San Siro: mille in corteo e tre nuove occupazioni
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Alla fine la polizia se n’è andata da SanSiro. Dopo una mattinata intera di presidio di decine di abitanti accorsi a difendere due famiglie sotto sgombero, la situazione si è evoluta in maniera incredibile:
1) Per ore, il funzionario del Comune si è rifiutato di incontrare i delegati del sindacato As.I.A, e di dare informazioni in merito alle due famiglie.
2) La polizia si è rifiutata di far vedere i documenti che giustificavano lo sgombero, ha impedito ai rappresentanti As.I.A di salire a incontrare i nostri assistiti.
3) Mentre i rappresentanti As.I.A stavano trattando con la polizia per tentare di trovare una soluzione, sono stati attaccati alle spalle dalla celere, che ha scatenato una violenta carica dal bilancio di parecchi feriti, tra cui due donne. Una di loro è in ospedale con una mano rotta e una contusione cerebrale.
Mentre da entrambi i lati del blocco di case popolari, su via Tracia 3 e via Preneste 2, decine di abitanti solidali si sono radunati in due picchetti antisfratto determinati a non fare un passo indietro, la polizia non contenta di aver militarizzato una parte del quartiere, ha intimidito e malmenato la famiglia che resisteva dentro all’alloggio ormai da ore, buttandola infine fuori a spintoni. In poco tempo i picchetti sono cresciuti, quasi duecento persone si sono radunate in via Preneste e sono state attaccate alle spalle dalla polizia.
Quello che è successo oggi nel quartiere di SanSiro è segnale di una città che si prepara a Expo2015, e deve accelerare il processo di gentrificazione, espellendo i poveri dalla città vetrina che si appresta ad ospitare la grande fiera mondiale: la dimostrazione che gli interessi economici di politici affaristi e speculatori valgono più della vita delle persone che vivono questa città. Solo a SanSiro ci sono quasi 500 case vuote tenute lastrate e riscaldate, ma a nessuna delle due famiglie (una con tre bambini, di 2 mesi, 2 anni e 4 anni, l’altra con due minori di 11 e 9 anni) è stata offerta una soluzione abitativa: il Comune di Milano che tanto proclama attenzione ai bambini e alla famiglia, che regala coperte ai senza tetto, che a parole continua a proclamare il cambiamento, oggi ha messo in campo uno spettacolo osceno e infame, che ha ottenuto parecchi feriti e due famiglie in mezzo alla strada. “Ridurremo gli alloggi sfitti” disse la Benelli, e poi nei fatti però investe i soldi pubblici per schierare almeno 5 camionette di polizia e carabinieri e inviarle a togliere un tetto alla 3 famiglia in due giorni.
Chi ha deciso questa operazione?
Chi si prende la responsabilità dei feriti di oggi? Il sindaco Gentile ha la responsabilità di una ragazza madre in ospedale con una contusione cerebrale.
Per quanto ci riguarda, le chiacchiere stanno a zero, questa giunta arancione di vergogna non ha alcuna intenzione di risolvere l’emergenza abitativa, ma l’obiettivo preciso di liberarsi del problema, cacciare i poveri dai quartieri del centro, lucidare per bene le sue vetrine e incassare lauti introiti grazie agli affari di Expo, pronti a spartirsi la torta tra amici e amici degli amici.
Da parte nostra il messaggio è uno: San Siro è un quartiere ribelle e solidale, meticcio, che risponde alla crisi grazie all’organizzazione dal basso e alla solidarietà attiva, riappropriandosi dei bisogni e dei diritti che ci vengono sottratti dall’alto a colpi di manganelli e tagli ai servizi, aumenti delle tasse e dei mezzi pubblici, vendita del patrimonio pubblico. Aler, Comune e polizia, giu le mani da SanSiro! Non farete i vostri affari sulle nostre vite!
Adelante companeros! Hasta la victoria!
SANSIRO QUARTIERE SOLIDALE E RIBELLE
OGGI ORE 18 CORTEO A SAN SIRO, PIAZZA SELINUNTE
GIOVEDI ORE 17 SOTTO ALLA REGIONE #StopSfratti #SollevazioneMeticcia #LegaLadrona
Da Cs Cantiere
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