Padova, nuova occupazione abitativa del Comitato di Lotta per la Casa
Ieri mattina abbiamo occupato un appartamento di edilizia popolare di proprietà ATER in Via Palestro. La casa, sfitta da almeno 2 anni, era stata lasciata abbandonata all’incuria e al degrado e per di più ATER, prima di chiuderla, aveva ben provvisto a distruggere i sanitari, la caldaia e parte dell’impianto elettrico, per renderela inabitabile da ipotetici occupanti (e poi ci dicono che non ci sono soldi per sistemare le case vuote…).
A far vivere l’abitazione sarà un nucleo familiare che già da mesi lotta con noi, resistendo agli accessi del proprio sfratto esecutivo per morosità incolpevole, ma che ora è costretto ad abbandonare la propria casa. Questa famiglia, come altre centinaia nella nostra città, non è minimamente aiutata da Comune e assistenti sociali, che, come loro unica “soluzione” agli sfratti, stipano le persone nelle case-famiglia per qualche settimana, per poi sfrattarle anche da lì. A complicare la situazione vi sono poi le decisioni istituzionali riguardo l’orientamento delle politiche abitative cittadine: in primo luogo la svendita delle case dell’edilizia residenziale pubblica, così come la dismissione di qualunque forma di welfare volta a garantire una qualche stabilità a chi oggi si trova, a causa della crisi, in condizioni di estrema precarietà e miseria.
A difesa degli interessi di chi specula e fa profitto sulle nostre vite ci sono poi le forze dell’ordine: i carabinieri, accorsi ieri con più pattuglie, non essendo riusciti ad accertare con chiarezza l’effrazione e lo stato dell’immobile a causa della presenza del presidio di solidali davanti al portone, hanno ben pensato di denunciare per resistenza due compagni.
Nella condizione attuale riteniamo che non vi sia altro strumento se non quello di innescare processi di lotta dal basso per cambiare rotta al presente e per cercare di migliorare la nostra esistenza. Se ad essere negati sono i nostri bisogni più fondamentali è quanto mai necessario socializzare le proprie problematiche collettivamente ed iniziare ad autorganizzarsi, autodeterminando la propria vita e battendosi per riprendere quello che ci spetta senza aspettare concessioni e beneficenze di qualche stronzo imbellettato. Se da soli possono sfrattarci o spremerci fino al midollo, uniti possiamo cercare di dare un presente dignitoso alla nostra famiglia e alla nostra comunità.
Basta gente senza casa!
Basta case senza gente!
Comitato di Lotta per la Casa – Padova
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