Palermo: bloccato lo sfratto di una famiglia di sette persone
La famiglia abita da anni in un appartamento in via Francesco Manno che avrebbe bisogno di interventi di manutenzione, più volte sollecitati dagli inquilini ma mai eseguiti dal padrone di casa. Lo stesso padrone si è mostrato però celere e intransigente di fronte all’impossibilità di pagamento dell’affitto da parte della famiglia.
Oggi però, l’ufficiale giudiziario si è trovato di fronte una risposta che sempre più spesso viene data in giro per il paese ai suoi colleghi in esecuzione di sfratti: “noi da qui non ce ne andiamo!”. Il comitato di lotta PrendoCasa Palermo si è infatti fatto trovare solidale ad apportare forza alla famiglia e ha così evitato che lo sfratto venisse effettuato.
“L’intervento sugli sfratti, i partecipatissimi cortei cittadini, i presidi davanti la prefettura per richiedere il tavolo tecnico di discussione sull’emergenza, le occupazioni a scopo abitativo di edifici abbandonati e inutilizzati ma assolutamente funzionali – afferma il comitato PrendoCasa Palermo – sono quel tipo di risposta che diamo all’emergenza abitativa, risposte che colmano le lacune create dalle istituzioni che palesa l’intenzione, sia a livello nazionale che locale, di non volere risolvere alla radice il problema, di voler criminalizzare chi cerca di farlo e di rallentare i possibili processi risolutivi”.
A soli tre giorni dalla manifestazione che sabato scorso ha visto scendere in strada a Roma circa 30000 persone per opporsi alle politiche d’austerità, di flessibilità, di precarietà e di criminalizzazione dei movimenti per il diritto all’abitare firmate dal governo Renzi, si è materializzata così, a Palermo, la stessa determinazione che notiamo essere sempre più diffusa nelle diverse metropoli italiane.
Se dopo l’oceanica manifestazione del 19 Ottobre, nell’autunno di contrapposizione al governo Letta, si sono contate le nascite di ben sei occupazioni a scopo abitativo a Palermo, anche la manifestazione del 12 Aprile, nella primavera di un Renzi appena eletto eppure già contestato con rabbia da una piazza di decine di migliaia di persone determinate, sembra già riportare i suoi risultati in questa città. Così, dopo le occupazioni dei mesi scorsi, i cortei lungo le strade cittadine, i presidi alla Prefettura e i pressing a Orlando, il sindaco fuggente, oggi è stato scongiurato lo sfratto di un’intera famiglia.
Tra tre giorni, venerdì 18 alle ore 16, è stata invece fissata un’assemblea cittadina “Per il diritto alla casa, contro la precarietà e l’austerity” presso l’aula del Consiglio comunale di Palermo a cui parteciperanno famiglie di occupanti, disoccupati, sindacati di base e centri sociali.
Ancora una volta il tema ruoterà attorno a come contestualizzare e concretizzare la forza propulsiva dell’appuntamento di lotta nazionale che è stato appena attraversato. Come si legge dal documento di indizione dell’assemblea: “I movimenti per il diritto all’abitare, contro le nocività ambientali e le grandi opere, per la riappropriazione di tempi e spazi metropolitani stanno rappresentando di mese in mese, in modo lento ma finalmente concreto, un importante fenomeno capace di coniugare riappropriazione e progettualità, azione locale e precipitazione nazionale. Di tutto questo discuteremo insieme per portare l’assedio all’austerity e alla sua classe politica di riferimento anche nella nostra città”.
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