InfoAut
Immagine di copertina per il post

Boicotta Granarolo. Nuova iniziativa a Bologna! [+comunicati]

Ora dopo un’estate di tira e molla e blandizie da parte del colosso caseario è più che mai importante essere tutt* in campo per ottenere – oltre che il rispetto degli accordi del tavolo prefettizio strappato dopo tante lotte – il reintegro degli scioperanti e il ripristino di tutti i diritti usurpati da Granarolo, di condizioni di lavoro dignitose e dei salari stornati con cavilli e contratti capestro.

Per questo facchini e solidali si sono nuovamente presentati al Centro Lame di Bologna, dando vita ad un corteo interno all’ipermercato comunicante le ragioni della mobilitazione, sanzionando i prodotti Granarolo ed invitando gli astanti a boicottarli, e rivendicando la continuità del proprio percorso con la grande giornata di ribalta collettiva del 19 Ottobre romano. Tanti i prodotti Granarolo rimasti invenduti su scaffali, frigoriferi e bancali, tanta la solidarietà dei presenti e tanta la determinazione ad assediare l’azienda a tutti i livelli della sua catena distributiva finché giustizia non sarà fatta.

 

Qui di seguito i comunicati dei Si Cobas e del Laboratorio Crash

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

COMUNICATO  SI.COBAS SULLA VERTENZA GRANAROLO – COGEFRIN

Gli accordi vanno rispettati tanto più quando vengono siglati nell’ambito di un tavolo istituzionale come quello attuato dalla Prefettura di Bologna. Su tale presupposto il Si.Cobas e i lavoratori da esso rappresentati per quanto concerne la vertenza “Granarolo e Cogefrin” si sono astenuti da azioni di lotta nel periodo di tregua previsto dall’accordo. La stessa serietà non è stata dimostrata dalle aziende coinvolte nell’accordo, in particolare Legacoop che mente sapendo di mentire. Che l’accordo del 3 luglio sia stato disatteso lo sottolinea la stessa prefettura nel documento prodotto il 2 ottobre firmato dalla stessa legacoop ” Il prefetto evidenzia che sul fronte occupazionale gli impegni assunti sono stati disattesi; infatti a fronte dell’impegno ad assumere entro il 30 settembre 13 lavoratori, le unità di personale effettivamente ricollocate sono state solo 2″ .
Ciò avveniva il 2 ottobre e ad oggi 26 ottobre, le unità ricollocate risultano essere 9, mentre in base all’accordo del 3 luglio i lavoratori ricollocati dovevano essere 2 entro il 31/7/2013 da parte di Ctl ; 2 entro il 31/08/2013 da parte di Logima ; 4 da parte di imprese associate a Legacoop più 5 nell’ambito appalto Hera entro uil 30/09/2013 + 10 da parte di Legacoop entro il 31/10/2013. Per i restanti 28
lavoratori  entro il 30/9 si doveva inoltre ragionare del percorso di ricollocazione e ciò non è evidentemente avvenuto.
ll 2 ottobre il Si.Cobas convocato alla prefettura di Bologna prendeva atto di un ulteriore proroga richiesta dalla prefettura per verificare che “entro la seconda metà di ottobre l’avvenutra ricollocazione dei lavoratori che dovevano essere assunti entro la data del 30/09/2013″.( i primi 13)
Non solo Legacoop si trova inadempiente anche a questa ulteriore proroga ma rilascia a mezzo stampa false dichiarazioni sullo stesso accordo, operazione che risulta offensiva per la dignità di 51 lavoratori che ricordiamo sono stati licenziati in seguito ad uno sciopero. Si sottolinea inoltre come le difficoltà per questi lavoratori aumentino a causa di una c.i.g  che sebbene sia stata firmata non è ancora stata percepita in nessuna forma da parte dei facchini che si trovano insieme alle loro famiglie senza i sostentamenti economici a cui avrebbero diritto.
Per tali ragioni il Si.cobas e i lavoratori della logistica ad esso aderenti si sono concentrati ad assediare a Bologna  lo stabilimento Ctl/Granarolo nel giorno dello sciopero nazionale del 18 ottobre. E continueranno  a mobilitarsi con le proprie forze affinchè gli accordi non verranno integralmente rispettati per quei 51 facchini che hanno evidentemente la colpa per il colosso cooperativo emiliano  di essersi mobilitati  pretendendo  il rispetto dei propri diritti e della propria dignità di persone.

 

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Il Laboratorio Crash è ancora una volta  al fianco dei lavoratori della Granarolo e della Cogefrin  in lotta contro le multinazionali  dello sfruttamento . Dopo tre mesi di scioperi, picchetti, assedi e boicottaggi la lotta dei facchini sostenuti da altri lavoratori, studenti, precari e collettivi aveva portato i colossi cooperativi a siglare un accordo al tavolo prefettizio. Accordo che “piegava la cooperazione emiliana “ ad un percorso di ricollocazione dei facchini licenziati (sic!) in seguito  all’esercizio del loro diritto di sciopero”.
I lavoratori consapevoli che l’accordo fosse un riconoscimento parziale dei propri diritti insieme al loro sindacato Si.Cobas avevano cmq accettato di firmarlo  minacciati dalla perdita della Cig e quindi della possibilità di un sostentamento economico.

