InfoAut
Immagine di copertina per il post

Morto dopo essersi dato fuoco. Colpa di chi?

Quarantun’ anni, di Leonforte (Enna), Michele La Delfa si è dato fuoco sul tetto del Municipio del suo paese lo scorso martedì’. Dopo una lunga agonia è deceduto la scorsa notte per la gravità delle ustioni riportate. La scelta estrema è avvenuta un attimo dopo avere appreso che era stato escluso dalle graduatorie per l’assegnazione di un alloggio popolare che aspettava da tempo – anni.

Nel walzer delle dichiarazioni di “cordoglio e sgomento” le parole più lucide e profonde ci sono sembrate oggi quelle di un moglie (madre di tre figli) che non si da pace e punta il dito contro la classe politica rea, a suo (e a nostro) avviso, di avere “accompagnato” il marito alla morte. Colpevoli i politici locali che nelle lungaggini burocratiche e nella scarsità di interventi sull’emergenza abitativa hanno di fatto seppellito la speranza dell’uomo di soddisfare un bisogno tanto impellente per sé e i suoi familiari; colpevole la politica “alta” quella di Roma, delle banche, dei Parlamenti, responsabile della crisi economica che è costata a La Delfa la perdita del posto di lavoro.

Disoccupato e senza casa: ma da giornali e telegiornali la sua storia viene sempre e comunque trattata come un “gesto della disperazione” individuale figlio di una condizione personale “sfortunata”. Non basta neanche il dato dei suicidi che in Italia stanno aumentando in chiara relazione alla crisi economica, alla disoccupazione, allo strozzinaggio degli esattori a far rinsavire commentatori che non sanno andare oltre la retorica del “dispiacere” personale.

Niente conta, agli occhi di questi giornalisti e “contafrottole”, che in Sicilia il tasso di disoccupazione sia impressionante; e neanche che i redditi siano i più bassi di sempre (molto più bassi delle media di altre zone d’Europa “depresse” tipo la Grecia). Nessuna relazione, inoltre, ha forse agli occhi di chi, dalle pagine del suo giornalino, ci racconta le gesta di una politica “della miseria” sempre più schifosa e corrotta che nell’Isola ci sia un tasso percentuale di sfratti per morosità e di richieste di alloggi popolari tra i più alti d’Italia. E nessuno di questi, ovviamente, si presenta alle porte di governatori, primi sindaci, assessori a chiedere spiegazione del fatto che in questi anni nulla è stato fatto per dare una qualche risposta a queste emergenze (per fortuna a farlo ci sono i movimenti sociali). E non sarà certo il “piano casa” di Renzi a fornirne qualcuna (vista la miseria di una proposta che è l’ennesimo regalo agli istituti finanziari che sul mattone speculano come su poco altro).

E allora non ci resta che accodarci alle parole della vedova di La Delfa che sa “Chi sono i veri colpevoli della morte di suo marito” e, aggiungendo di nostra penna un pensiero tutto soggettivo, che costoro… “Pagheranno anche questa!”

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

crisidiritto alla casasiciliasuicidio

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

I privati all’assalto della sanità (con l’appoggio del Governo)

Lo scorso 8 luglio Mediobanca ha dato notizia dell’aggiornamento del suo Report 2024 sui maggiori operatori sanitari privati in Italia (con fatturato superiore a 100 milioni) nel 2023.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Continuano le piazze per la Palestina e nella notte nuovo abbordaggio della Flottilla

Ieri, 7 ottobre, in particolare in due città italiane, Torino e Bologna, si sono tenuti appuntamenti per continuare la mobilitazione in solidarietà alla Palestina. Entrambe le piazze sono state vietate dalle rispettive questure in quanto considerate “inopportune”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: le barche italiane lasciano la costa siciliana alla volta di Gaza, “Buon vento”

Sono salpate, alla volta di Gaza, le imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla dal porto siciliano di Augusta.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le grandi opere, ovvero i giocattoli di Salvini

Non lo chiamavano “Trinità” ma “bimbominkia” e anche “cialtrone” e “incapace”.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

No Muos: spropositato dispositivo di polizia contro chi si oppone a Muos e guerra

Ci teniamo a raccontare cosa è successo il giorno della manifestazione per rendere noto a tutti/e come in Contrada Ulmo si vive in uno stato di polizia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Militarizzazione: la Sicilia sempre più al centro degli interessi bellici di Stati Uniti e NATO

La Sicilia sarà il primo luogo al di fuori degli Stati Uniti dove verranno formati i piloti degli F-35.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Zohran alza la temperatura

Una sorpresa dagli Stati Uniti governati da Trump: la vittoria di Zohran Mamdani alle primarie democratiche per la carica di sindaco di New York, che ha da subito scatenato il delirio islamofobo della destra e l’allarme nell’establishment democratico.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fratture: appunti da Milano. Disertare la guerra, resistere in città. Verso il corteo del 3 luglio

Domani, giovedì 3 luglio, scenderemo in piazza a Milano per il corteo per il diritto all’abitare. Obiettivo di questo articolo è inquadrare brevemente il contesto storico e politico nel quale ci muoviamo e, quindi, in che rapporto si collocano le lotte sociali con i mutamenti che lo stato di guerra porta con sé. La situazione […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Smilitarizziamo Sigonella. Contro guerra, riarmo, genocidio

Fermiamo il genocidio del popolo palestinese
Impediamo la terza guerra mondiale ed il riarmo europeo
Smantelliamo le basi Usa-Nato – Smilitarizziamo Sigonella.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.