Carovana 15 Settembre 2015. Un appello alla mobilitazione internazionale
Qui alcuni estratti di un appello di UIKI onlus e Rete Kurdistan Italia che chiama alla mobilitazione dal 12 al 17 settembre nelle zone del confine turco-siriano ed in particolare nella zona di Suruc (crocevia nel corso dell’ultimo anno della solidarietà verso Kobane, duramente colpita dal vigliacco attacco bomba all’Amara Center del 20 luglio scorso).
Circa un anno fa, il 15 settembre 2014 i Daesh hanno lanciato la loro prima ingente offensiva contro il cantone curdo di Kobanê, in Siria. La popolazione curda, guidata dalle forze di autodifesa del popolo ( YPG e YPJ) ha organizzato una grande difesa contro l’attacco. La resistenza di uomini e donne all’interno di Kobanê, è stata una battaglia per la democrazia, per i diritti umani, per un futuro comune, per la legittimazione e l’uguaglianza delle donne nella società . Il supporto della Coalizione Internazionale è stato prezioso ma non sufficiente.
Kobanê è stata liberata dopo 134 giorni di resistenza, ma tra il 25 e il 27 giugno l’ISIS ha compiuto l’ennesima strage contro l’umanità: più di 200 civili, la maggior parte dei quali donne e bambini, sono stati brutalmente assassinati. La minaccia non è stata quindi rimossa.
La città risulta quasi completamente distrutta: i servizi essenziali quali acqua ed elettricità, i rifornimenti di cibo e i le cure sanitarie sono ai minimi livelli o addirittura inesistenti. Lo Stato Islamico inoltre, dimostrando ulteriormente la sua brutalità, ha dislocato migliaia di mine per impedire il ritorno della popolazione nelle proprie terre.
Pertanto è necessario garantire ai rifugiati la possibilità di rientro nella propria città in modo sicuro, sostenendo la ricostruzione delle infrastrutture basilari, al fine di assicurare loro una vita dignitosa.Nonostante la liberazione il cantone è ancora sotto embargo.
Kobanê è circondata da Daesh. Il confine con la Turchia risulta quindi fondamentale. La popolazione di Kobanê ha urgentemente bisogno di un corridoio umanitario per ricevere gli aiuti necessari al fine di proteggere, rifornire e ricostruire la propria città.
Per promuovere la riduzione della violenza, per sostenere la stabilità in Siria e nelle regioni liberate dal terrorismo, constatando l’urgenza dell’apertura di un corridoio umanitario, al fine di esercitare pressioni nei confronti dell’ ONU,che implementando la Risoluzione 2165 del 14 Luglio 2014 art.2 potrebbe essere in grado di garantire l’apertura di un ulteriore valico di confine, invitiamo singoli attivisti, istituzioni, sindacati, partiti politici, ONG, autorità locali e internazionali alla partecipazione di una grande carovana internazionale.
Martedì 15 settembre, anniversario del primo attacco di Daesh al cantone di Kobanê, saremo tutte e tutti a Suruç, in Turchia, nella città gemella di Kobanê e a pochi chilometri dal confine siriano, per esprimere il nostro appoggio politico e umanitario.
PROGRAMMA MOBILITAZIONE:
12 Settembre
– Arrivo delle delegazioni a Sanliurfa e Suruc
13 Settembre (Suruc)
– Incontro al Centro Culturale Amara e ricordo vittime dell’attentato del 20 Luglio scorso
– Incontro con la municipalità di Suruc
– Iniziativa sulla ricostruzione di Kobane e proiezione di filmati sulla situazione a Kobane
14 Settembre
– Visita ai campi profughi sulla frontiera a Suruc
– Visita ai campi profughi a Viransehir
15 Settembre
– Manifestazione internazionale per chiedere l’apertura di un corridoio umanitario. Se ci sarà l’apertura del Gate, un convoglio umanitario entrerà a Kobane e porterà aiuti alla popolazione. In caso di non apertura del Gate ci sarà una manifestazione al confine e conferenza stampa.
16 Settembre
– 08:00 partenza per Diyarbakir
– Incontro con i partiti HDP (Partito democratico dei Popoli) – DTK (Congresso Democratico della Società) – DBP (Partito Regionale Democratico) e i co-Sindaci del Comune e del distretto di Diyarbakir
17 Settembre
– Ripartenza delle delegazioni
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