InfoAut
Immagine di copertina per il post

Quando le parole se le porta via il vento


Più o meno verso le 9.00 circa, il gruppo di dipendenti ed ex dipendenti del Marachella Gruppo è riunito nel cortile interno del 185bis di c.so Svizzera: quasi tutti sono favorevoli allo sciopero complessivo (solo qualche persona, stimabile fra le 2 e le 5 persone si reca alle postazioni lavorative come ogni mattina), si discute un poco sulle metodologie da adottare e infine si riesce a trovare una linea comune per l’intero gruppo.
Ci spostiamo tutti quanti davanti alle porte principali del complesso lavorativo Piero della Francesca, alle nostre spalle lo striscione con lo slogan che ci sta contraddistinguendo “MARACHELLA DI NOME E DI FATTO, LO STIPENDIO NON È UNO SCHERZO!”.
Forte si respira il malcontento generale: chi non vede lo stipendio da marzo, chi da aprile, chi è deluso perchè lavora lì da anni, chi aspetta le adeguate copertura per la maternità che non arrivano, chi solleva dubbi sul fatto di aver ricevuto o meno i contributi.
Alle 10.45 avviene la diretta radio con Radio BlackOut, radio indipendente che ci ha permesso di dare voce alla nostra vicenda.
Alle 11.00 in questo clima d’incazzatura generale più o meno sentita, ci dirigiamo verso gli uffici dove hanno organizzato una riunione con il capo del settore HR, che armata di una presunzione inverosimile (ritornano alcune frasi repressive del tipo “signorina perchè non la dirige lei un’azienda?” come a dire voi che non siete competenti e non sapete come si dirige un’azienda certe dinamiche non siete in grado di comprenderle: classica risposta di chi non sa cosa rispondere) ha rimandato le domande più corpose all’assemblea che avremmo affrontato un’ora dopo con Marco Maniezzi, dirigente del Marachella Gruppo e relative filiali.
Quanto tempo serve perchè gli animi si calmino e si diventi tutti più accondiscendenti? Quante parole occorrono e qual è il tono migliore per far credere a una folla di lavoratori ed ex lavoratori che non vedono soldi da quattro mesi, che si sono indebitati e che hanno dovuto rinunciare a questo misero posto di lavoro appunto perchè non venivano retribuiti, che si può ancora provare la strada del compromesso?
Un noto cantautore scriveva:
“Certo bisogna farne di strada da una ginnastica d’obbedienza fino ad un gesto molto più umano che ti dia il senso della violenza però bisogna farne altrettanta per diventare così coglioni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni”. A noi è bastata un’ora. Perchè purtroppo siamo persone civili, corrette e disposte al dialogo, questo è il nostro reale peccato.
La motivazione addotta per i mancati pagamenti è da ricercare in tecnicismi fra la committente Fastweb e la controparte Marachella: Fastweb paga in orario, ma non paga più su tutto ma solo sull’attivato quindi i soldi ci mettono maggior tempo ad arrivare (ciò non giustifica ugualmente un ritardo di addirittura 4 mesi, e se questa fosse la reale motivazione occorreva una gestione diversa della forza lavoro).
La soluzione proposta è non di meno sconcertante: il 2 luglio partiranno i bonifici degli stipendi di marzo, dopo 15 giorni arriverà il 50% della retribuzione di aprile e di 15 giorni in 15 giorni arriverà il resto sempre frazionato al 50% (ergo, chi ha continuato a lavorare fino a giugno vedrà il totale del suo salario a ottobre).
È stato firmato un foglio a fine riunione che conferma le seguenti modalità di pagamento: foglio che non ha alcun valore legale (come non hanno alcun valore i nostri contratti di lavoro, notizia confermata in assemblea sindacale in data 26/06/2013) e perdipiù non tutela gli ex lavoratori di cui non si fa nomina e per i quali il signor Marachella si è così espresso “ovviamente tengo maggiormente a chi lavora ancora presso di noi quindi non posso garantire eguali modalità agli ex dipendenti”, dimenticando che è stata una sceltà imposta dalle circostanze quella di chi non lavora più presso il Marachella, e non dedatta da prospettive future migliori, visto che fra di noi c’è anche chi ha dovuto dare disdetta per l’abitazione a causa di questa situazione.
Questo il quadro deprimente, che denota un clima di prevaricazione e di mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori che, dulcis in fundo, sono stati richiamati all’ordine più volte e sono stati esortati a recarsi a lavoro per non aggravare ancora di più il deficit di bilancio in cui verterebbe l’azienda.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

call centertorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA?

