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Spezzone sociale allo sciopero del 6 settembre.

La dimostrazione che le politiche del governo, in Italia più che negli altri paesi comunitari, politiche di lacrime e sangue che stanno depauperando sempre più fasce sociali del Bel Paese, è data dalla manovra finanziaria discussa in queste settimane dal governo (e dai media nazionali) tra mille contraddizioni. Gli studenti e i precari, indebitati già prima di ottenere un posto di lavoro, sono forse tra chi è più colpito da questa fase del paese e quelli che prima e più di tutti pagano i costi di questa crisi. Nonostante le possibili e giuste critiche all’operato del sindacato, diventa importante la partecipazione allo sciopero per continuare a costruire un’opposizione sociale alla crisi, al governo e quindi alla manovra e proprio con queste parole d’ordine lo spezzone di studenti e precari ha deciso di partire dal concentramento dei sindacati di base per confluire, nella parte finale del corteo, alla piazza della CGIL. Uno dei temi chiave che verrà declinato sarà quello del debito e del diritto all’insolvenza che diverrà sempre più l’emergenza per grosse fette della società. Nella serata di oggi l’assemblea produrrà una piattaforma autonoma e unitaria per la partecipazione allo sciopero.

Il concentramento dello spezzone sociale è fissato alla stazione centrale per le ore 9:00

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