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Camicia strappata ai manager di AirFrance: sei arresti

Un episodio che aveva suscitato la simpatia di tanti che, guardando quelle foto, se la sono risa sotto i baffi pensando che, se anche non piangono, almeno i ricchi ogni tanto scappano. Ma che aveva anche dato sfogo alla riprovazione di altri, pronti a condannare “la violenza” (contro la camicia del manager non contro le vite dei lavoratori lasciati per strada, ça va sans dire). Tra questi ultimi il presidente Hollande, che ha dichiarato che quegli episodi rischivano di danneggiare l’attrattività e l’immagine della Francia. Insomma, un episodio tra i tanti che aveva mostrato una volta di più come sia sempre attraverso il conflitto che nella società si creano quelle polarizzazioni così necessarie al tempo della catastrofe democratica.

E stamattina è arrivata la pronta risposta delle autorità per dire che la violenza dev’essere sempre a senso unico. All’alba l’irruzione della polizia nel domicilio di quattro dipendenti, poco dopo il fermo di altri due. I mandati di arresto sono stati emessi sulla base di alcune testimonianze e delle immagini delle telecamere di sorveglianza. Per ora si tratta di operai del settore cargo, alcuni dei quali, a quanto sembra, con mandato sindacale, ma sembrano possano essere una ventina le persone sotto inchiesta e quattro dipendenti sono stati già minacciati di sanzioni per aver cantato “senza camicia, senza pantaloni” durante l’irruzione nella sede della compagnia aerea.
La CGT, principale sindacato francese, ha denuncia un tentativo d’intimidazione (en passant non osiamo pensare cosa avrebbe detto la CGIL se avessero arrestato qualche suo tesserato dopo un episodio del genere) e ha convocato un presidio di solidarietà agli arrestati all’aeroporto di Parigi, la destra plaude alle forze dell’ordine mentre i socialisti mantengono per ora un (imbarazzato) silenzio.

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