Napoli: cariche della polizia contro chi protesta per l’abolizione del Reddito di Cittadinanza
Questa mattina, lunedì 28 agosto, a Napoli è stata organizzata una manifestazione per protestare contro l’abolizione del Reddito: circa 500 persone si sono date appuntamento in piazza Garibaldi e hanno cominciato a muoversi in corteo verso corso Garibaldi, in prossimità della stazione della Circumvesuviana di Porta Nolana, bloccando il traffico in entrambe le direzioni.
Dal 25 agosto l’Inps ha inviato ad altre 33mila famiglie il messaggio sms che comunica lo stop al reddito deciso dal governo Meloni, dopo che altre 160mila circa hanno perso il sussidio a fine luglio. Nel complesso, entro la fine dell’anno circa 230mila nuclei con persone ritenute “occupabili” resteranno senza rdc in attesa di poter fare domanda (da settembre) per il Supporto formazione lavoro da 350 euro al mese. Napoli è la città con il più alto tasso di percettori del Reddito di cittadinanza e, di conseguenza, anche quella in cui sono arrivati più sms di conferma dell’abolizione: tra luglio e agosto, infatti, sono 26.338 i cittadini che si sono visti interrompere l’erogazione del contributo mensile.
Nei pressi di Via Marina la polizia ha tentato di bloccare il corteo a manganellate, ma alcune manifestanti sono riusciti a scavalcare il guardrail aprendo l’accesso del corteo alla rampa autostradale che è stata bloccata per una mezz’ora.
Qui il comunicato della Rete dei comitati per la difesa e l’estensione del reddito:
Per la quarta volta in meno di un mese Napoli è scesa in piazza in difesa del reddito di cittadinanza, per la riduzione dell’orario di lavoro, per alzare il salario agli operai, contro le spese militari.
Una manifestazione determinata a far sentire la sua rabbia e a non accettare imposizioni dalla questura.
Oggi in contemporanea ci sono state mobilitazioni anche a Cosenza e Palermo.
Bisogna continuare su questa strada, organizzandoci sui territori dal basso, in forme autonome dai partiti, coinvolgendo insieme agli ex percettori l’associazionismo, i disoccupati, gli studenti, i lavoratori, i sindacati di base.
Napoli Cosenza e Palermo lanciano un segnale a tutta l’Italia per alzare la testa e cacciare i fascisti al governo.
Dai territori per organizzare insieme una manifestazione di lotta a Roma che riesca a portare la nostra rabbia sotto i palazzi del potere.
Rete dei comitati per la difesa e l’estensione del reddito
Giù le mani dal reddito
Napoli
Anche a Cosenza in decine di persone sono scese in piazza, di seguito il comunicato di La Base:
Oggi decine e decine di persone si sono radunate davanti alla sede INPS di Cosenza. Sono state pronunciate parole importanti e raccolte testimonianze di chi subisce le scelte di un Governo duro con i poveri e debole con i ricchi.
C’è chi è a rischio sfratto, chi a 57 anni si vede privato di qualsiasi tipo di reddito ed è costretto a svendersi in un mondo del lavoro che non lo vuole, chi a 30 anni riceverà offerte di lavoro a 3 euro all’ora. C’è chi è “occupabile” e che con 350 euro dovrà sopravvivere al rincaro dei prezzi. C’è chi ha lavorato una vita intera e dopo essere stata licenziata ha trovato nel reddito di cittadinanza una boccata di ossigeno, ma che ora non sa come pagare le bollette. C’è chi in lacrime sa che dovrà tornare a svolgere lavoretti di fortuna a 30 euro al giorno.
Di fronte a tutte queste storie, che sono le storie di centinaia di migliaia di persone, lo Stato non solo tace, ma infierisce con un progetto per il Sud che ci vede schiavi e morti di fame. Vogliono un esercito di poveri disposti ad accettare qualsiasi condizione pur di sopravvivere, vogliono territori desertificati per estrarre risorse umane e ambientali, ci vogliono disperati, emigranti, divisi.
È solo il primo passo di un territorio che si organizza per rivendicare diritti, lavoro, salario minimo, una sanità pubblica di qualità, asili e tutti quei servizi che alle nostre latitudini vengono sistematicamente negati.
A metà settembre ci ritroveremo in presidio a Cosenza. Segui tutte le iniziative e gli aggiornamenti sui nostri canali social!
A Palermo si è svolta un’altra manifestazione dei percettori del reddito di cittadinanza con un corteo che è partito da piazza Vittorio Veneto e diretto verso l’assessorato regionale al Lavoro di via Trinacria. In cinquanta hanno intonato slogan ed hanno esposto uno striscione: “Lavoro, rispetto e dignità”. La seconda tranche di sospensioni sulla provincia di Palermo ha coinvolto altri 2800 percettori del reddito di cittadinanza.
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