Prato, ennesimo incidente in alternanza scuola-lavoro
Ennesima tragedia nel contesto dell’alternanza scuola-lavoro. A Prato un ragazzo è rimasto vittima di un incidente mentre maneggiava un macchinario, cosa che gli ha comportato l’amputazione della falange di un dito.
Sono ormai in archivio decine e decine gli incidenti, spesso molto gravi, causati da un sistema che alla finzione di un avviamento al lavoro e di acquisizione di capacità e competenze ha sostituito sempre più la diffusione dell’assenza di diritti del mondo del lavoro vero e proprio.
Del resto era proprio questo l’obiettivo del provvedimento, abituare allo sfruttamento e al pensare il lavoro come ambiente ostile e privo di alcun potere e diritto per il lavoratore. Abituare i giovani da subito a ciò che avrebbero sperimentato dopo, ovvero lo sfruttamento più becero.
Le parole di circostanza del nuovo ministro dell’istruzione, il leghista Bussetti, sono perfettamente in linea con quelle dei suoi predecessori, e senza dubbio non evolveranno in prese di posizione reali su quello che in moltissimi casi è un vero e proprio business tra scuole-azienda ed enti alla ricerca di forza-lavoro a basso costo.
Nei mesi scorsi abbiamo assistito d’altro canto a vendette nei confronti di studenti critici delle modalità dei percorsi di alternanza, a proposte di effettuare l’alternanza in polizia, alla polizia stessa che manganellava studenti e studentesse indisponibili a subire questa forma di sfruttamento imposta dalla BuonaScuola.
Va sottolineato allo stesso modo che non si è riusciti, da parte dei collettivi studenteschi e delle realtà di lotta nel mondo della formazione, a superare la pur giusta opposizione all’alternanza con un discorso di attacco sul tema del reddito capace di mettere in crisi l’ideologia lavorista che è alla base del senso del progetto.
C’è forse bisogno di una prospettiva politica nuova, che risulti concreta e attraente per chi al momento nelle scuole vede e percepisce ancora l’alternanza come un elemento di novità e, soprattutto, strumento di ascesa sociale. Su questo andrà impostata la discussione e la pratica politica futura.
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