Tares: dopo la militarizzazione, l’amministrazione si arrende alle spinte della comunità
Nonostante l’orario e la lontananza della sede dal centro cittadino, una variegata e determinata composizione popolare si è presentata all’appuntamento per chiedere, con decisione, la convocazione del Consiglio comunale aperto, già rifiutato dal sindaco e dall’amministrazione durante il presidio svoltosi giovedì scorso giovedì presso la casa comunale. In quella occasione infatti, di fronte a tale richiesta, si è sperimentata una totale chiusura da parte del sindaco Cuccaro, chiusura perdurata per tutta la settimana e che ha visto la militarizzazione del paese come unica risposta alla popolazione. A questo atteggiamento poliziesco sono state affiancate etichettature improbabili, ingiurie e sproloqui contro tutto il movimento che, dal basso, si è sviluppato: una macchina del fango fatta in casa per tentare di delegittimare l’iniziativa diretta della gente che, però, non ha funzionato.
Dopo l’assemblea pubblica molto partecipata tenutasi lo scorso lunedì, stamattina, con grande tenacia, i pignataresi hanno assediato il consiglio comunale conseguendo un primo risultato, resistendo al tentativo maldestro di essere tenuti fuori con la forza dal Consiglio comunale e riprendendosi la parola per rivendicare i propri diritti.. Quello che appena una settimana fa ci era stato negato, oggi l’abbiamo conquistato a spinta: il Consiglio comunale aperto sulla TARES si farà eccome! Chi aveva voluto mostrare i muscoli è stato costretto a fare “un’inversione ad U”, esaudendo la richiesta del movimento prima ancora che il Consiglio comunale iniziasse. Una volta accolta la richiesta, i presenti, in massa, hanno abbandonato l’aula e formato un piccolo corteo che si è diretto verso il centro del paese.
L’appuntamento, quindi, è per giovedì 20 marzo alle 17.00, presso l’aula Magna in località Monte Uliveto. Lì terremo il Consiglio comunale aperto conquistato stamattina con la lotta!
Movimento NoTares; csoa Tempo Rosso; Spazio CALeS
da TempoRosso
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