InfoAut
Immagine di copertina per il post

Vinciamo IKEA! 13/09 Manifestazione per il reintegro dei 24 facchini a Piacenza

Quella che poteva essere una storia di ordinario sopruso padronale si è trasformata in una lotta che strappa la maschera alle imprese che più fanno a gara per mostrarsi democratiche. Dalle cooperative ad IKEA: i colori della sostenibilità e dell’attenzione alle esigenze umane si vanno scrostando ed emergono le condizioni di duro sfruttamento e i soprusi quotidiani con cui fanno crescere i loro profitti.

 

Non è il tempo di mollare… e non molliamo!
Sosteniamo la lotta dei facchini, esigiamo il reintegro dei 24 di Piacenza!
Sabato 13 h 15:30  – Giardini Margherita (Piacenza)

24 lavoratori del magazzino Ikea di Piacenza sono stati licenziati a maggio perché attivisti SI-Cobas, il sindacato a cui aderiva la maggioranza dei lavoratori.
Sono stati licenziati dalla Cooperativa San Martino, ma è l’amministratore delegato di Ikea Italia, Lars Petersson, che è subito corso al Ministero degli Interni ottenendo centinaia di poliziotti e carabinieri per reprimere le iniziative di lotta dei lavoratori. Ed è sempre IKEA ad aver imposto il terrore all’interno del magazzino, con la minaccia di licenziare chiunque osi ancora scioperare.
I lavoratori con le lotte del 2012-2013 avevano richiesto e in parte conquistato il pieno rispetto del contratto collettivo nazionale e il pagamento della malattia e si erano organizzati in un sindacato non addomesticabile. Questi lavoratori erano perciò una minaccia al continuo aumento dei profitti dei padroni di IKEA, che nel 2013 hanno raggiunto i 3,3 miliardi di euro. Per questo, utilizzando un pretesto, IKEA attraverso la cooperativa San Martino ha prima sospeso 33 e poi licenziato 24 lavoratori.
A fianco di IKEA e contro i lavoratori e il loro sindacato si è schierato tutto il blocco di potere economico e politico piacentino, dal sindaco PD, alla Provincia, ai sindacati confederali e il mondo delle cooperative.
A questo attacco non hanno risposto solo i lavoratori licenziati, ma anche i lavoratori di altri stabilimenti Ikea, di altre imprese della logistica, e lavoratori fino in Argentina e Colombia, si sono mossi a sostegno, mentre in molte città d’Italia e d’Europa (Vienna, Berlino, Cordoba …) a più riprese numerose azioni di boicottaggio sono state condotte fin dentro gli store Ikea.
Intanto a Piacenza sono proseguiti i blocchi delle merci, i picchetti e altre azioni mirate a colpire la multinazionale svedese nel vivo: ovvero nel profitto.

Ma chi sono gli attori in campo? Se IKEA è la più grande multinazionale del mobile, presente in 42 paesi con 151 mila dipendenti diretti (oltre a decine di migliaia indiretti) la San Martino è una delle più grosse “cooperative” di produzione, che hanno trovato il loro business nel fornire manodopera a buon mercato a grandi e piccoli padroni.
Il Presidente e amministratore delegato della San Martino, Francesco Milza, è anche Presidente della Confcooperative, l’associazione delle cooperative ex “bianche” di Piacenza e dell’Emilia Romagna. Le coop bianche sono alleate di quelle ex “rosse” della Lega Coop nell’Alleanza delle Cooperative Italiane, 1 milione e 200 mila dipendenti in gran parte malpagati e supersfruttati, di cui era Presidente l’attuale ministro del lavoro Poletti.
Questo blocco di potere, che va dalle multinazionali alle cooperative, dai partiti parlamentari (con il PD al centro) alle istituzioni dello stato, ha come missione quella di arricchirsi sulle spalle dei lavoratori (il padrone di Ikea, Kamprad, è la quinta persona pi ù ricca al mondo, subito dopo Bill Gates).
Ikea, che si fa pubblicità per le sue attività sociali e per un arredamento ‘sostenibile”, cerca in tutto il mondo il massimo profitto rendendo insostenibile il lavoro e la vita dei suoi dipendenti. Come a Piacenza, anche negli Stati Uniti, in Irlanda, in Repubblica Ceca, Turchia e Russia cerca di impedire che i lavoratori si organizzino sindacalmente. A Richmond in Canada da 13 mesi tiene fuori 350 lavoratori che rifiutano di accettare il peggioramento di salari e benefit, offrendo aumenti a chi rompe i picchetti; in Francia i suoi dirigenti sono sotto inchiesta per avere corrotto poliziotti per ottenere informazioni sui dipendenti; in Belgio e Olanda i sindacati denunciano l’uso di camionisti dell’Est a salari pari a un quarto di quelli locali e condizioni disumane; nella ex Germania Est per 30 anni Kamprad si è arricchito sfruttando il lavoro schiavistico dei detenuti politici, ecc. Questa la sensibilità sociale di Ikea!

