InfoAut
Immagine di copertina per il post

Amina è libera!

Finisce così la storia di Amina che era stata rapita giorni fa dalle forze del regime siriano e si conclude un nuovo atto dell’information guerrilla (più o meno consapevolmente agita da Tom Mac Master) nel contesto della rivoluzione araba. E si, perchè piaccia o no, la storia di Amina è stata per molto tempo vera in quanto creduta come tale, e le sue parole raccolte in belle poesie in lingua araba e le sue articolate considerazioni sul movimento siriano, sull’omosessualità in Siria, sulla libertà e la necessità di cambiamento nel mondo arabo hanno contribuito ad accumulare attenzione intorno alla blogosfera della dissidenza siriana e non solo… Sarebbe interessante fare un sondaggio su quanti nel pianeta terra conoscevano la pratica del pinkwashing prima di essersi appassionati alla storia di Amina, quanti erano al corrente che gruppi della comunità glbtq da anni si battono per far emergere il terreno critico legato al pinkwashing israeliano e occidentale, e quanti prima di leggere quelle parole erano abituati a guardare il mondo arabo anche tramite l’identità ideologicamente posta (e vera, in quanto creduta tale!) di arabo=omofobico. E poi in quanti avevano fatto visita ai bazar della città antica di Damasco senza mai chiedersi dietro a quel mondo di colorate e profumate delizie orientali cosa si celasse, o mentre dopo un lungo viaggio verso la splendida Aleppo si scrivevano cartoline e non lettere di veemente protesta contro il regime?

Amina da questo punto di vista ha vinto una delle sue tante battaglie! Quindi non facciamoci prendere dalla piccata isteria del mainstream perchè a ben vedere sono solo i grandi network editoriali che da questa storia hanno ricevuto una discreta mazzata! Si legge tra le righe degli articoli de La Stampa, Repubblica e Corsera in perfetta sintonia con i colleghi americani ed inglesi una sorta di sdegno nei confronti dei bloggers colpevoli di ospitare tra i loro ranghi dei perfidi bugiardi pronti ad ingannare il buon giornalista mosso dai più alti valori di giustizia e libertà… e a far perdere il prezioso capitale reputazionale e diverse palate di quattrini alle proprie testate!

Ma… that’s twitter revolution darling!

E i fiumi di articoli per osannare i blogger, i primi posti nelle classifiche del Time come personaggi dell’anno per i bloggers egiziani, i mega convegni luccicosi sull’intrinseca democraticità della rete…  per colpa di Amina gettate già la spugna?

A parte che è da almeno la diffusione dell’Odisse e l’Iliade che il rapporto tra autore\i e narrazione viene colto dall’umanità in maniera problematica, e che tutti son d’accordo che l’esistenza di Omero conta ben poco rispetto al valore delle sue opere autografe, ma poi andando anche oltre: avete scoperto adesso che esistono gli pseudonimi? E che spesso sono le firme che curvano il valore e il senso di un testo? Da migliaia d’anni la letteratura storiografica, politica, l’incursione letteraria e giornalistica sono opera di eserciti di perfidi blogger? Certo la reputazione della testa ne perderà assai da questo evento, mentre i contenuti del blog di Amina restano sulla bocca di tutti, e fino a quando il Rais di Damasco non la mollerà con la stretta censoria, la stampa internazionale per avere altre fonti se non la propaganda del regime sempre dai blogger e social network sarà costretta in larga parte ad attingere per avere le informazioni utili a comprendere cosa succede in Siria.

Amina è libera, e i suoi articoli e poesie continueranno a produrre incredibili effetti ancora per molto tempo nell’infosfera, intanto non ci resta che tornare al lavoro perchè di Amina lasciate marcire tra carcere i torture nelle carceri dei Rais ce ne sono a migliaia, e le loro storie e gli articoli che non possono più scrivere gridano come a Gay Girl in Damascus la parola che rimbomba da mesi tra una costa e l’altra del mediterraneo:”libertà!”

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Amina Abdallahisraelepinkwashing

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: il trionfo di un popolo che non rinuncia alla sua sovranità

Nel referendum del 16 novembre il popolo ecuadoriano ha detto NO

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone ai tempi del neogoverno nazionalista della Premier Sanae Takaichi

A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medici per i diritti umani denuncia uccisioni prigionieri di Gaza nelle carceri israeliane

Il nuovo rapporto diffuso da Medici per i diritti umani-Israele (Phri) apre uno squarcio ulteriore su un sistema detentivo che negli ultimi due anni ha raggiunto un livello di letalità senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

«La cosa più importante è salvare il maggior numero possibile di vite umane e infrastrutture in Ucraina»

Maidan illustra quindi i principali dilemmi dei movimenti e delle mobilitazioni globali: la classe operaia ha una capacità molto limitata di organizzarsi, di articolare gli interessi di classe e di fornire almeno una leadership nazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia, a Gabes respirare è diventato un atto di resistenza

Abbiamo tradotto questo articolo di inkyfada.media che racconta la vicenda di Gabes, un paese in Tunisia dove da mesi continuano proteste significative a causa di un polo chimico che mette a rischio la salute della popolazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: Assemblea Popolare del coordinamento cittadino Torino per Gaza

Pubblichiamo il comunicato di invito all’assemblea popolare di Torino per Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “Show Israel the Red Card”. Il 21 novembre la manifestazione contro la partita di basket Virtus-Maccabi Tel Aviv

Venerdì 21 novembre a Bologna è prevista la partita di basket di Eurolega tra Virtus e Maccabi Tel Aviv, la cui curva è nota per le sue idee suprematiste e razziste.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cameri: manifestazione contro Leonardo e le fabbriche di morte del governo italiano

Il Coordinamento Novara per la Palestina e altre realtà locali hanno organizzato per sabato 15 novembre una manifestazione che partirà dal centro città di Cameri per poi giungere sino alla base militare di Cameri in provincia di Novara composta dall’aeroporto militare e da due stabilimenti Leonardo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele sta costruendo un “muro per l’accaparramento delle terre” nel sud del Libano meridionale mentre continuano gli attacchi aerei

Immagini di un muro in costruzione da parte dell’esercito israeliano nei pressi di postazioni occupate nel sud del Libano sono circolate online, mentre continua la pressione per disarmare Hezbollah

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turisti della guerra a Sarajevo: aperta un’inchiesta, almeno 5 gli italiani coinvolti

Si radunavano a Trieste e da lì partivano per sparare “per divertimento” ai civili insieme ai militari dell’esercito serbo-bosniaco che assediavano la città di Sarajevo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Israele sull’orlo dell’abisso

Ilan Pappé, La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina, Fazi Editore, Roma 2025, pp. 287

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Youtube ha cancellato silenziosamente oltre 700 video che documentano le violazioni dei diritti umani da parte di Israele

Il gigante della tecnologia ha cancellato i canali YouTube di tre importanti gruppi palestinesi per i diritti umani, una capitolazione alle sanzioni di Trump.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: occupata l’Aula Nugnes del Consiglio Comunale, “Rispettate la mozione contro la collaborazione con Israele”

Nel corso del pomeriggio di venerdì 31 ottobre è stata occupata dalla rete Napoli con la Palestina l’aula Nugnes del consiglio comunale di Napoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: continuano gli attacchi israeliani nonostante la tregua del novembre 2024. Due persone uccise

Ancora bombardamenti israeliani nel sud del Libano, nonostante l’accordo di tregua concordato nel novembre 2024.