Palermo, ennesimo sfratto bloccato
Un folto numero di militanti del comitato “Prendocasa” e dei centri sociali, stamattina si è dato appuntamento in via Imera, di fronte il Tribunale, per raggiungere con la propria solidarietà e presenza fisica, quello che doveva essere uno sgombero coatto per morosità incolpevole richiesto dalla proprietà. “Doveva essere” appunto, perché per la terza volta nell’arco di pochi mesi, anche quest’oggi si è riusciti a bloccare e rinviare lo sfratto. All’arrivo dell’Ufficiale giudiziario e della proprietà intorno alle dieci e trenta infatti, si è fisicamente impedito a questi di entrare nell’abitazione per il sollecito di abbandonare la casa. Subito pronta è stata la chiamata alle forze dell’ordine da parte dell’Ufficiale; forze dell’ordine, che evidentemente scelgono di non raggiungere il luogo interessato. Viene quindi notificato alla famiglia il rinvio dello sfratto in data dieci luglio per ragioni di ordine pubblico.
Una proficua iniziativa di lotta quella di quest’oggi per il comitato di lotta “Prendocasa”; proficua nell’impedire che un nucleo familiare di cinque persone, madre, padre e tre figli, venga da un momento all’altro lasciato alla strada senza un tetto dove vivere. Tante le famiglie che nella nostra città sono costrette a difendersi come possono, dove non solo le condizioni economiche indigenti non gli permettono più di poter pagare un affitto, ma in cui si trovano a dover rivendicare il diritto a un tetto che pure è fatiscente e sempre meno vivibile, soprattutto se si è difronte a nuclei familiari con minori.
Da quasi un anno il comitato di lotta “Prendocasa” individua e fornisce le reali soluzioni a una situazione tanto disastrosa ed emergenziale; e non solo con i blocchi effettivi di sfratti e sgomberi, ma anche nelle possibili assegnazioni delle centinaia di stabili comunali disabitati e di quelli confiscati alla mafia. Ma se qualche settimana fa, per la prima volta, c’è stata una timida apertura dell’amministrazione comunale in merito (quantomeno a parole…), ogni giorno in città, decine di sfratti vengono eseguiti, continuando a fare il gioco dei palazzinari.
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