È per rispondere a tutto questo e per ottenere il rispetto dei diritti dei 24 facchini licenziati a Piacenza e di tutti gli altri che saremo in piazza sabato 13 a Piacenza, mentre anche oggi siamo stati a Parma, Bologna, Milano, Napoli, Firenze e Roma a volantinare e spiegare ai clienti quello che IKEA pratica nei suoi magazzini.

Chiediamo a chiunque di sostenere la lotta con tutti i mezzi messi a disposizione:
innanzitutto si può effettuare un versamento a beneficio della cassa di resistenza necessaria a sostenere la lotta dei facchini, indicando la causale “cassa di resistenza”  con bollettini postali sul ccp nr. 3046206, con bonifici sul c/c IBAN IT13N0760101600000003046206 o con vaglia postale intestato a Sindacato Intercategoriale Cobas, Via Marco Aurelio 31, 20127 Milano;
oppure si può acquistare la maglietta con il logo della campagna: tutto il ricavato della vendita delle magliette sarà versato nella cassa di resistenza.

In più potete aiutarci a costruire e ad allargare la campagna di boicottaggio, mandando le adesioni all’indirizzo smontaikea@gmail.com, diffondendo la pagina Facebook “Kill Billy. Ikea deve reintegrare i 24 facchini” e il blog smontaikea

Di seguito troverete un breve report delle iniziative di boicottaggio e di lancio della manifestazione del 13 settembre, organizzate nella giornata del 6 in diverse città.

A Genova (dal sito LanternaRossa) in occasione della terza giornata nazionale di boicottaggio contro Ikea, nuovo volantinaggio/presidio all’Ikea di Genova Campi, in sostegno al reintegro dei 24 facchini licenziati. A caldo le impressioni sono più che positive. Quasi un migliaio i volantini distribuiti davanti, e poi dentro, lo store; decine le locandine attacchinate per la anifestazione del 13 settembre, il tutto accompagnato da varie megafonate per fare il quadro della giornata e delle prossime iniziative.
Man mano che le giornate di mobilitazione si susseguono notiamo un sempre maggior interessamento e immedesimazione nelle diverse persone che abbiamo incrociato davanti al negozio, segno di un lavoro territoriale che può pagare. Una cosiddetta clientela che, però, quando si avvicina, si ferma a prendere il volantino, inizia a discutere con i compagni del presidio, perde quell’indeterminatezza e si rivela per quel che è: lavoratori, precari, studenti, cassaintegrati, con i loro problemi, le loro preoccupazioni e i loro drammi; ma che ben capiscono la portata generale della lotta dei facchini di Piacenza, solidarizzando con essa. Legarli non solo idealmente, ma anche organizzativamente, al percorso di lotta e mobilitazione che collettivamente stiamo portando avanti, intessere rapporti stabili con quel tessuto metropolitano che popola le periferie delle nostre città diventa una necessità sempre più pratica che dovremo essere in grado di portare avanti.

Il passaggio della manifestazione nazionale del 13 settembre – un momento in cui contarsi, capire il progresso del lavoro e la capacità di mobilitazione dello stesso – ci da nuovamente occasione per approfondire il lavoro di propaganda e agitazione sulla questione Ikea e sulla portata generale di questa battaglia. Per questo stiamo già lavorando per una serie di volantinaggi cittadini i cui tastare il polso e rilanciare la manifestazione di Piacenza, un crocevia fondamentale dove le migliori energie di compagni, lavoratori e solidali andranno incanalate. A breve nuovi aggiornamenti. Per chi volesse partecipare alla manifestazione di sabato prossimo a Piacenza, partendo da Genova, può mandare una mail a lanternarossage@gmail.com

A Milano alle 16h parte la mobilitazione all’IKEA di Carugate. Una trentina di solidali e lavoratori hanno spiegato ai clienti dello store le ragioni della lotta e le condizioni di sfruttamento alle quali sono sottoposti i lavoratori, con interventi al megafono e più di un migliaio di volantini distribuiti in poco più di un’ora e mezza. La risposta è stata unanime: solidarietà ai facchini licenziati!

