InfoAut

Bank of America nel mirino di WikiLeaks?

Potrebbe essere questo il colosso bancario Usa oggetto delle prossime rivelazioni del fuggiasco Julian Assange. Ecco perché.

Per sfuggire al mandato di cattura internazionale (per violenze sessuali) emesso contro di lui dall’Interpol, il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, dovrà nascondersi in uno dei nove Stati del pianeta che non aderiscono alla polizia internazionale. Potrà scegliere tra la Corea del Nord, Taiwan, la Groenlandia e le nazioni insulari pacifiche di Palau, Tuvalu, Kiribati, Vanuatu, Salomone e Micronesia.

Quale che sarà il suo paese d’esilio, sempre che non decida di sfidare la sorte rimanendo in clandestinità in Europa, l’uomo più ricercato del mondo spenderà le prossime settimane a preparare il suo prossimo colpo: la pubblicazione di documenti riservati che, come lo stesso Assange ha preannunciato alla rivista Forbes, riguarderanno ”gravi violazioni di legge e le pratiche immorali” commesse dai dirigenti di ”una grande banca americana”. Rivelazioni che, promette l’australiano, scateneranno uno scandalo di dimensioni paragonabili a quello della Enron.

Ora tutti si chiedono quale sarà la banca nel mirino di WikiLeaks. La JPMorgan Chase? La Citibank? La Wachovia? La Wells Fargo? In realtà la prima indiziata pare essere la Bank of America: il più grande gruppo bancario e finanziario non solo degli Stati Uniti ma di tutto il mondo.
In un intervista del 9 ottobre 2009 al magazine informatico Computerworld, Assange infatti rivelò che la sua organizzazione era entrata in possesso di cinque gigabyte di documenti riservati appartenenti a un alto dirigente della Bank of America.

Di scheletri nell’armadio, in effetti, il colosso bancario di Charlotte, Nord Carolina, ne ha una montagna. A partire da quelli relativi all’acquisizione/salvataggio della Merrill Lynch nel settembre 2008. Kenneth Lewis, l’allora presidente della Bank of America, portò a termine l’operazione tenendo allo scuro i suoi azionisti sia sulle catastrofiche perdite del gruppo acquisito, sia sul pagamento di scandalosi bonus ai manager bancarottieri della Merrill Lynch (quasi 5,8 miliardi di dollari in totale, 33 milioni al solo amministratore delegato, John Thainm – che, per inciso, ne spese poi 1,2 per ristrutturare il suo lussuoso ufficio a Manhattan).

Il conto di questa illegale e spregiudicata manovra venne pagato sia dagli azionisti di Bank of America, che videro crollare il valore delle loro azioni, sia dai contribuenti americani: per coprire i costi dell’acquisizione/salvataggio di Merrill Lynch e salvare dalla bancarotta i suoi ‘salvatori’, il Tesoro, che nel 2008 aveva già concesso a Bank of America 25 miliardi di fondi pubblici nell’ambito del Tarp (Troubled Asset Relief Program), gliene diede altri 20, nonostante i dubbi espressi dal Congresso sull’utilizzo di questi fondi (visto il sostanziale blocco dei prestiti a privati e aziende operato dalla banca).

 

{tab=first tab}
Prova
{tab=other tab}
Nell’estate del 2009, sull’operato della Bank of America incombeva una devastante indagine federale della Sec, la Consob americana. Kenneth Lewis riuscì a scongiurarla patteggiando il pagamento di una multa di 33 milioni di dollari (la stessa cifra regalata al Ceo di Merrill Lynch) e mettendo sul piatto la sua testa (che infatti cadde nel dicembre 2009).{/tabs}

Forse saranno i file di WikiLeaks a far luce su questa vicenda e su altre. E magari verrà fuori qualcosa anche sul coinvolgimento di Bank of America del crac Parmalat: nel 2008 la Procura di Parma aprì un’inchiesta sui vertici milanesi della banca americana, indagati per usura nei confronti dell’azienda di Callisto Tanzi: nel 2002 avrebbero lucrato il 13 per cento di interessi sui prestiti concessi alla moribonda Parmalat, accelerandone di fatto la bancarotta.

