Prato. Polizia carica lo sciopero. Scontri sulla tangenziale occupata dagli operai
Continua lo stato di agitazione nel settore tessile pratese. Stavolta è stato il turno della Superlativa, una delle più grandi fabbriche di tintura e stampa dei capi di abbigliamento della provincia.
Un altro tassello importante della filiera è stato investito dagli scioperi organizzati dal si Cobas. Iniziato martedì scorso, lo sciopero continua ad oltranza per richiedere la regolarizzazione dei lavoratori a nero, le 40 ore settimanali (contro le 82 attuali), ferie, malattie e riposi. È su questi termini qua che da marzo va avanti lo scontro tra operaie e aziende nel distretto.Giovedì la Questura ha provato a sabotare lo sciopero intervenendo con i reparti antisommossa. Ripetute cariche e manganellate che per 3 ore si sono scontrate con un eccezionale resistenza operaia. Gli scontri hanno raggiunto la tangenziale, invasa dai lavoratori dopo le prime cariche. Poi la ritirata dei reparti, e a riconquista dei cancelli della fabbrica da parte degli operai. Il blocco totale delle merci è continuato quindi fino alle 6:00 del mattino. Una vittoria sul campo contro una Questura che da mesi mostra e usa i muscoli contro gli scioperi. Una vittoria resa possibile dalla solidarietà materiale che decine di lavoratori hanno portato in strada: dopo i primi scontri, il presidio arriva a triplicarsi con il passare del tempo. Anche i facchini dei magazzini logistici lo raggiungono durante le ore di pausa. Dopo la ritirata dei celerini ai cancelli si festeggia.Il blocco delle merci è ripreso ieri notte, osservato discretamente dalla polizia che la sera prima ha fatto i conti con l’ingovernabilità, ma anche la crescita numerica, del movimento. Questura e padroni sognano un ritorno al passato della pace sociale, ma ogni vertenza aperta dal si Cobas è una doccia fredda. Di settimana in settimana, il conflitto si estende ed approfondisce.
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.