Catalogna a un passo dal referendum: è scontro militare,burocratico e informatico verso l’1-O
Ci si addentra nel fine settimana di passione catalana per il Referendum pro-indipendenza che pare essere sempre più lontano dalla portata almeno per quanto riguarda domenica, cioè domani.
La tensione a Barcellona e negli altri distretti è salita ancora, da quando è stata ufficializzata l’intenzione di bloccare i seggi da parte della Guardia Civil. In alcune scuole adibite a seggio famiglie e studenti per ”garantire” il voto si trovano in occupazione da più giorni.
Il nuovo blitz avvenuto stamane al centro delle Telecomunicazioni della Generalitat può avere l’effetto di gettare altra benzina sul fuoco indipendentista; l’obiettivo: impedire anche il voto telematico. Disposizioni e intimazioni anche a vari istituti statistici indipendenti affinché silenzino qualsiasi possibilità di conteggio e stima dei voti.
A nulla, come quasi sempre, sono valse le osservazioni dell’ Alto Commissariato dell’ ONU per i diritti umani, mentre l’ UE fa scudo a Rajoy a suon di dichiarazioni legalitarie.
Catalogna militarizzata dunque a un giorno dal voto, e mobilitazioni che si stanno per dispiegare lungo tutto il fine settimana. Domani sarà una intensa giornata, di quelle che a prescindere dagli esiti, potrebbero difficilmente venire dimenticate in questo lembo di penisola iberica.
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