Passata la tregua estiva la lotta dei facchini della Granarolo è ripresa  di fronte all’arroganza del colosso caseario e della sua rappresentante LegaCoop  cooperative dello sfruttamento che credono di poter fare ciò che vogliono  non rispettando nemmeno gli accordi da loro stessi firmati.
Cooperative che utilizzano  la forza lavoro dei migranti nel disprezzo dei loro diritti, sfruttandoli finché c’è da guadagnarci per poi gettarli in mezzo ad una strada quando non servono più o quando protestano . Cooperative come scafisti senza alcuno scrupolo di fronte alla possibilità di un guadagno.

Nei mesi di lotta di sono stati gli scioperi, i picchetti, gli assedi  difronte ai cancelli della Granarolo a far  aumentare la presenza di solidali e sempre più far crescere una mobilitazione e forme di solidarietà in tutta Ialia ai facchini in lotta, una soggettività indisponibile a subire in silenzio licenziamenti e a pagare ancora di più la crisi e le sue  politiche di austerity.

E’ per questo che rilanciamo  la campagna Boicotta Granarolo  che già nei mesi precedenti aveva  ottenuto con successo molta solidaretà , chiedendo di non comprare più nessuno prodotto a marchio Granarolo e sue controllate. E’ stata una campagna che viralmente si è diffusa in tutta italia, non solo tramite i social network, ma con azioni di boicottaggio da parte di  singoli e realtà solidali, direttamente nei centrii commerciali di mezza italia da milano  a palermo, da modena a napoli, da caserta a pisa, da firenza a torino ecc…

Continueremo nella lotta con le campagne di boicottaggio e con gli assedi al fianco di questa soggettività che  il 19 ottobre insieme alle migliaia di occupanti di case di tutta italia, alle popolazioni resistenti contro la Tav in Val di susa e del Muos a Niscemi, a chi lotta per la propria salute contro la costruzione di discariche ed inceneritori, a tutti quei precari ,disoccupati, migranti schiacciati e uccisi dalla crisi, ha assediato i palazzi del potere  riunendo la forza di  tutte queste lotte nel rifiuto delle criminali e disumane politiche imposte dall’austerity verso le fasce più deboli delle popolazioni.
Dal 19 ottobre un vento nuovo soffia in tutta italia rivendicando case reddito e dignità per tutti e tutte, e soffia con forza anche qua a Bologna dentro i magazzini dello sfruttamento della Granarolo e di tutta la logistica.
Da oggi il Laboratorio Crash! Invita tutti e tutte quelle/i che vogliono sostenere la lotta dei lavoratori Granarolo a continuare la campagna di boicottaggio contro la multinazionale dello sfruttamento.
Oggi qui a Bologna la campagna si materializza nuovamente alla IperCoop Lame e saremo al fianco dei facchini in lotta fino a quando la battaglia per il reddito e la dignità non sarà vinta.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Bolognafacchinigranarolo

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

«Denunciateci tutti». I metalmeccanici sfidano il decreto sicurezza

A Bologna al corteo dei metalmeccanici i lavoratori bloccano la tangenziale violando il dl Sicurezza. In diecimila rischiano la denuncia

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

La logistica tra legalità e illegalità

La crescita della logistica è impressionante, nel 2024 in Italia siamo intorno a un miliardo di pacchi consegnati. Un fattore di inquinamento e di consumo di suolo per gli hub. In Amazon e nelle “coop spurie” si lavora in condizioni di sfruttamento, ma crescono conflitti e sindacati di base di Marco Veruggio e Sergio Fontegher […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: ancora cariche, polizia e sradicamento delle piante al Parco don Bosco.

Ancora tensione a Bologna al parco Don Bosco, dove abitanti e manifestanti protestano da mesi per evitare il taglio e l’abbattimento di oltre 70 alberi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

DA CHE PARTE STAI? Per la fine immediata delle 23 misure cautelari contro compagne e compagni di Bologna

Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggressione repressiva alle lotte a Bologna!

Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: provocazione della celere in piazza Scaravilli, ma le tende per Gaza resistono e si moltiplicano

L’”acampada” per la Palestina allestita in Piazza Scaravilli a Bologna, nell’ambito della cosiddetta “intifada degli studenti”, è stata attaccata dalla celere nella serata di venerdì 10 maggio, al termine di un corteo dimostrativo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada Studentesca: le tende per Gaza stanno diventando un movimento globale

A quasi sette mesi dallo scoppio della guerra a Gaza, in numerose università del mondo sta montando la protesta degli studenti contro la risposta militare di Israele.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.