Enrico Piovesana (Peace Reporter)

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torturato Marwan Barghouti

Il noto prigioniero politico palestinese Marwan Barghouti è stato aggredito brutalmente dalle guardie carcerarie israeliane, secondo le informazioni trasmesse alla sua famiglia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: oltre 10 mila violazioni dalla tregua da parte di Israele

In queste settimane si sono verificati nuovi bombardamenti in Libano, in particolare nel sud, mentre si registrano droni che sorvolano la zona e che hanno lanciato esplosivi in diverse città come nel caso di Aitaroun, con la scusa di voler colpire Hezbollah.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Germania: “Non siamo carne da cannone”, sciopero studentesco contro il servizio militare. Il Bundestag approva la leva

Nuova giornata di sciopero contro il servizio militare da parte di studenti e studentesse tedeschi, mentre si votava nelle aule del Bundestag la riforma della leva del governo di Friedrich Merz.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e appalti: l’Italia mantiene aperto il canale con l’industria militare israeliana

Nonostante la campagna di sterminio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato continuano ad equipaggiare i propri reparti di pronto intervento rifornendosi presso le più importanti aziende israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini sfruttati e affumicati nei campi della California

Molto lontano dai campi di Entre Ríos o Santa Fe, i bambini contadini della California lavorano dagli 11 ai 12 anni, sfruttati, mal pagati, in terreni affumicati con pesticidi e con il terrore di essere deportati insieme alle loro famiglie di migranti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina, i coloni attaccano volontari internazionali: feriti tre italiani

Un nuovo attacco dei coloni israeliani ha colpito la comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, nella Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Drone assassino israeliano massacra due fratellini palestinesi

Fadi Tamer Abu Assi e Juma Tamer Abu Assi, bambini palestinesi di 10 e 12 anni, sono stati ammazzati da un drone israeliano a est di Khan Yunis (sud della Striscia) mentre raccoglievano legna per il padre ferito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Membro della Knesset: Israele sta “importando la guerra di sterminio” da Gaza alla Cisgiordania

Un membro israeliano della Knesset (Parlamento) ha affermato che Tel Aviv sta “importando” la sua “guerra di sterminio” dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

CONTRO I SIGNORI DELLA GUERRA E PADRONI DELLA CITTÀ, BLOCCHIAMO TUTTO!

Oggi, nell’ambito dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base, come realtà autorganizzate del movimento milanese abbiamo deciso di bloccare l’ingresso principale della sede dirigenziale di ENI S. p. a. di San Donato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Linee gialle e zone verdi: la divisione di fatto di Gaza

Crescono i timori che il nuovo mosaico di zone diverse di Gaza, separate da una Linea Gialla, possa consolidarsi in una partizione permanente del territorio.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecomarxismo e Prometeo liberato

Nel Prometeo incatenato di Eschilo, Prometeo è una figura rivoluzionaria.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il prezzo di stare dalla parte giusta

Sabato sera. Cena. La Tv gira per conto suo. Arrivano le parole: “Ignobile, vile, grave, irresponsabile, anni di piombo”.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

I tatuaggi di Pete Hegseth, l’America Latina e la guerra che viene

Mentre scriviamo queste righe il Presidente degli Stati Uniti dichiara unilateralmente chiuso lo spazio aereo sopra il Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Emergenza sanità in Calabria: serve una reazione decisa e collettiva!

La tragica notizia del cinquantasettenne morto a Lamezia mentre attendeva l’arrivo di un’ambulanza impone una reazione decisa e collettiva.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Aggiornamenti dalla vertenza ex Ilva: ritiro parziale del piano del governo (video)

La vertenza di Acciaierie d’Italia, ex Ilva, è tornata nelle ultime settimane al centro del dibattito nazionale.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Il prezzo da pagare per il lavoro: condannati a due anni e due mesi di reclusione

Nel primo pomeriggio di venerdì 5 dicembre Maria, Eddy, Dario, Vincenzo, Enrico, Marco, Luigi, Davide, tutte/i compagne/i del nostro movimento dei disoccupati organizzati sono state/i condannate/i in primo grado a due anni e due mesi