InfoAut
Immagine di copertina per il post

AUDIO-GAZA.Raidaerei,lancidirazzi.Oggiuccisialtri13palestinesi

||||

Continuano i bombardamenti aerei israeliani sulla Striscia: tra le vittime un altro comandante del Jihad e tre bambini. Altri razzi lanciati verso il territorio israeliano. 

Gaza (Foto: Reuters)

AGGIORNAMENTI:

ore: 15:20 La 23esima vittima si chiamava Haitham Hafez Mohammad al-Bakri e aveva 22 anni.

ore: 15:00  Sale a 23 il bilancio delle vittime palestinesi. Tre di loro sono bambini. Una è una donna. 71 i feriti

ore: 12:30 Pubblichiamo i nomi ed età delle 22 vittime palestinesi

1) Asma Mohammad Hasan Abu al-Ata, 42 anni

2) Baha Salim Hasan Abu al-Ata, 42 anni

3) Mohammad Atie Musleh Hamoda, 20 anni

4) Ibrahim Ahmed Abdul Latif al-Dabous,

5) Zaki Mohammad Adnan Ghanama, 25 anni

6) Abdullah Awad Saqib al-Balbisi, 26 anni

7) Abdul Salam Ramadan Ahmed Ahmed, 28 anni

8) Rani Faye Rajab Abu an-Nasr, 35 anni

9) Jihad Ayman Ahmad Abu Khater, 22 anni

10) Wail Abd al-Aziz Abdallah abd an-Nabi, 43 anni

11) Khaled Muawwed Salim Farraj, 38 anni

12) Ibrahim Ayman Fathi abd al-Al, 17 anni

13) Ismail Ayman Fathi abd al-Al, 16 anni

14) Rafat Mohammad Salman Iyyad, 54 anni

15) Suhail Khadr Khalil Qunieteh, 28 anni

16) Alaa Khabar abd-Shtewi, 32 anni

17) Mohammad Daham Mohammad Hathat, 19 anni

18) Islam Rafat Mohammad Iyad, 19 anni

19) Ahmad Ayman Fathi abd al-Al, 23 anni

20) Amir Rafat Mohammad Iyyad, 8 anni

21) Mohammad Abd Allah Suleyman Shrab,  29 anni

22) Mumin Mohammad Salman Qaddum, 25 anni

ore 12:00  Ministero della salute di Gaza: “Sale a 22 il numero delle vittime palestinesi. 69 i feriti”

ore 11:00  Il numero di vittime palestinesi tra ieri e oggi sale a 18. 50 i feriti. Stamane uccisi dall’aviazione israeliana altri 6 palestinesi. Sirene d’allarme sono suonate nelle cittadine israeliane di Ashkelon, Netivot e vicino al confine con Gaza

————-

della redazione

Roma, 13 novembre 2019, Nena News – Continua ad essere altissima la tensione tra la Striscia di Gaza e Israele. Dopo l’omicidio ieri del comandante del Jihad islamico Baha abu al-Ata, di sua moglie e di altri 8 palestinesi, stamane l’aviazione israeliana ha ucciso altri 6 gazawi (secondo alcune fonti locali sarebbero 7 le vittime). Tra questi un altro comandante del Jihad, Khaled Farrah. Nuovi razzi sono stati lanciati verso Israele, anche tra Tel Aviv e Gerusalemme. I palestinesi avrebbero sparato anche contro un blindato israeliano. Per capire di più di quanto sta accadendo e per gli eventuali scenari futuri, abbiamo intervistato Michele Giorgio, direttore di Nena News e corrispondente da Gerusalemme per il Manifesto.

{mp3remote}http://nena-news.it/wp-content/uploads/2019/11/Michele.mp3?_=1{/mp3remote}

da  nena-news.it

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

bombardamentigazaisraele

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bombardamenti israeliani contro il Libano: 5 morti, tra cui l’Alto comandante di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabaei

Beirut-InfoPal. Il ministero della Salute Pubblica libanese ha diffuso il bilancio ufficiale dell’attacco israeliano senza precedenti contro un’area residenziale alla periferia sud di Beirut, domenica 23 novembre: cinque morti e 28 feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso il 28 novembre: i comitati sardi chiamano alla mobilitazione

Diffondiamo l’appello uscito dalla rete Pratobello24 che invita tutti i comitati che lottano contro la speculazione energetica a unirsi allo sciopero e alla mobilitazione del 28 novembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non ci sarebbe mai stata una fase due, il cessate il fuoco era la strategia

Il cessate il fuoco, come i negoziati, sono diventati un altro campo di battaglia in cui Tel Aviv temporeggia e Washington ne scrive l’esito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cile: le grandi possibilità del nazi Kast di essere presidente

Il primo turno delle elezioni presidenziali in Cile di ieri sono terminate in modo triste e prevedibile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: corteo “Show Israel Red Card” contro la partita della vergogna tra Virtus e Maccabi Tel Aviv

Ieri, venerdì 21 novembre, corteo a Bologna contro la partita della vergogna, quella di basket tra Virtus e Maccabi Tel Aviv prevista alle 20.30 al PalaDozza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: il trionfo di un popolo che non rinuncia alla sua sovranità

Nel referendum del 16 novembre il popolo ecuadoriano ha detto NO

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone ai tempi del neogoverno nazionalista della Premier Sanae Takaichi

A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medici per i diritti umani denuncia uccisioni prigionieri di Gaza nelle carceri israeliane

Il nuovo rapporto diffuso da Medici per i diritti umani-Israele (Phri) apre uno squarcio ulteriore su un sistema detentivo che negli ultimi due anni ha raggiunto un livello di letalità senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

«La cosa più importante è salvare il maggior numero possibile di vite umane e infrastrutture in Ucraina»

Maidan illustra quindi i principali dilemmi dei movimenti e delle mobilitazioni globali: la classe operaia ha una capacità molto limitata di organizzarsi, di articolare gli interessi di classe e di fornire almeno una leadership nazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia, a Gabes respirare è diventato un atto di resistenza

Abbiamo tradotto questo articolo di inkyfada.media che racconta la vicenda di Gabes, un paese in Tunisia dove da mesi continuano proteste significative a causa di un polo chimico che mette a rischio la salute della popolazione.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “Show Israel the Red Card”. Il 21 novembre la manifestazione contro la partita di basket Virtus-Maccabi Tel Aviv

Venerdì 21 novembre a Bologna è prevista la partita di basket di Eurolega tra Virtus e Maccabi Tel Aviv, la cui curva è nota per le sue idee suprematiste e razziste.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele sta costruendo un “muro per l’accaparramento delle terre” nel sud del Libano meridionale mentre continuano gli attacchi aerei

Immagini di un muro in costruzione da parte dell’esercito israeliano nei pressi di postazioni occupate nel sud del Libano sono circolate online, mentre continua la pressione per disarmare Hezbollah

Immagine di copertina per il post
Culture

Israele sull’orlo dell’abisso

Ilan Pappé, La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina, Fazi Editore, Roma 2025, pp. 287

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Youtube ha cancellato silenziosamente oltre 700 video che documentano le violazioni dei diritti umani da parte di Israele

Il gigante della tecnologia ha cancellato i canali YouTube di tre importanti gruppi palestinesi per i diritti umani, una capitolazione alle sanzioni di Trump.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: occupata l’Aula Nugnes del Consiglio Comunale, “Rispettate la mozione contro la collaborazione con Israele”

Nel corso del pomeriggio di venerdì 31 ottobre è stata occupata dalla rete Napoli con la Palestina l’aula Nugnes del consiglio comunale di Napoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.