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Strage di Viareggio: il perito del Gip ha un contratto con Fs

Durante l’udienza il perito del Gip Riccardo Licciardello ha sostenuto con forza la tesi della rottura della cisterna di gpl, che alleggerirebbe non poco la posizione di Ferrovie dello Stato.
Più tardi il perito ha ammesso di avere un contratto con Ferrovie dello Stato, la procura ha quindi chiesto la revoca del suo incarico per incompatibilità.
Il contratto di consulenza tra Licciardello e il Gruppo Ferrovie dello Stato venne firmato il 13 maggio 2011, dunque dopo l’assegnazione dell’incarico di perito nel processo.
Il Gip Simone Silvestri ha respinto la richiesta della procura sostenuta anche dai familiari delle vittime, affermando che il modesto compenso che deriva dal rapporto lavorativo con Fs (12.000 euro) non darebbe luogo a “sudditanza psicologica”.

Tra le altre cose Licciardello, nel febbraio scorso, ha partecipato all’organizzazione di un convegno dal titolo “Sicurezza ed esercizio ferroviario” nel cui comitato scientifco figurava anche l’amministratore delegato di Fs Mauro Moretti, anch’esso indagato per la strage. Il perito, posto di fronte a questi fatti, ha affermato che “non sono grdevoli queste considerazioni personali”.

C’è rabbia e indignazione da parte dei familiari delle vittime, che naturalmente nutrono, a questo punto, forti dubbi sull’attendibilità della perizia stilata durante le indagini.
In questi anni i familiari delle vittime, riuniti in associazione, hanno seguito passo dopo passo l’evolversi del processo e in più occasioni si sono visti “beffati” dalle istituzioni, come nel caso della nomina a Cavaliere del lavoro di Mauro Moretti. Quanto avvenuto nelle udienze di Lucca in questi giorni è l’ennesimo atto che lascia addolorati e rabbiosi tutti coloro che lottano quotidianemente per ottenere verità e giustizia su quanto avvenne il 29 giugno del 2009 nella stazione di Viareggio.

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