Val Susa: i NoTav montano la guardia, i media disinformano
Per organizzare i turni notturni al presidio si può dare diponibilità all’indirizzo mail turnipresidio@notav.info.
E’ importante essere in tanti, notte e giorno, ognuno cerchi di esserci e di avvertire più persone possibile. Sul posto c’è spazio per tende, rulottes etc.
E mentre il movimento si prepara a “montare la guardia”, la stampa mainstream non perde occasione per screditare, insinuare “divisioni” in seno al movimeno (inesistenti!) e dis-informare programmaticamente. Dà particolarmente fastidio un articolo della Repubblica in cui si insinua che i No Tav darrebbero numieri sbagliati e catastrofisti sulle conseguenze che pagherebbe l’ospedale di Rivoli con l’apertura deli cantieri (vedi qui un post dal forum del movimento).
Ancora più grave il contributo su La Stampa sulla manifestazione di sabato che accredita Ferrentino come se fosse una figura importante del mocimento No Tav (non è così, non rappresenta più nessuno, con buona pace sua e dei redattori torinesi de La Stampa). Interessante andare a scoprire chi è lo scrivente dell’articolo (leggere qui sotto).
Alcune considerazioni dei compagn* del comitato Spinta Dal Bass e dello spazio libertario Takuma:
Ieri la marcia di 15 mila persone tra Rivalta e Rivoli; oggi “La Stampa” pubblica un articolo vergognoso sulla “spaccatura” del movimento no tav con un attacco ad Alberto Perino che lascia allibiti per come è stato costruito.
L’articolista è Roberto Travan, valsusino acquisito da ormai parecchi anni, abitante a Villardora. Nella scorsa legislatura tale personaggio era in consiglio comunale eletto nella lista guidata da Elisio Croce con un chiaro programma no tav, poi, poco prima della fine della legislatura ha costruito una fronda interna alla maggioranza portando al commissariamento del comune.
Alle successive elezioni ha appoggiato esternamente la lista di Mauro Carena, che ha poi vinto le elezioni. Questo per la cronaca. Ci chiediamo come un giornalista, abitante perdipiù in Valle di Susa, possa costruire un articolo così menzognero, vogliamo credere che dietro ci siano dei commitenti di un certo “calibro” poichè risulta difficile pensare che sia tutta farina del suo sacco.
Alberto Perino, quando interpellato dai giornalisti, riporta come sempre in modo limpido il pensiero del movimento no tav, e ogni azione o presa di posizione del movimento viene decisa in maniera condivisa durante le continue riunione che avvengono in valle e in cintura. E questo Travan lo sa bene.
Quanto al giro tutti pensiamo che possa passare tranquillamente dalla Valle a patto che a Chiomonte non succeda quello che è successo a Venaus nel 2005 o a Coldimosso solo lo scorso anno. In quelle occasioni, dopo pestaggi selvaggi da parte delle forze dell’ordine a manifestanti inermi, la Valle è stata bloccata nelle sue vie di comunicazione dai cittadini esasperati da tale prepotenze.
Che sia chiaro a giornalisti e lorsignori: il movimento no tav non è mai stato unito come in queste importanti ore. A Chiomonte ci sarà una Valle intera a difendere la nostra terra e le risorse pubbliche di un intera nazione.
Mettetevi l’anima in pace, da qui non si passa!
comitato no tav Spinata dal bass – spazio sociale libertario Takuma
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Tav, gli operai Italcoge bloccano mezzi per protesta
p.s: E a dimostrazione di quale modello stia alla base della costruzione della grande opera, una gustosa notizia fresca di giornata:
“Scioperano gli operai di una delle ditte che ha vinto l’appalto che da due mesi sono senza stipendio. Sono i lavoratori della Italcoge, l’impresa che in Ati con la Martina, si è aggiudicata i lavori di preparazione del cantiere a Chiomonte. In cinquanta circa hanno indetto assemblea questa mattina con il blocco dei mezzi, chiedendo un incontro urgente con il titolare dell’impresa, Antonio Lazzaro”.
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