InfoAut
Immagine di copertina per il post

Respinto un altro sfratto a Pisa, generalizzare la resistenza!

L’ultimo picchetto di fronte all’appartamento della famiglia sotto sfratto in via Taddei, una coppia di lavoratori colpiti dalla crisi e dalla precarietà, fino ad essere costretti alla morosità incolpevole, nel quartiere Cisanello a Pisa si era dovuto radunare meno di una settimana fa. Quel giorno un ufficiale giudiziario totalmente prono all’arroganza dei padroni di casa (proprietari di altri tre appartamenti nello stesso complesso di case) aveva convocato fabbro e forza pubblica, nonostante fosse ancora al secondo accesso e la situazione prevedesse quindi ancora il tentativo di mediazione sociale; soltanto la presenza della rete di solidarietà lo aveva costretto al rinvio (di soli sei giorni!).

Per questo oggi fin dalle prime ore del mattino in via Taddei hanno cominciato a radunarsi solidali, precedendo di poco l’arrivo delle forze dell’ordine, in numero maggiore dell’ultima volta. Dalle sette del mattino fino a mezzogiorno, per oltre cinque ore, decine di persone, in numero sempre crescente, hanno presidiato l’appartamento della famiglia, decisa più che mai a non uscire di casa se non di fronte ad una proposta dignitosa. Anche i servizi sociali, incalzati dalla mobilitazione di ieri di fronte alla Società della Salute e dalla determinazione del picchetto anti-sfratto, si sono trovati costretti a raggiungere via Taddei ed intavolare una trattativa che escludesse l’eventualità di una breve albergazione nel solito ostello fuori provincia, proposta immediatamente rifiutata dalla famiglia.

Alla fine è stato ottenuto un rinvio di oltre un mese, durante il quale i servizi sociali si sono impegnati ad adoperarsi per una soluzione dignitosa; se ciò non dovesse avvenire, la famiglia ha ribadito la decisione di non uscire di casa.

 

La giornata di oggi ci mostra come sia possibile sottrarre alla rendita privata il controllo totale delle nostre vite e dei nostri bisogni; di fronte all’arroganza dei proprietari e degli ufficiali giudiziari, all’esposizione muscolare della polizia e all’inettitudine degli assistenti sociali, la solidarietà e la partecipazione attiva possono rompere il meccanismo della paura e della rassegnazione, portando anche a parziali vittorie. Mentre istituzioni e servizi sociali si spendono nel promuovere fantomatici tavoli sull’emergenza abitativa, dove i sindacati inquilini coinvolti non hanno il benché minimo rapporto di forza e non riescono ad ottenere niente, solo la mobilitazione reale mostra la capacità di imporre la questione del diritto alla casa non come una retorica da sbandierare, ma come una necessità da praticare.

E’ necessario ora provare a generalizzare momenti di questo tipo, uscendo dalle singole situazioni e tramutandole in vertenza sociale contro l’emergenza abitativa. La mobilitazione nazionale del 19 ottobre sarà sicuramente un passaggio di lotta importante in questo processo ricompositivo, dove iniziare davvero a tentare di praticare una sollevazione generale da riproporre poi in ogni territorio in lotta.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

picchettoservizi socialisfratti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Franco Piperno: una voce che continua a risuonare

Oggi, 17 gennaio, alle ore 18, Radio Ciroma aprirà i suoi microfoni per un momento speciale, dedicato alla memoria di Franco Piperno, uno dei suoi fondatori e figura ispiratrice per generazioni. da Radio Ciroma Sarà una trasmissione intessuta di ricordi, testimonianze e contributi di chi ha avuto il privilegio di condividere un tratto del cammino […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco, maestro vero

Franco Piperno ci ha lasciato. Fisico di fama internazionale, intelligenza di rara curiosità, tra i fondatori di Potere Operaio e di Radio Ciroma, con Franco abbiamo un grande debito. Di quelli che si hanno con i maestri. Un termine che non usiamo a caso, perché a dispetto di quanto scritto dai soliti sciacalli anche in […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco, ovunque il destino ti abbia gettato…

Con grande cordoglio apprendiamo la notizia della scomparsa di Franco Piperno. Franco è stato per decenni una delle figure di riferimento dei movimenti sociali in questo paese. Dalla fondazione di Potere Operaio ad oggi le discussioni, i suoi interventi, le sue intuizioni hanno segnato generazioni di militanti alla ricerca di un mondo diverso. Franco era […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Speculazione sul burro e altre storie del capitalismo globalizzato

