InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sisma Emilia: Blocchi stradali per la ricostruzione

 

Sono scesi in strada molto determinati a farsi ascoltare perché non più disposti ad accettare in silenzio quello che sta succedendo sulle loro teste. La ricostruzione non è ancora partita e loro sono tuttora fuori dalle proprie case, senza alcuna prospettiva certa per il futuro. Col passare dei mesi, la burocrazia ha di fatto impedito che l’intero processo prendesse il via concretamente. La classificazione dei danni recati agli edifici dal terremoto è stata rivista in molti casi, se ne è ridotta l’entità e conseguentemente il contributo che i proprietari dovrebbero ricevere.

Inoltre, le pratiche presentate per richiedere tali fondi (MUDE) vengono riviste dai tecnici comunali, i quali trovano sempre un’infinità di cavilli per cui l’ammontare risultante del contributo viene abbassato consistentemente rispetto alla cifra originale. Dunque molto spesso le pratiche non vengono presentate perché per portare a termine i vari progetti una buona parte dei soldi dovrebbe metterla i terremotati e molti di loro quei soldi non ce li hanno.

 

Si potrebbe andare avanti ancora a lungo ad elencare tutte le problematiche che impediscono la ripresa di un intero territorio. Eppure tutto è riassumibile in un semplice concetto: la Regione ha deciso di impiegare per la ricostruzione della Bassa 6 miliardi di euro, mentre per ricostruire quanto è stato effettivamente danneggiato dal sisma servirebbero circa 13 miliardi. E allora Errani e soci provano con ogni mezzo a far bastare quella cifra e per farlo usano la trappola della burocrazia, imponendo tagli su tutte le richieste dei terremotati o allungando i tempi di ottenimento dei fondi.

 

Ma a questo punto molti abitanti del cratere lo hanno capito e non ne possono più di tutte le bugie che la cricca del Commissario ha propinato loro per più di un anno. La manifestazione di oggi lo ha dimostrato. Nei cartelli dei manifestanti c’era scritto “Stato Pinocchio, la fola della ricostruzione che non c’è” , “Una burocrazia amica? Anziché poche regole chiare, un percorso ad ostacoli per i terremotati”, Preziari regionali? Quel che manca è a carico dei terremotati” oppure “Errani, ridacci la casa” o ancora “La ricostruzione è decollata?” con un aereo Alitalia disegnato sopra, un chiaro riferimento polemico al modo in cui lo Stato decide di impiegare le risorse che ha.

 

Gli abitanti della Bassa hanno bloccato il traffico della rotonda in vari momenti della mattinata, cercando di sensibilizzare tutti gli automobilisti passati di là. “Ci dispiace arrecarvi un disagio, ma noi non ne possiamo più! Siamo qua solo a pretendere quello che ci spetta, rivogliamo le nostre case! Questa è una situazione che riguarda tutti gli abitanti del territorio; se la ricostruzione non parte le conseguenze le pagheremo tutti, anche chi la casa ce l’ha. Sarà la morte della Bassa!”

 

I momenti di blocco si sono alternati da altri di socialità, mangiando gnocco, salumi e castagne e bevendo lambrusco.

 

Gli Emiliani si stanno svegliando e stanno riscoprendo il piacere della solidarietà e l’importanza di essere uniti nella lotta. Errani e soci sono la controparte e loro faranno di tutto per ottenere quello che gli spetta.

 

Alla fine della manifestazione hanno detto chiaro e forte che la Capelletta del Duca è solo l’inizio e che loro sono determinati a continuare fino a che non otterranno quello che chiedono.

 

Forza Bassa!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Modenasisma.12terremonto

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In cinquemila nello spezzone sociale del primo maggio 2025: l’unica opposizione credibile alla guerra

Lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Se si muore di sanità in Calabria

La sanità in Calabria è in condizioni disastrose.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Due anni di carcerazione domiciliare per Enrico, referente sindacale del SI Cobas di Modena

Carcerazione domiciliare di due anni per il referente del sindacato in lotta Si Cobas di Modena, Enrico Semprini, esponente anche della redazione di Radio Onda d’Urto Emilia Romagna. Tale disposizione riguarda una condanna collegata alle lotte No Tav e una per un’iniziativa antifascista a Modena. A Enrico Semprini non è stato consentito di accedere a pene alternative alla […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Geopolitica e lotta di classe nella crisi di sistema

0. Si apre un tempo di incertezza, che non fa ancora epoca. Per conquistarne l’altezza, occorre rovesciare il punto di vista. E cogliere, nell’incertezza del tempo, il tempo delle opportunità. da Kamo Modena 1. «La fabbrica della guerra». Abbiamo voluto chiamare così un ciclo di incontri dedicati a guardare in faccia, da diverse angolature e […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di Enrico, rispondere compatti contro la repressione

Riprendiamo di seguito il comunicato del SI Cobas sull’ordine di carcerazione domiciliare che ha raggiunto Enrico, compagno modenese da sempre attivo nelle lotte sul territorio e nella logistica. Esprimiamo la nostra massima solidarietà! In queste ore è arrivato un ordine di carcerazione domiciliare di due anni per il compagno di Modena, Enrico Semprini. Tale ordine […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria

La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le pesantissime condizioni di lavoro nell’industria delle carni a Modena

C’è un conflitto tra fornitori di manodopera che pagano i lavoratori a ore – come da contratti stipulati – e l’azienda con la quale i fornitori hanno accordi di produzione legati alla quantità di carne lavorata, di conseguenza l’aumento dell’intensità di lavorazione è giustificato per il raggiungimento di quel tot di produzione necessario a pagare i dipendenti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sorvegliare e punire, anche a sprezzo del ridicolo. Succede a Modena

Perché la digos spia due pensionati modenesi? La denuncia del Comitato Verità e Giustizia per i Morti di Sant’Anna

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Liberə Tuttə – Corteo anticarcerario a Modena 12/03

Domenica 12 Marzo – ore 14.00 | Piazzale Primo Maggio – MODENA