Reclaiming the banks!
Prese d’assalto più di 40 banche in tutta la Gran Bretagna per protestare contro i tagli al servizio pubblico e i bonus per gli executive managers, trasformandole in una varietà di centri ad hoc di facile accesso.
“I tagli” dicono gli organizzatori delle iniziative, lasciano asili, classi colastiche, pubbliche lavanderie, biblioteche, edifici per senza fissa dimore clubs culturali, cliniche gratuite, centri giovanili, centri sociali e aggregativi di quartiere alla completa mercé di RBS, NatWest e ai Lloyds, i principali potentati della finanza britannica.
Alle 10 di sabato mattina in Camden, Londra nord, i manifestanti hanno invaso una filiale di NatWest allestendovi una scuola materna in cui i bambini anno potuto giocare, suonare strumenti musicali con la complicità dei genitori.
Poco più in là nella vicina Islington, nelle stesse ore, 50 attivisti improvvisavano una lavanderia pubblica in una sede della RBS, in opposizione alla decisione di tagliare servizi per anziani, tra i quali l’insostituibile lavanderia pubblica.
Altre banche sono invece state trasformate in “ospedali” a Liverpool e Redhill, in un aula scolastica a Cardiff, in un centro aggregativo a Eastleigh e in un centro per l’impiego a Birmingham. Venti persone hanno invece piantato delle tende provviste di sacchi a pelo in una filiale NatWest a Brixton per creare un centro per senza fissa dimora.
Aisha Atkins, attivista 32enne, ha dichiarato: ‘ci sono altri modi, alternativi ai tagli, per esempio far pagare alle banche la crisi che hanno loro prodotto, fermando le concessioni che detassando il big-businesse i super-ricchi. Ma il governo sta facendo una scelta politica, tentando di ridurre il deficit pubblico facendolo pagare alla gente comune con perdite di posti di lavoro e attaccando ferocemente i servizi pubblici. Stiamo trasformando le banche in scuole, centri culturali e altri servizi di prima necessità per dimostrare che è la società tutta ad essere ‘too big to fail‘ (trad: ‘troppo grande per fallire’) non un sistema bancaria marcio.
I funzionari delle agenzie prese d’0assalto, per ora, serafici, minimizzano. Un portavoce della Rbs, interpellato, ha dichiarato: “rispettiamo pienamente il diritto a proteste pacifiche. Minimizzare il disturbo per i nsotri clienti è la nostra priorità!”
E se queste pratiche si massificheranno..?
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