse niente decidono di chiudere una linea di produzione per delocalizzarla, lasciando senza lavoro 400 lavoratori.
Questo è quello che sta succedendo alla Gambro-Dasco di Medolla, una multinazionale del Bio Medicale, settore che nella bassa Modenese vede più di una fabbrica di lavorazione.
Da diversi giorni, i lavoratori dello stabilimento, anche quelli che non sono interessati alla chiusura, stanno applicando diverse azioni di lotta, chiusura totale dei cancelli impedendo ai camion di entrare e uscire, blocchi delle strade adiacenti allo stabilimento e scioperi.
Nonostante le istituzioni si siano messe in campo per impedire la delocalizzazione della linea di produzione, riuscendo a ottenere un tavolo di trattativa in regione Emilia Romagna, le iniziative di lotta andranno avanti fino a domani, per poi riprendere la lavorazione almeno fino alla giornata del 3 febbraio, giorno in cui ci sarà l’incontro in regione.
Leggi il comunicato del Guernica in sostegno dei lavoratori della Gambro:
Lo Spazio Antagonista Occupato Guernica, esprime piena solidarietà ai lavoratori della Gambro, appoggiando ogni forma di protesta e lotta in difesa del proprio posto di lavoro.
E’ chiaro come la crisi che ci hanno imposto i poteri forti mondiali e il novizio sistema Marchionne, contro il quale il 27 eravamo in piazza al fianco dei metalmeccanici, continuano e iniziano a fare scuola.
E’ paradossale che 400 lavoratori rischino il posto di lavoro solo perché questa multinazionale decide di fare ulteriore profitto sulle loro spalle, ritenendo opportuno di lasciare l’Italia, de localizzando la produzione, in ricerca di manodopera meno costosa.
Per questo sosterremo ogni iniziativa di lotta, di tutti quei lavoratori, che come quelli della Gambro, subiscono da un giorno all’altro licenziamenti chiusure e delocalizzazioni, perché riteniamo sempre di più che l’unica strada sia la lotta fino alla vittoria e la riappropriazione della propria vita e dignità di persona.
S.A.O. Guernica
Medolla_ Lavoratori della Gambro-Dasco di Medolla in lotta contro la chiusura della linea sangue per l’emodialisi e la sua esternalizzazione presso gli stabilimenti di Prerov (in Repubblica Ceca), Shanghai (in Cina) e Tijuana (in Messico), con conseguenti 400 esuberi.
Anche nella fiorente provincia modenese, iniziano i colpi di coda delle multinazionali, che allettati da ulteriori profitti non guardano in faccia a nessuno e come se fosse niente decidono di chiudere una linea di produzione per delocalizzarla, lasciando senza lavoro 400 lavoratori.
Questo è quello che sta succedendo alla Gambro-Dasco di Medolla, una multinazionale del Bio Medicale, settore che nella bassa Modenese vede più di una fabbrica di lavorazione.
Da diversi giorni, i lavoratori dello stabilimento, anche quelli che non sono interessati alla chiusura, stanno applicando diverse azioni di lotta, chiusura totale dei cancelli impedendo ai camion di entrare e uscire, blocchi delle strade adiacenti allo stabilimento e scioperi.
Nonostante le istituzioni si siano messe in campo per impedire la delocalizzazione della linea di produzione, riuscendo a ottenere un tavolo di trattativa in regione Emilia Romagna, le iniziative di lotta andranno avanti fino a domani, per poi riprendere la lavorazione almeno fino alla giornata del 3 febbraio, giorno in cui ci sarà l’incontro in regione.
Leggi il comunicato del Guernica in sostegno dei lavoratori della Gambro:
Lo Spazio Antagonista Occupato Guernica, esprime piena solidarietà ai lavoratori della Gambro, appoggiando ogni forma di protesta e lotta in difesa del proprio posto di lavoro.
E’ chiaro come la crisi che ci hanno imposto i poteri forti mondiali e il novizio sistema Marchionne, contro il quale il 27 eravamo in piazza al fianco dei metalmeccanici, continuano e iniziano a fare scuola.
E’ paradossale che 400 lavoratori rischino il posto di lavoro solo perché questa multinazionale decide di fare ulteriore profitto sulle loro spalle, ritenendo opportuno di lasciare l’Italia, de localizzando la produzione, in ricerca di manodopera meno costosa.
Per questo sosterremo ogni iniziativa di lotta, di tutti quei lavoratori, che come quelli della Gambro, subiscono da un giorno all’altro licenziamenti chiusure e delocalizzazioni, perché riteniamo sempre di più che l’unica strada sia la lotta fino alla vittoria e la riappropriazione della propria vita e dignità di persona.
S.A.O. Guernica
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