Nel pomeriggio anche a Roma si volantina per il reintegro dei facchini licenziati ingiustamente da IKEA! Vengono distribuiti i volantini e si parla con i clienti.

A Napoli invece, davanti allo store di Afragola, l’intera mattina ha visto la distribuzione di volantini ai numerosissimi clienti presenti, con l’invito a boicottare IKEA e sostenere la campagna #KillBilly. Ikea deve reintegrare i 24 facchini!

A Sesto Fiorentino (Fi), i solidali arrivati con striscione, volantini e megafono, hanno trovato la celere ad attenderli, a ennesima dimostrazione del sostegno politico di cui gode Ikea e di quanto la multinazionale tema le azioni che puntano a smascherarla. Ma i volantini vengono distribuiti comunque, all’ingresso e all’interno del negozio.

dal Blog Smontaikea

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

ikeapiacenza

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La contraddizione ecologica e l’opposizione alla guerra: riflessioni sulla mobilitazione contro il G7 Ambiente e Energia.

Le giornate di mobilitazione appena trascorse e quelle che abbiamo di fronte ci dicono alcune cose rispetto alle tendenze dell’oggi, dei soggetti che si muovono, delle lotte che si intrecciano. Prima di pubblicare il contributo di notav.info che ritorna sulle ragioni della mobilitazione verso il G7 Ambiente Energia di Venaria e sulla cronaca delle giornate di lotta, diamo alcuni spunti di riflessione..

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un appello a difesa del Servizio Sanitario Nazionale.

E’ uscito un appello firmato a nome di quattordici personalità nell’ambito della sanità e della scienza per tutelare il servizio sanitario nazionale, qui è possibile leggerne il contenuto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgomberi al Quarticciolo. In borgata nessuna persona resta sola.

Ieri mattina 3 famiglie della borgata sono state sgomberate da ATER e dalla Prefettura di Roma. Una ragazza incinta, una donna sola con due figli, persone in attesa di una casa popolare da decenni. Persone che abitano in quelle case dal 2002. Persone che pagano la colpa di non potersi permettere una casa. Non veniteci […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il Fentanyl e la dolorosa condizione umana

Il dilagante consumo di fentanyl negli Stati Uniti rappresenta certamente «un dramma americano», come si legge negli ultimi due anni sui quotidiani

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando tagliava l’erba risparmiava i fiori. Le parole della madre di Stefano

Sono rimasta molto colpita dall’enorme affetto che in questi giorni tutti mi hanno dimostrato e voglio ringrazio tutti. Il legame con Stefano era totale, in simbiosi, a lui avevo trasmesso tutto, purtroppo anche le mie allergie, i problemi di tiroide.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefanino Milanesi, una vita per la lotta

Uno dei più noti compagni e protagonisti delle lotte comprese tra gli anni Settanta e quelle odierne del popolo NoTav se n’è andato, improvvisamente.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Ste, che la terra ti sia lieve

Se ne è andato Stefano, compagno, No Tav. Come redazione di InfoAut ci uniamo al ricordo del movimento No Tav ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ed affetto ad Ermelinda, ai compagni ed alle compagne che hanno condiviso le piazze, le strade ed i sentieri di montagna con Stefano.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Giocate, giocate! L’azzardo del Governo

Il gioco d’azzardo nel nostro Paese non conosce crisi e la crescita del gioco online sembra sempre più inarrestabile. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: morta a 75 anni Barbara Balzerani

In carcere e poi fuori la Balzerani ha riletto a lungo la storia – personale e collettiva – degli anni ’70 e ’80, attraverso molti incontri pubblici, prese di posizione e soprattutto con numerosi libri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’attività sindacale equiparata ad “associazione a delinquere”: la Procura di Piacenza ci riprova

Dunque, sebbene il carattere tutto politico di questo teorema sia stato ampiamente smascherato, ciò non ha frenato la procura di Piacenza dal perseguire il proprio scopo di criminalizzare il SI Cobas

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Piacenza: tolto l’obbligo di firma ad Arafat (Si Cobas) – Un’altra vittoria contro il teorema della procura

A darne notizia, in una nota, è il coordinamento provinciale del sindacato che torna in questo modo agli arresti effettuati la scorsa estate a Piacenza su ordine della Procura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