Il capitalismo è una follia e la prova è data da un prodotto che tutti i bretoni amano: il burro. Il 28 dicembre, un articolo di Le Parisien ha raccontato di un biscottificio dell’Ile et Vilaine costretto ad acquistare burro dai Paesi Bassi, anche se prodotto a 90 chilometri dalla sua fabbrica… in Normandia! Tradotto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: eseguito sfratto a sorpresa in tempi record!

da Prendocasa Torino Questa mattina, mentre con Mimmo e la sua famiglia resistevamo allo sfratto, ottenendo un rinvio al 7 marzo, l’ufficiale giudiziario si è presentato con la celere a casa di Mohamed e della sua famiglia in via Monginevro 68. Mohamed era sotto sfratto dopo essere stato truffato dalla sua proprietaria di casa che, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il secondo numero di “Case in Rivolta”

La protesta degli studenti davanti alle facoltà universitarie di tutta Italia ha contribuito a rendere evidente una volta di più quello che i collettivi di lotta per la casa stanno denunciando da decenni: la mano libera del mercato sulla questione abitativa non solo non riesce a contenere un’emergenza che ormai è diventata strutturale ma aggrava di giorno in giorno la situazione.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Mondo Convenienza: cinque camionette della polizia per sgomberare il presidio a Settimo Torinese. 25 lavoratori a Campi Bisenzio licenziati a mezzo stampa

Cinque camionette di polizia questa mattina sono intervenute a Settimo Torinese per sgomberare il presidio dei lavoratori di Mondo Convenienza. “Lo sciopero non è un problema di ordine pubblico ma un diritto dei lavoratoti, i lavoratori in sciopero non sono criminali ma esercitano la libertà sindacale.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Mondo Convenienza: si allarga il fronte della mobilitazione. Assemblea sindacale a Torino, volantinaggi a Pisa e Lissone. A Campi Bisenzio 38° giorno di presidio

Ieri mattina, giovedi 6 luglio, i lavoratori di Settimo Torinese di Mondo Convenienza con il SI Cobas Torino si sono trovati davanti ai cancelli per un’assemblea sindacale. Si tratta della prima assemblea sindacale in assoluto nel mobilificio che conta 400 dipendenti. “La determinazione operaia ha superato le provocazioni di capi e crumiri, usciti per intimidire […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Bologna: aggredito picchetto di lavoratori davanti ai cancelli di Mondo Convenienza

Ieri mattina, davanti ai magazzini di Mondo Convenienza di Bologna, il picchetto di lavoratori del Si Cobas è stato aggredito a più riprese da una decina di preposti e caporali della società RL2, venuti anche da altre città.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Campi Bisenzio: sgombero violento dei lavoratori Mondo Covenienza in picchetto

Dal 30 maggio è in corso lo sciopero dei facchini e autisti in appalto Mondo Convenienza di Campi Bisenzio.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Brutale sgombero del picchetto dei lavoratori in sciopero alla Coop di Pieve Emanuele. Quattro feriti

Le prime notizie ci raccontano di almeno 4 feriti tra i lavoratori e l’intervento di ambulanze davanti al magazzino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Meloni presidente degli sfratti

Si tratta di una vera e propria dichiarazione di guerra a chi vive in condizioni di povertà, rischia di finire senza casa, è costretto a vivere al freddo o riesce a stento a procurarsi da mangiare con i pochi contributi che ci sono.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: sgombero case Atc di Via Sospello.

Questa settimana il Comune di Torino ha messo in campo ciò che da tempo agitava in maniera propagandistica, ossia procedere con gli sgomberi delle case popolari occupate.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

BRESCIA: LA PREFETTA FA MARCIA INDIETRO SULLE NUOVE LINEE GUIDA SUGLI SFRATTI, POSSIBILE RICHIEDERE LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO IN TUTTI I COMUNI

Dopo la conferenza stampa di denuncia dell’Associazione Diritti per tutti e del Collettivo gardesano autonomo che denunciava pubblicamente le modifiche peggiorative delle linee guida per l’esecuzione degli sfratti in provincia di Brescia, erano arrivate le critiche anche dei sindacati confederali, dell’ACB e dell’Assessore Fenaroli; successivamente le realtà del Movimento di lotta per la casa hanno […]