Nessuna pietà contro i senza proprietà
Una storia come tante, che si ripete ogni giorno in tanti angoli del paese. Nella maggior parte dei casi senza testimoni. Tanti capitoletti della quotidiana guerra di classe messa in atto da questo governo contro chi sta in basso, ma non per questo rinuncia a lottare e riprendersi quel che gli spetta. Dopo lo sfratto di questa mattina a Parma, un ‘episodio non dissimile ha avuto luogo in provincia di Padova, ricostruito da un piccolo testo e da alcune foto esemplificative, dai compagn* del Comitato di Lotta per la Casa – Padova.
Come si è accorto anche Il Fatto Quotidiano “A un anno e mezzo dall’approvazione del decreto voluto dall’ex ministro, gli interventi di recupero non sono nemmeno iniziati e le risorse destinate ad aiutare chi non riesce a pagare l’affitto sono state distribuite in minima parte. Contro questo fallimento governativo, per una soluzione dal basso al “problema casa”, si mobiliterà nei prossimi giorni la rete Abitare nella crisi.
Questo pomeriggio, dopo una resistenza durata dieci ore, una famiglia con minore è stata sfrattata a Camposampiero in provincia di Padova.
Fin dall’inizio l’unica “soluzione” proposta dal Comune è stata una casa famiglia per madre e figlio, separando il nucleo familiare. Fin dall’inizio i carabinieri in tenuta antisommossa, con la loro presenza aggressiva e provocatoria, si sono imposti come principali interlocutori in una dinamica che per noi era solo a perdere. Una quindicina di compagni barricati all’interno della casa sono stati minacciati di ripercussioni legali e fisiche.
Per gran parte della mattinata il fabbro ingaggiato dal proprietario, armato di mola e motosega come in uno dei peggiori horror b-movie, ha squarciato la porta d’ingresso, fottendosene delle mani di chi resisteva dietro la barricata.
Intanto, la municipale bloccava la statale, isolando l’intero centro abitato, e il tutto per eseguire un singolo sfratto.
Al di là di come la chiuderanno i giornali venduti, per noi oggi è stata una giornata di lotta vera, in cui una famiglia che non ha i soldi per comprarsi cibo, case, forze dell’ordine, giornalisti e fabbri ha dimostrato, con la sua resistenza, di avere molta più dignità di chi invece può permettersi tutto questo, dando forza a tutti quelli che si battono quotidianamente per sopravvivere.
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