InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sant’Ermete. La lotta paga e non si ferma

 

Dallo Spazio Popolare Occupato di Sant’Ermete riportiamo il resoconto dell’incontro con la commissione sociale del consiglio comunale dopo due settimane di presidio permanente.

 

 

La lotta paga e non si ferma

 

Da alcune settimane nel quartiere di Sant’Ermete stiamo portando avanti una lotta che sta coinvolgendo una moltitudine di persone: anziani, giovani, bambini, famiglie migranti e non, uniti dalla comune necessità di ottenere risposte concrete da parte delle istituzioni alle nostre situazioni di disagio abitativo, sanitario e sociale.

Quello che si vuole raggiungere attraverso la lotta è: l’assegnazione delle 27 case popolari vuote da destinare all’emergenza abitativa, la ristrutturazione dei condomini e la manutenzione delle piazze, la risoluzione di tutti i casi di emergenza sociale come ad esempio gli anziani o i disabili, lasciati a loro stessi e abbandonati dentro le proprie quattro mura di casa o chi vive senza gas acqua e luce perché non ha i soldi per pagare le bollette.

Con la determinazione, l’impegno e la partecipazione di tutte le persone del quartiere abbiamo raggiunto alcuni primi risultati: il comune ha comunicato che 23 delle 27 case popolari vuote verranno assegnate; nelle piazze dopo anni di richieste, finalmente hanno tagliato gli alberi e a qualcuno hanno già iniziato a pagare le utenze visto la situazione economica gravissima in cui versa.

Questo è stato ottenuto dopo lunghe settimane di lotta e di presidio permanente al centro della piazza del quartiere grazie alla forza di chi si sta mettendo di traverso per vedere rispettati i propri diritti.

Durante la lotta moltissime sono state le richieste di incontro da parte del quartiere alle istituzioni nelle vesti dell’assessore alla casa Zambito e al sociale Capuzzi, ma da parte loro non c’è stata alcuna risposta se non tentativi di criminalizzazione, puntualmente andati a vuoto.

Per questo la lotta è andata avanti e ci siamo organizzati in tre commissioni:

 

La commissione sociale che effettua un lavoro di inchiesta nel quartiere per capire quali sono i casi più gravi di emergenza sociale.

La commissione di emergenza abitativa che sta costruendo una lista di tutte le persone (del quartiere e non) che hanno partecipato attivamente alle mobilitazioni e che vivono una condizione di emergenza abitativa come lo sfratto esecutivo, il sovraffollamento o alloggi non appropriati.

La commissione delle manutenzioni che tiene pulito e in ordine il quartiere e verifica, in ogni singolo condominio e piazza, le manutenzioni da svolgere.

 

A fronte di questa organizzazione che le persone si sono date in autonomia per iniziare a soddisfare i propri bisogni, le istituzioni sono state costrette ad arretrare su più fronti. Abbiamo strappato alcune piccole vittorie per il quartiere e per i problemi abitativi, ma soprattutto siamo stati riconosciuti come soggetto con il quale interloquire per quanto riguarda qualsiasi tipo di decisione venga presa in quel territorio, sfondando il muro dell’esclusione oltre il quale gli assessori volevano costringerci negando la possibilità di qualsiasi rapporto con noi.

Infatti lunedì 25 novembre la commissione sociale del Consiglio Comunale ci ha invitati come Spazio Popolare Occupato di Sant’Ermete per discutere le questioni poste dalla lotta del quartiere e dalle decine di famiglie del progetto prendocasa in lotta contro gli sfratti.

In questa commissione erano presenti rappresentanze di tutti i partiti, insieme alla Tanini (responsabile dell’emergenza abitativa della Società della Salute), sindacati inquilini e il Bani (presidente dell’Apes). Noi cittadini di Sant’Ermete abbiamo portato con forza quelli che sono i bisogni del quartiere ai quali le persone presenti in quella commissione hanno il dovere di trovare delle soluzioni.

Un passo alla volta le rivendicazioni dei cittadini di Sant’Ermete si fanno spazio all’interno dei meccanismi tecnici e politici di queste istituzioni, pretendendo che venga messa mano alla loro situazione e consapevoli che davanti alla loro sordità la chiave non può essere altro che la riappropriazione della decisionalità e degli spazi di vita di cui si necessita.

E’ stato ribadito con forza che i tre punti che la lotta sta portando avanti non possono essere snobbati con la scusa “non ci sono soldi”, perché è evidente che i soldi ci sono ma vengono investiti per altro, come le decine di milioni di euro per il “people mover” o gli altrettanti milioni investiti per il centro città, adibito sempre più come la vetrina di un centro commerciale.

Per questo ripartendo dallo spazio politico che con la lotta si è strappato, i cittadini di Sant’Ermete porteranno avanti tutti i progetti che a partire dallo spazio occupato sono nati, riconquistando tutto ciò di cui hanno bisogno per vivere in maniera tranquilla e dignitosa.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

lotta per la casasant'ermete

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fermiamoli ora: mobilitazione nazionale contro il nuovo disegno di legge sicurezza che criminalizza le lotte sociali

Inasprimento delle pene, da 2 a 7 anni,  per le occupazioni abitative ma anche per chi resiste allo sfratto e chi partecipa ai picchetti; pene draconiane da 7 a 20 anni per detenzione e diffusione di materiale che incita a impedire la realizzazione di opere ritenute strategiche; aumento delle pene per i reati di imbrattamento per colpire le pratiche di soggetti ambientalisti. 

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

DA CHE PARTE STAI? Per la fine immediata delle 23 misure cautelari contro compagne e compagni di Bologna

Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggressione repressiva alle lotte a Bologna!

Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La questione abitativa nella città di Torino

Nell’ultimo anno abbiamo visto un aumento degli affitti del 100%, infatti ora il prezzo medio di un bilocale in Barriera di Milano si aggira attorno agli 800 EURO, e un aumento degli sfratti del 230%, infatti oggi a Torino gli sfratti in corso sono 6000!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

2.7 Radura || Un posto dove stare. La lotta per la casa a Pavia

La questione abitativa viene spesso considerata come un problema relegato alle metropoli. In realtà anche nelle città medio-piccole gli sfratti, i pignoramenti, l’aumento del costo degli affitti sono fenomeni all’ordine del giorno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: Glitchousing Project – Nuovo spazio occupato nel cuore della città

L’ex Istuto Zoni, una residenza universitaria privata della fondazone R.U.I. da anni in disuso, è stata occupato questa mattina dal Collettivo Universitario Autonomo di Bologna. “Nasce Glitchousing Project”, scrive il CUA, “una piattaforma ibrida di immaginazione per un abitare nuovo e sociale”. “All’interno del Glitchousing Project”, prosegue il CUA, “si trovano gli Student Hostel: spazi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: sgomberata l’occupazione abitativa di Via Esterle

A Milano le forze dell’ordine, in gran numero, hanno iniziato all’alba di martedì 29 agosto lo sgombero dell’occupazione abitativa di via Esterle. Lo stabile è di proprietà del Comune guidato dal sindaco Beppe Sala.