Oltre il #19o, l’assedio continua
A fare da contraltare all’immagine di una piazza viva e in lotta, un governo delle larghe intese che nel corso dell’incontro con la delegazione dei movimenti per il diritto all’abitare ha confermato una volta di più la propria distanza abissale dai bisogni reali del paese. Al tavolo hanno partecipato, oltre al ministro Lupi, anche il sindaco e il vicesindaco di Roma; le richiesta che sono state portate dall’assedio di Porta Pia erano chiare e non disposte a mediazioni: moratoria immediata degli sfratti e rilancio di un piano di edilizia pubblica che recuperi il patrimonio esistente mettendo la parola fine a speculazioni e grandi opere inutili.
A fronte di queste rivendicazioni il ministro si è mostrato assolutamente impermeabile (per non parlare di quando si è toccata la questione Tav!), facendo qualche promessa ma ribadendo sostanzialmente di voler continuare a tutelare gli interessi di proprietari e costruttori a spese di quanti stanno ormai da tempo pagando un costo altissimo per gli effetti della crisi. L’unico punto sul quale il ministro ha preso un impegno è stato quello di un aumento (con risorse ridicole) del fondo di sostegno per i cosiddetti ‘morosi incolpevoli’.
Nessuno stupore o delusione, la consapevolezza che ha animato la piazza del 19 ottobre ha indicato chiaramente che le uniche protagoniste di un cambiamento reale possono e devono essere le lotte, che sappiano stare col fiato sul collo a questo governo e a quelli che eventualmente verranno, con l’obiettivo di ottenere risultati ma senza mai accontentarsi di raccogliere le briciole che qualche ministro potrebbe decidere di concedere.
A quanto ha cominciato a muoversi lo scorso sabato a Roma sta ora il compito di guardare avanti e proseguire su questa strada: all’appuntamento a Firenze di domani si aggiunge ora quello del 31 ottobre, data nella quale a Palazzo Chigi ci sarà una conferenza unificata sul tema della casa a cui parteciperà l’intera governance del paese con rappresentanze dello Stato, dei Comuni e delle Regioni: per quel giorno dalla piazza di Porta Pia è già stato lanciato l’invito a mobilitarsi e far sentire nuovamente l’assedio dei movimenti di lotta per la casa, dei migranti, dei precari e dei giovani sotto le porte di Palazzo Chigi.
Ascolta le valutazioni di Luca (coordinamento di lotta per la casa di Roma) sull’incontro con Lupi e le prossime scadenze (Radio Blackout):
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