SIAMO TUTT* NO TAV, NON CI FERMERETE MAI!
Il 29 Novembre alle 7 di mattina, la Digos ha bussato alla porta di Damiano, da anni attivista e occupante del CSOA Forte Prenestino, perquisendo l’abitazione e notificandogli gli arresti domiciliari.
Nelle stesse ore il presidio di Chiomonte, in Val di Susa, viene sgomberato e sigillato, ed altre 18 persone, a Torino e in Valle, vengono raggiunte da misure restrittive e provvedimenti cautelari. Questa operazione scatta a pochi giorni dal vertice italo-francese su TAV del 3 dicembre, contro il quale il movimento NO TAV ha indetto una mobilitazione internazionale.
Dopo le sentenze di Genova e le condanne per devastazione e saccheggio, gli arresti per il 15 ottobre e i pestaggi indiscriminati degli studenti, è di nuovo la volta de* NO TAV.
L’intento è chiaro: colpire chi partecipa in prima persona alle lotte, criminalizzare un intero e variegato movimento, creare un clima di tensione in occasione delle prossime mobilitazioni.
Indipendentemente dalle modalità messe in campo, a suon di musica o dietro uno scudo, a volto scoperto o protetti da un casco, ogni forma di dissenso diventa un problema di ordine pubblico, mentre le ragioni delle lotte restano oscurate.
Non lasceremo vincere questa strategia, continuiamo a scendere in piazza nelle nostre città, torniamo ancora più numerosi in Valle: le ragioni NO TAV non si arrestano!
Fuori le truppe di occupazione dalla Val di Susa.
Liber* Tutt*
CSOA Forte Prenestino
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