Noio Volovan Saviano
dal blog Che Cute (Traduzione a cura di Carmilla)
[La trasferta newyorkese di Saviano c’è stata presentata dai media mainstream come un trionfo di folle plaudenti degno del compianto Pavarotti. Il resoconto d’una testimone oculare italoamericana però ricorda trasferte un po’ meno epiche, alla Totò e Peppino. Come mai i giornalisti italiani ce l’hanno raccontata tanto diversamente, che sia una questione di lingua?…]
Sono arrivata a New York con due ore di anticipo, e ho deciso di fare a piedi la strada da dove il megabus m’aveva scaricato, fino a Zuccotti Park. Siccome non c’ero mai stata prima, in realtà sono quasi passata oltre. Avevo visto immagini sia delle tende, che del posto dopo il raid, e vi assicuro che sembrava COMPLETAMENTE diverso. Era praticamente vuoto, con alcune guardie di sicurezza lì intorno, e un ragazzo della manutenzione che decorava gli alberi con luci natalizie. C’erano dei cancelletti intorno al parco, tipo quelli bassi di metallo che si vedono facendo la fila per un concerto, e mi ci è voluto un po’ per capire da quale lato si fosse autorizzati ad entrare.
Quando la cretina che sono l’ha capito, sono entrata, e non c’era tutta questa folla. La cosa m’ha sorpreso. Non c’era praticamente niente lì. C’erano poche persone, e la maggior parte erano italiani, per lo più giornalisti. Girava un volantino con una breve biografia di Saviano, e quello di cui stava per parlare (posso trascriverlo, e postarlo, se a qualcuno interessa) e nessuno degli americani sapeva chi fosse. Prima che Saviano iniziasse il suo discorso, stavo parlando con un’ americana di lui (e di Occupy Philly) e lei sapeva solo del libro, e del film (Gomorra, ndt). Le ho spiegato come fosse discutibile invitare una persona come lui per OWS, visto che ha scritto una lettera aperta per denunciare proteste simili nel suo paese, ed è sionista fino all’assurdo. Lei è rimasta sorpresa, e la sua reazione m’ha fatto desiderare di aver coinvolto nella discussione altri americani, o magari aver portato qualche volantino anch’io, ahah.
Quando Saviano è spuntato per fare il discorso (con le sue guardie del corpo, naturalmente) tutti si sono precipitati lì dove avrebbe parlato. I giornalisti italiani sono stati i primi, e hanno fatto in modo di stare il più vicino possibile. Il che è comprensibile, dato che sono venuti in aereo fino negli Stati Uniti apposta per ascoltare questo tamarro parlare venti minuti, ma ciò ha reso la “prova microfono” totalmente inefficace, perché nessuno di loro ha ripetuto quello che stava dicendo. E sentirlo era difficile. (In assenza di microfono, è stato necessario che le frasi di Saviano venissero ripetute a voce alta da uno sparuto coro improvvisato di organizzatori e paparazzi, creando un curioso effetto litania, ndt)
Quindi, come ho detto, ha parlato per circa venti minuti. Leggeva un discorso già scritto (il che è comprensibile, non lo critico per questo) che parlava di mafia (e presumibilmente di camorra, ma probabilmente anche di ‘ndrangheta, suppongo che ritenesse quei nomi troppo difficili per noi anglofoni) e il ruolo della criminalità organizzata nella crisi finanziaria. Sono sicura che ci sia una certa validità in questo argomento. Poi ha continuato parlando di come in Italia (e negli Stati Uniti) istruirsi e andare a scuola non sia più sufficiente. Ha criticato i Tea Party, la loro ideologia e il loro desiderio di ”non seguire nessuna regola “, o qualcosa del genere.
Tutta roba piuttosto elementare.
Poi ha elogiato la folla, e il movimento Occupy degli Stati Uniti, mi chiedo se l’avrebbe fatto, se non l’avessero invitato. Ha detto agli americani di prestare attenzione a ciò che sta accadendo all’Italia, perché potrebbe essere il nostro futuro. Questo è abbastanza interessante, perché noi qui abbiamo una visione uni-dimensionale dell’Italia, e secondo me la maggior parte degli articoli scritti sull’Italia in inglese non fanno altro che rafforzare quell’immagine. Quindi dovremmo fare più attenzione a quello che succede in Italia .. se l’avessimo fatto, probabilmente OWS non avrebbe invitato Saviano.
Alla fine del discorso, tutti lo hanno applaudito. Gli americani hanno iniziato a scandire in coro “OCCUPY WALL STREET!” E i giornalisti italiani urlato “ROBERTOOOO! BRAVO ROBERTO!” (M’ha ricordato Sophia Loren che consegna l’Oscar a Roberto Benigni) gli italiani più sardonici hanno scosso la testa, ridendo, e parlando fra loro.
Non è stato possibile fare domande, il che mi ha deluso. Speravo che qualcuno citasse la sua presa di distanza dai manifestanti in Italia, e di poterlo grigliare [1] a proposito della Palestina (come si può parlare di oppressione e di OCCUPAZIONE senza riconoscere quella che Israele impone ai palestinesi?) purtroppo però gli unici a fargli domande sono stati i giornalisti italiani, che lo seguivano come una celebrità.
Complessivamente, non è stato interessante. Penso che in realtà fosse venuto solo perché l’invito ha gratificato il suo ego, ma il suo messaggio non è stato nulla di davvero convincente, e la sua stessa presenza è stato un problema in sé. È stata una presa in giro, perché non ha discusso con NESSUNO tranne che coi giornalisti italiani, che probabilmente gli hanno chiesto stronzate, e siccome c’è ben poco di scritto in inglese sulle sue sceneggiate, gli americani presenti si sono bevuti il suo discorso, e la biografia che OWS ha volantinato, per quello che sembravano.
Vorrei avessero annunciato il suo intervento con una settimana d’anticipo anziché tre giorni, perché così la gente avrebbe avuto abbastanza tempo per informarsi su di lui.
Penso che a questo punto sarebbe saggio:
• continuare a scrivere di Saviano in inglese
• magari contattare l’OWS sulla possibilità di invitare appresentanti più appropriati delle sinistra italiana (o di Occupy Philly… eh-ehm).
Nota
[1] ”To grill” significa sottoporre qualcuno a una serie di domande incalzanti e analitiche. Essendo questa pratica ormai sconosciuta al giornalismo italiano, il termine non ha più nessun corrispettivo nella nostra lingua.
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