Pubblichiamo il comunicato delle famiglie dello Spazio popolare Neruda: MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA? Certamente sì: per questo, alla Signora Bulian, autrice del servizio di Quarta Repubblica andato in onda il 27/01,che ci ha posto questa domanda, abbiamo dato i nostri riferimenti per contribuire al suo lavoro. Questo nonostante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Serbia: le proteste contro il governo costringono alle dimissioni il premier Vučević

Il 1° novembre scorso una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, provocando la morte di 15 persone.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Famiglie allevatrici del nord neuquino: pilastri della sovranità alimentare, ostaggi di un’economia che li maltratta

In pochi luoghi del mondo si mantiene la transumanza, pratica ancestrale di produttori e animali che si spostano cambiando campi secondo il periodo dell’anno. I contadini del nord neuquino sono un emblema di questa vita e protagonisti della sovranità alimentare. Ma affrontano l’abbandono governativo, l’avanzata dei possidenti sulle terre e l’assenza di prezzi giusti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: operai GLS, prima licenziati poi caricati e sgomberati dalla polizia. La conferenza stampa di denuncia

Conferenza stampa di denuncia da parte dei lavoratori GLS di Napoli sostenuti dal sindacato di classe Si Cobas, a seguito delle cariche e dello sgombero del presidio avvenute mercoledì ai danni del picchetto al magazzino GLS di Gianturco.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lo chiamavano Tepepa, ti ricorderemo così

Ieri ci ha lasciato a 86 anni Tepepa, tra i più noti e longevi rapinatori di banche del torinese. Ennio Sinigallia, questo il suo vero nome, ha passato oltre metà della sua vita in carcere. Il suo ultimo arresto è avvenuto quando Tepepa era ormai ultraottantenne, una vera e propria vendetta nei confronti di uno […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Addio a Gianfranco Manfredi, cantautore del ’77

Questa notte se ne è andato Gianfranco Manfredi cantautore, sceneggiatore e voce musicale del movimento del ’77. La sua “Ma chi ha detto che non c’è” ha interpretato lo spirito di quegli anni e rimane una delle canzoni fondamentali del canzoniere dei ribelli. Manfredi è stato anche un prolifico autore nel mondo del fumetto firmando […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Franco Piperno: una voce che continua a risuonare

Oggi, 17 gennaio, alle ore 18, Radio Ciroma aprirà i suoi microfoni per un momento speciale, dedicato alla memoria di Franco Piperno, uno dei suoi fondatori e figura ispiratrice per generazioni. da Radio Ciroma Sarà una trasmissione intessuta di ricordi, testimonianze e contributi di chi ha avuto il privilegio di condividere un tratto del cammino […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Cinque nuovi data center in programma a Torino

In questi giorni è uscita la notizia di ben cinque progetti di “data center” nella città di Torino e nella cintura.

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi – III edizione

Scommettere su altri mo(n)di possibili è l’ambizione del Festival Culturale Altri Mondi Altri Modi che anche quest’anno si terrà al centro sociale Askatasuna.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Raggiunto l’accordo di cessate il fuoco a Gaza

L’ accordo tra la Resistenza palestinese e il governo israeliano è stato raggiunto e firmato da entrambe le parti, a darne l’annuncio è stato Trump che da oggi inizierà il suo mandato esecutivo come presidente statunitense.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: archiviate decine di denunce ai movimenti ecologisti

Archiviate decine di denunce ai movimenti ecologisti della città, da Extinction Rebellion ai partecipanti al Climate Social Camp. La PM rigetta le accuse di imbrattamento, violenza privata, detenzione abusiva di armi, occupazione e manifestazione non preavvisata, decretando che i reati non sussistono. “Mentre si celebrano indisturbati i raduni neofascisti in tutto il paese, il governo e le questure d’Italia cercano di fermare chi chiede giustizia climatica e sociale”.

Immagine di copertina per il post
Culture

Sostieni Radio Blackout 105.250 fm – Torino

Ultimi giorni della campagna di autofinanziamento per Radio Blackout: sosteniamo le esperienze di controinformazione, sosteniamo l’informazione libera.

Immagine di copertina per il post
Formazione

13/12: PER QUANTO VOI VI CREDIATE ASSOLTI SIETE PER SEMPRE COINVOLTI

Pubblichiamo il comunicato dell’assemblea delle scuole sul corteo di venerdì 13 Dicembre: Oggi, per la terza volta in un mese, ci siamo ripresə le strade di Torino, unendo la lotta delle scuole superiori all’Intifada studentesca delle università.Siamo scesə in piazza in occasione di uno sciopero incentrato sul boicottaggio accademico.Passando per Città Metropolitana abbiamo denunciato la […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento in Consiglio Regionale

Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento all’ingresso del Consiglio Regionale del Piemonte, poco prima della discussione sul Piano di Qualità dell’Aria.

Immagine di copertina per il post
Contributi

Torino Per Gaza aderisce al corteo del 29 Novembre

Condividiamo il comunicato di Torino Per Gaza: Il 29 novembre anche Torino per Gaza parteciperà al corteo sindacale previsto alle 9.00 da piazza XVIII Dicembre.Riconosciamo la necessità di mettere al centro la questione del lavoro, dei tagli ai servizi e del progressivo impoverimento che le persone stanno subendo come conseguenza alla scelta del nostro governo […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Patriarcato, classe e razza: una sola lotta

Il 25 novembre di quest’anno si inserisce in una cornice particolare: a poco più di un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, a pochi giorni dalle affermazioni del ministro Valditara e in un contesto di movimento in cui, anche in Italia, inizia a farsi strada con determinazione il discorso decoloniale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inizia l’Intifada degli studenti medi

Inizia l’intifada degli studenti medi, oggi ci siamo presi la città! Si preannunciava una grande giornata di lotta e così è stato.