‘Per una riqualificazione sociale degli impianti della Fontina’
Di seguito pubblichiamo l’appello per l’assemblea pubblica che si terrà alla Nuova Periferia Polivalente di Pisa venerdì 26 aprile.
Leggendo i giornali degli ultimi mesi (o anni) notiamo che saltuariamente ritorna alla mente delle istituzioni, nelle persone dell’assessore o del dirigente di turno, la questione della riqualificazione del complesso sportivo della Fontina a Ghezzano. Sembrerebbe che in un futuro prossimo (ma era prossimo già due anni fa) le strutture dovrebbero essere assegnate tramite bando pubblico, ad associazioni o società sportive che dovranno farsi carico delle spese e dei lavori per il restauro e la messa in sicurezza degli impianti ed il loro riutilizzo (per i quali è prevista una spesa non inferiore al milione di Euro).
Un atteggiamento che non è nuovo, quello di chi dispone delle proprietà lasciate al degrado, che assume particolare gravità quando a subire l’abbandono sono spazi e terreni che spetterebbero alla collettività.
La storia del complesso sportivo della Fontina è tanto squallida quanto semplice: uno spazio che non frutta valore è uno spazio che viene trascurato. Non a caso veniva ipotizzata in passato la possibilità di gettare quell’area nelle grinfie degli speculatori di turno, che sarebbero stati abili a trarne profitto. Ed anche senza drastiche modifiche alla destinazione d’uso la proposta recentemente riesumata dalla Provincia (che intende liberarsi dei costi di mantenimento) di appaltare gli impianti a società private (le uniche che potrebbero permettersi i costi di riadattamento ed eventualmente di costruzione di nuove infrastrutture) di fatto li priverebbe della loro funzione originaria: favorire l’aggregazione e lo sport per tutti.
L’assessore provinciale allo sport Sanzo e Lorenzo Bani, presidente della UISP (ma seduto anche su altre poltrone, come quella dell’APES, ente che al momento sta lasciando sfitte ed inutilizzate oltre cento case popolari, altro bene pubblico destinato al degrado) nel descrivere sulle pagine dei giornali la situazione della Fontina ed i loro progetti sull’area, fingono di dimenticare l’esperienza che da quasi un anno ha dimostrato come gli spazi collettivi possano essere recuperati e restituiti alla collettività, tramite la cooperazione, l’autorganizzazione e la partecipazione diretta dei cittadini.
Dal maggio scorso, infatti, è nata, dall’occupazione degli impianti sportivi, l’esperienza della Nuova Periferia Polivalente che ha messo a frutto energie e capacità di decine di persone che, al di fuori di ogni logica di profitto ed in maniera totalmente autofinanziata, hanno permesso il recupero dell’area.
Le istituzioni che adesso pretendono di prendere parola sugli impianti della Fontina sono le stesse che non solo li hanno abbandonati, ma che hanno anche permesso il crearsi di un enorme problema di salute pubblica, vista la mole di sporcizia e rifiuti organici lasciati a fermentare a pochi passi dalle case, murati all’interno di una struttura per creare una bomba ecologica. Questo, come altri problemi, sono stati risolti con lo sforzo, materiale ed economico degli occupanti e degli abitanti del quartiere, senza alcun contributo da parte della Provincia.
Di fronte al disgregarsi delle istituzioni pubbliche, alla loro carenza di risorse e di strumenti, esistono dunque altre alternative rispetto a quella che sembra la via predominante di privatizzare, o comunque appaltare la gestione dei beni pubblici a società di profitto? Noi siamo convinti di sì, e abbiamo deciso di metterlo in pratica. Il complesso sportivo della Fontina è la Nuova Periferia Polivalente.
Nuova perché elemento di novità; è il raccogliere di tanti e diversi progetti in un quartiere lontano da quello promosso a “vetrina” come il centro storico; tesa a promuovere ogni tipo di progettualità, dallo sport popolare, a luogo ricreativo per bambini, dalla libreria a prestito incrociato a sede di iniziative culturali e dell’Associazione Lavoro e Dignità.
La Nuova Periferia Polivalente ha già fatto, sta facendo e continuerà a fare quello di cui altri hanno solo parlato ai giornali.
La Nuova Periferia Polivalente può diventare realmente un esempio virtuoso di gestione e valorizzazione del patrimonio collettivo.
Le realtà che fino ad ora hanno contribuito a realizzare l’esperienza della Nuova Periferia Polivalente intendono convocare un’assemblea, per discutere di una proposta di gestione comune e collettiva degli impianti, in alternativa alla privatizzazione di questo bene pubblico.
Assemblea Pubblica
Venerdì 26 Aprile Ore 18:00 presso gli impianti sportivi de La Fontina, Via carducci, n.9
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