LAVORO: IKEA CONDANNATA PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE. VITTORIA DEL SINDACATO DI BASE CUB

Ikea  è stata condannata dal tribunale del lavoro  di Milano per comportamento anti-sindacale: aveva escluso dalle trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale la FlaicaUniti-Cub, nonostante sia fortemente rappresentativo in azienda, terzo sindacato a livello nazionale nei negozi del gigante del mobile. Riprendendo la pronuncia della Corte Costituzionale del 2013 il tribunale milanese ha […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

IL BUCO NERO DELLA LOGISTICA EMILIANA: DENUNCE DI CAPORALATO AI MAGAZZINI KAMILA DI PARMA. OPERAIO GRAVEMENTE FERITO ALLA GEODIS DI PIACENZA

Un vero e proprio sistema di caporalato che si va ad aggiungere alle “condizioni di precarietà e sfruttamento prodotte dal sistema di cooperative, appalti e subappalti”. E’ quanto avviene nei magazzini Kamila di Parma, parte della filiera dell’Alleanza Coop 3.0, denuncia oggi l’Adl Cobas Emilia-Romagna. Per un simile lavoro, hanno spiegato alcuni lavoratori dello stabilimento […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Piacenza: il vuoto della politica lo riempie il marcio

Rimprendiamo da ControTendenza Piacenza alcune considerazioni sui fatti emersi alla cronaca negli ultimi giorni nel piacentino. Un’indagine che ha sollevato il velo su quello che viene considerato a tutti gli effetti un “sistema” che coinvolgeva imprenditori, primi cittadini, dirigenti di diversi enti pubblici, figure della politica regionale e nazionale. Secondo le ipotesi investigative, sindaci e […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Piacenza: governo di unità nazionale contro i lavoratori

Lunedì mattina oltre cinquecento operai di Piacenza, stufi della retorica con cui i funzionari Cgil tentano di ammantare il loro operato opportunista e la loro aperta connivenza coi padroni, hanno invaso l’area antistante il palazzone della camera del lavoro per manifestare la propria indignazione e la propria rabbia contro un apparato che si dimostra ogni […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Repressione a Fedex Piacenza, la verità: i lacrimogeni della Questura sparati direttamente in faccia ai lavoratori

A più di una settimana dalla liberazione di Arafat e Carlo e dal significativo ridimensionamento operato dal Tribunale di Bologna nei confronti del teorema repressivo ordito contro il SI Cobas dalla procura di Piacenza, grazie ai nostri legali siamo finalmente venuti in possesso delle immagini dello sciopero dello scorso 1 febbraio alla Fedex di Piacenza, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Accade a Piacenza: delitto di sciopero

Di Claudio Novaro da Volere la Luna   Capita talvolta che una specifica vicenda giudiziaria non solo riveli informazioni preziose sulla cultura di una parte della magistratura, ma anticipi scenari sociali o politici più estesi, che trascendono il singolo provvedimento (https://volerelaluna.it/talpe/2019/08/13/repressione-giudiziaria-e-movimenti/). La vicenda piacentina legata alla esecuzione, il 10 marzo scorso, di misure coercitive contro […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

PIACENZA: FEDEX-TNT ANNUNCIA LA CHIUSURA DELL’HUB. I SI COBAS: “IN CAMPO TUTTA LA NOSTRA FORZA D’URTO”

Piacenza, logistica e lotte operaie. Dopo il crollo, parziale, del castello giudiziario contro i Si Cobas e la caduta delle misure cautelari contro lavoratori e facchini per la lotta in Fedex-Tnt, la multinazionale Usa annuncia la chiusura del polo piacentino, dove lavorano oltre 300 persone, senza considerare i dipendenti delle varie aziende esterne. Una sorta […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Appello sugli arresti dei sindacalisti di Piacenza

Segnaliamo il lancio pubblico di un appello a fianco dei 29 sindacalisti e lavoratori piacentini del SI Cobas sotto attacco repressivo dallo scorso 10 marzo.   Per aderire all’appello è possibile usare questo form online: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSclAiqzusmLj8Prt9L7odbuvNfLB_LI64mY405NXH6mIN_MOg/viewform Oppure scrivere a: appelloperpiacenza@gmail.com     APPELLO SUGLI ARRESTI DEI SINDACALISTI DI PIACENZA     Il 10 marzo a Piacenza […]