Logistica: la battaglia che viene
Mentre Si Cobas ed Adl Cobas strappano un importante accordo nazionale con FEDIT in rappresentanza di BRT, GLS e SDA, il governo inserisce una norma all’interno del decreto Pnrr2 che modifica il codice civile in materia di relazioni tra stazione appaltante e fornitori esclusivamente per quanto riguarda la logistica integrata, cioè tutto ciò che attiene al deposito, spedizione, trasporto, distribuzione capillare di merci.
In sostanza la nuova norma prevede che un dipendente assunto dalla cooperativa che non dovesse essere pagato dalla stessa o dovesse incorrere in un incidente sul lavoro non potrebbe più rivalersi sul commitente finale.
Assologistica festeggia, dopo anni di lobbyng al fine di deresponsabilizzare il committente, a cui adesso basterà ottenere la dichiarazione Durc – il documento unico di regolarità contributiva che fotografa il pagamento di tutti gli oneri fiscali dovuti – per ogni singolo dipendente al momento della stipula del contratto di somministrazione del servizio appaltato per chiamarsi fuori dalle dispute sindacali su questi temi.
In sostanza si tratta di una ulteriore deregolamentazione dello sfruttamento, infatti le cooperative potranno continuare con la pratica di fare contratti di poche ore, facendo lavorare a nero i drivers per un monte ore molto maggiore ed in caso di mancato pagamento non sarà più possibile rivalersi sulla azienda committente.
La norma, fortemente voluta da Forza Italia, ma sostenuta anche da Cartabia e Giorgetti si inserisce all’interno dei processi di ristrutturazione della logistica nel nostro paese che in tendenza mira a trasformare radicalmente il settore. Si inserisce cioè all’interno della crisi logistica internazionale, ma guarda anche ai processi di competizione egemonica sul settore tra i modelli di logistica tradizionale e quelli “amazzonizati”.
Come scriveva nel 2020 Giuseppe D’Alesio del SI Cobas:
“La concorrenza di Amazon sconvolge gli equilibri del mercato della logistica italiana e impone alla gran parte degli operatori un profondo riassetto industriale per velocizzare i tempi delle consegne in base a nuovi parametri di efficientamento tecnologico e organizzativo dei magazzini e accurate strategie di abbattimento dei costi di trasporto, noti come “logistica dell’ultimo miglio“.
Di pari passo con le ristrutturazioni e la ridislocazione di molti hub e filiali, ha inizio un processo significativo di fusioni e di acquisizioni societarie: solo nel biennio 2017-2018 vengono stimate ben 40 fusioni e acquisizioni, segno di una chiara tendenza alla concentrazione del mercato.”
Ecco che alla ristrutturazione de facto segue la giurisprudenza a tentare di sancire la deregolamentazione e implementare una nuova compressione dei salari, in sostanza leggittimando le stesse cooperative ed aziende a erogare lavoro nero e porre sotto ricatto i drivers.
L’accordo siglato da SI Cobas e Adl riguarda invece in particolare un’altra funzione logistica cioè quella degli addetti alla movimentazione in magazzino. n una nota congiunta, le sue sigle sindacali sottolineano diversi punti: eliminazione della figura del socio lavoratore con possibilità d’instaurare solo rapporti di lavoro subordinato; garanzia della piena retribuzione dell’orario contrattuale al posto della chiamata; riconoscimento integrale di 13sima, 14sima (prima retribuite per le ore effettivamente lavorate), infortunio e malattia (i giorni di carenza non venivano retribuiti e dal 4° giorno si percepiva solo l’indennità dell’Inps); introduzione della clausola sociale in caso di cambio di appalto; introduzione di un ticket restaurant; l’introduzione di passaggi automatici di livello; aumento di due giorni di permessi in aggiunta a Rol e Ex Festività; introduzione di premi di risultato. Sugli autisti invece è ancora aperta la trattativa con FEDIT.
Mentre i lavoratori della logistica continuano a battersi per condizioni di vita e di lavoro migliori, il capitale prova a riorganizzarsi per aumentare la produttività e mettere in discussione gli avanzamenti. La battaglia che viene in questo campo, in un clima di guerra e recessione sarà probabilmente uno spartiacque importante.
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