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Penny Market: blitz solidale a Brescia. La direzione decide la serrata dei magazzini

Dal Penny Market di Via Diaz, la corrispondenza con Daniele della redazione.
Qui le motivazioni della lotta dei facchini del Penny Market
Il video dell’iniziativa, a cura di Ctv – la telestreet di Brescia e provincia.

Qui il comunicato diffuso da compagne e compagni dentro e fuori il Penny Market:
Venerdì 8 gennaio 2016, decine di uomini della Polizia in assetto antisommossa hanno sgomberato con la forza il picchetto dei lavoratori dei magazzini Penny Market di Desenzano del Garda (BS). Lo sciopero, con blocco dei cancelli e delle merci, era iniziato martedì 5 gennaio perché i lavoratori – stanchi delle dure e insostenibili condizioni lavorative e contrattuali cui sono costretti dalla cooperativa che gestisce gli appalti all’interno dello stabilimento – hanno deciso tutti insieme di incrociare le braccia, far sentire la propria voce e affermare i propri diritti. In particolare i facchini chiedono l’adeguamento delle mansioni, il riconoscimento degli scatti di anzianità e l’applicazione del contratto nazionale di settore. Diritti minimi che spesso vengono negati dalle cooperative che gestiscono la manodopera all’interno dei magazzini della logistica e che, come anche in questo caso, sottopongono i dipendenti a ritmi di lavoro logoranti, all’obbligo di svolgere gli straordinari, alla disponibilità 24 ore su 24 e a ogni tipo di maltrattamento e umiliazione.
Come se non bastasse, mentre il Governo Renzi sforna leggi che sempre più attaccano e precarizzano le condizioni di vita dei lavoratori e delle lavoratrici, le forze dell’ordine – ancora una volta al servizio dei più ricchi e dei più forti – attaccano e reprimono chi si permette di alzare la testa contro un sistema di sfruttamento che gode di ogni copertura istituzionale e che condanna le persone ad essere spremute come limoni per poi essere gettate via una volta considerate improduttive.
In questi giorni, e in tutti i precedenti picchetti, siamo stati insieme ai lavoratori dei magazzini Penny Market e del sindacato Si Cobas che li sostiene in questa giusta battaglia. Lottando al loro fianco abbiamo potuto ammirare la dignità, il coraggio e la determinazione con la quale hanno sfidato e stanno sfidando i padroni per affermare il diritto a un lavoro degno. Continueremo a farlo, come continueremo a combattere insieme a chi – all’epoca del neoliberismo selvaggio e dello smantellamento totale dei diritti sociali – costruisce ogni giorno percorsi di liberazione per conquistare una sola grande opera per tutte e tutti: casa – reddito – dignità.
P.s.: ci sembra ridicolo porre l’accento sul fatto che alcuni lavoratori abbiano gridato in un momento di tensione Allah Akbar mentre subivano un violento sgombero. Enfatizzare questo grido, urlato da lavoratori pachistani come autoincitamento, significa fare un polverone per nascondere il fatto che facchini sono in lotta per i propri diritti di lavoratori e non certo per motivi religiosi. Gli slogan ritmati che hanno caratterizzato questa protesta, infatti, erano: “scio-pe-ro” e “di-gni-tà!”.
SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI PENNY MARKET IN LOTTA!
BASTA SFRUTTAMENTO, BASTA PRECARIETA’
CASA, REDDITO E DIGNITA’ PER TUTTE E TUTTI!
CSA Magazzino 47
Associazione Diritti per tutti
Collettivo Gardesano Autonomo – CSO Zanzanù

da radiondadurto.org

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