Tepepa: fine pena a 83 anni
Una nuova lettera che ci è giunta da Ennio Sinigaglia, detto “Tepepa”, rapinatore di banche ultraottantenne che ha passato la metà della sua vita in carcere. Il 25 marzo scorso un piccolo presidio era andato a salutarlo sotto il carcere di Cuneo.
Ciao, grazie a tutti per il presidio qui fuori. Le guardie quel giorno ci hanno chiusi tutti in cella per paura di proteste e quindi non siamo riusciti a parlarvi dalle finestre. Ma tutto quello che avete detto lo abbiamo sentito e nel nostro piccolo abbiamo fatto casino, col pensiero eravamo fuori con voi. Noi possiamo solo dire che siete stati dei grandi!!
Per il resto mi è arrivato un altro rigetto per i domiciliari a causa della relazione dell’ asl di Cuneo, mi sono arrivati altri 8 mesi definitivi per evasione, così in tutto ho 2 anni da scontare: fine pena 22/05/2020,quando avrò 83 anni…Questo di Cuneo è un carcere speciale, ti fanno invecchiare velocemente, giorno dopo giorno, sono nervoso, stiamo chiusi 24 ore su 24, è un grande schifo!
Sono malinconico per non aver potuto assistere alla presentazione del video di Pancrazio [film su Pancrazio Ciruzzi, altro noto rapinatore della generazione di Tepepa NdR], ringrazia gli amici di Cuneo della associazione culturale Rebeldies. Li stimo per quello che fanno per noi. Per il resto cosa posso dire, tutta la popolazione detenuta di Cuneo vi saluta, grazie per domenica. CIAO A TUTT*!
Tepepa
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