InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino: sgombero contro le famiglie dello Spazio Popolare Neruda Occupato

ore 17.30: segnaliamo dalla pagina facebook dello Spazio Popolare Neruda le foto dello sfacelo che si sono lasciati dietro i celerini intervenuti questa mattina per sgomberare. Un ragazzo che si trovava all’interno, inoltre, ha riferito che al suo rifiuto di consegnare le chiavi della catena che chiudeva uno degli ingressi dell’occupazione è stato preso a schiaffi da un agente della Digos, noto da tempo per i suoi atteggiamenti disgustosi nelle situazioni in cui può facilmente abusare del proprio potere.

Ore 15,30: le quattro compagne sono scese dal tetto alla fine delle “trattative” accompagnate dalle famiglie sgomberate tra gli applausi dei solidali accorsi sul posto. Il virgolettato è d’obbligo perché anche oggi, durante i colloqui con gli assistenti sociali convocati in fretta e furia, si sono sprecati i ricattini per accettare pseudo-soluzioni provvisorie (mamme e bambini mandati via con una pacca sulla spalla e l’indirizzo di qualche istituto caritativo…). Pochi sono in realtà i nuclei familiari che hanno accettato le offerte del comune capendo bene dove va a parare chi è più interessato a nascondere la polvere sotto il tappeto che a trovare soluzioni dignitose e stabili. Le famiglie restanti saranno invece accolte in altre occupazioni torinesi, perché la lotta non lascia nessuno indietro. Casa per tutti, sfratti per nessuno! Alla prossima!

Ore 13,20: Continua la resistenza sul tetto dello stabile, nonostante la continua pressione delle forze dell’ordine che poco fa hanno impedito ai solidali in presidio di fare arrivare l’acqua ai compagni. Proseguono anche le trattative per trovare una soluzione abitativa immediata agli occupanti, ma a quanto sembra il Comune sembra pronto a rinviare la decisione ad un incontro con l’assessore alle politiche sociali, comunque non prima di giovedì. L’eventuale soluzione riguarderebbe, inoltre, i soli nuclei famigliari lasciando senza un tetto i singoli che avevano trovato casa nello Spazio Popolare Neruda. Ancora tante le persone accorse al presidio sotto l’occupazione abitativa che rinnovano l’invito a recarsi all’incrocio tra via Marsigli e corso Peschiera.

***

Alle prime ore del giorno la polizia ha circondato lo spazio popolare Neruda, la palazzina occupata un paio di settimane fa da una trentina di famiglie sotto sfratto, per procedere allo sgombero.

All’interno dell’edificio, un’ex scuola che il Comune nel 2013 ha ceduto alla Cassa Deposito e Prestiti, una trentina di persone, tra cui una decina di bambini piccoli. Alcuni compagn* stanno resistendo sul tetto sventolando la bandiera Stop Sfratti, ostacolando l’operazione e chiedendo la garanzia che tutte le famiglie sotto sgombero ottengano una soluzione reale e dignitosa.

All’esterno del Neruda un gruppo di compagni e solidali sta sostenendo gli occupanti e bloccando la strada per impedire l’arrivo dei pompieri con l’autoscala.

La minaccia di uno sgombero era già stata paventata nei giorni scorsi da Questura e Prefettura, mandate ancora una volta avanti da un’amministrazione incapace di far fronte a un’emergenza abitativa dilagante.

Solo tre giorni fa le famiglie occupanti avevano percorso in corteo le strade del quartiere Pozzo Strada, per opporsi all’eventualita’ dello sgombero e dichiarandosi pronte a resistere.

Un’occupante si è sentita male durante lo sgombero ed è stato necessario l’intervento di un’ambulanza.
 

Seguiranno aggiornamenti…

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

casanerudaoccupazionetorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inizia l’Intifada degli studenti medi

Inizia l’intifada degli studenti medi, oggi ci siamo presi la città! Si preannunciava una grande giornata di lotta e così è stato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di chi lotta per un futuro collettivo: MATTIA E UMBERTO VI VOGLIAMO LIBERI!

Quando si lotta per il futuro collettivo si mette in conto la possibilità di dover rinunciare al proprio destino individuale. da Centro Sociale Askatasuna È ciò che accade quando la scelta di portare avanti un orizzonte di liberazione per tutti e tutte viene anteposto a velleità o interessi dei singoli. E accade anche che, in […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Camminata dal parco della Pellerina all’area della ex ThyssenKrupp/Ilva: uno specchio distorto

Diamo spazio a questo dettagliato articolo che racconta la passeggiata al parco della Pellerina di qualche tempo fa, scritto e pubblicato da Un altro piano per Torino.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Fenomeni di frammentazione degli habitat ed effetto margine al Parco del Meisino

La conoscenza dal basso che sta contribuendo a rafforzare la lotta per la salvaguardia del parco del Meisino è un tesoro inestimabile, che ci ricorda come la scienza non sia neutrale, ma qualcosa da poter utilizzare per amplificare le battaglie a difesa del vivente che portiamo avanti.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: sequestrata l’aula occupata dall’Intifada studentesca al Politecnico

Dopo 4 mesi di occupazione l’aula occupata “Shereen Abu Akleh” è stata sequestrata.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lettera dalle detenute del carcere di Torino

Le detenute del carcere di Torino hanno iniziato uno sciopero della fame a staffetta. A comunicarlo è Nicoletta Dosio che ha ricevuto la lettera.