InfoAut
Immagine di copertina per il post

Catalogna: le piazze di fronte al processo politico agli indipendentisti

||||

Le violenze della polizia di quel primo ottobre 2017 sono ancora ricordi vividi per la maggior parte delle persone che hanno attraversato le piazze indipendentiste catalane. Lo stato spagnolo è individuato come responsabile di quelle violenze ed è proprio questa memoria collettiva il principale motore che continua ad agitare la piazza.

 

In tutta la città di Barcellona, seppur con differente intensità, in ogni quartiere permangono attivi i Comitati di Difesa della Repubblica (CDR), così come in tantissime altre città catalane che continuano a rivendicare la legittimità del referendum e la volontà di indipendenza. Nonostante le difficoltà il movimento mantiene la sua conformazione “popolare” e dimostra capacità di rilancio e continuità nonostante gli attacchi durissimi della repressione.

Il movimento è intergenerazionale, variegato nella composizione e mosso da spinte profondamente differenti. È frastagliato ideologicamente e politicamente, ma riconosce nella pratica del blocco la sua principale forza e nella diffusione capillare nei territori la sua capacità di riprodursi. La fase non è semplice: la coincidenza delle elezioni europee, delle comunali di Barcellona e delle elezioni politiche anticipate dovute alla caduta del governo Sánchez (tutte e tre si terranno tra fine aprile e maggio) potrebbe rendere sempre più difficile determinare un tempo della lotta indipendente dalla resistenza agli attacchi repressivi e dall’agenda della controparte.

Non è mancata però in questi mesi la spinta delle lotte. Sin dal 1 Ottobre 2018, primo anniversario del referendum, si è vista la ripresa delle piazze da parte del popolo indipendentista. Quel giorno fin dalla mattina si sono susseguiti blocchi e manifestazioni diffuse in tutta la regione, per terminare con un corteo oceanico che a Barcellona raggiunge il parlamento della Generalitat de Catalunya, seguito da una notte di violenti scontri nelle strade adiacenti.

Da quella data ai giorni del processo a 12 indipendentisti, iniziato lo scorso 12 febbraio, sembra che il movimento popolare prenda tempo prima del rilancio. Gli appuntamenti che si danno sono animati prevalentemente da militanti antifascisti e studenti, fino a quando a Madrid si da il via al processo e inizia la prima di una serie di manifestazioni molto più ampie in termini di segmenti sociali mobilitati.

All’ordine del giorno la sottolineatura della profonda politicità del processo in corso. I 12 attivisti e parlamentari indipendentisti vengono accusati di ribellione, malversazione e disobbedienza allo stato spagnolo, in queste ore il processo continua a ritmi serrati mentre Puigdemont è ancora in Belgio. Le accuse vanno fino a 30 anni di reclusione e l’attenzione politica intorno al processo è altissima, la questione catalana è uno dei principali temi su cui si sviluppa il dibattito politico spagnolo. Mentre in Catalogna continua la movimentazione indipendentista, a Madrid l’opposizione di destra organizza manifestazioni contro il dialogo con gli indipendentisti.

Il 16 febbraio si radunano a Barcellona centinaia di migliaia di persone (400.000 secondo gli organizzatori), per una piazza accolta da uno striscione che recita “l’autodeterminazione non è un crimine”, piazza organizzata da svariate decine di sigle indipendentiste. Il 21 febbraio è stato convocato uno sciopero generale da un sindacato della sinistra indipendentista. Nonostante una adesione non elevatissima, fin dalla mattina si registrano blocchi e cortei in tutta la catalogna, con scontri, fermi e feriti.

A Barcellona, dopo i blocchi stradali della prima mattinata, vengono bloccati due binari della stazione grazie alla determinazione di una piazza che sa ricompattarsi di fronte alle cariche della polizia. Anche a Vic, Lleida, Tarragona e Gurb si registrano blocchi nella mattinata, nel pomeriggio invece si contano migliaia di persone in piazza in tutta la catalogna, l’autostrada che porta a Tortosa è bloccata e intervengono i Mossos per sgomberarla. Questa ondata di proteste è ancora in corso, il prossimo appuntamento è previsto Domenica 24, quando il Re Felipe VI sarà a Barcellona in occasione del Mobile World Congress.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

catalogna

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza del popolo palestinese

Udienze ed iniziative all’Aquila Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione. La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

MAGA vs neocons: la coalizione trumpiana si spacca sulla guerra all’Iran

Qualcosa di interessante sta accadendo all’interno della coalizione che ha portato alla vittoria Donald Trump: la tentazione di entrare in guerra direttamente contro l’Iran al fianco di Israele sta creando scompiglio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amnistia in Catalogna, prosegue il dibattito

In Spagna è stata respinta l’attesa legge sull’amnistia per gli attivisti indipendentisti catalani e per le persone coinvolte nel referendum dell’ottobre 2017.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Spagna: smascherato un sesto agente di polizia sotto copertura nei movimenti

In 15 mesi, un totale di sei agenti di polizia sotto copertura sono stati identificati nei movimenti sociali in Spagna e Catalogna. L’ultimo poliziotto è stato scoperto dopo un’operazione di infiltrazione che è durata nove anni…

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pegasus, la Spagna e l’indipendentismo catalano

In questi giorni è tornata a far discutere la vicenda che vedrebbe il premier spagnolo Sanchez e la ministra della Difesa Robles al centro di un’operazione di spionaggio tramite il malware Pegasus, software di proprietà israeliana, che ha la possibilità di infettare i telefoni cellulari interessati e provvedere a raccogliere materiale e intercettazioni. Qualche tempo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Polizia italiana ha arrestato il leader catalano Puigdemont in Sardegna

L’ex presidente della Generalitat de Catalunya Carles Puigdemont, esule politico in Belgio dal 2017, è stato arrestato oggi da alcuni agenti in borghese della polizia italiana appena sbarcato dall’aereo che lo aveva condotto ad Alghero da Bruxelles. Mentre scriviamo Puigdemont si trova in stato di fermo presso l’ufficio della polizia all’interno dell’aeroporto sardo. Su Puigdemont, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Catalogna: nuova stretta contro gli indipendentisti

Nelle ultime ore sono diversi gli sviluppi che riguardano la questione catalana. A quasi un mese dal voto che ha proposto una nuova maggioranza indipendentista per il paese da Madrid e da Strasburgo arrivano quasi in contemporanea provvedimenti evidentemente atti ad intimidire il governo appena nato. Il contesto è già incandescente dopo le proteste di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Catalogna: Manifestazione di sostegno a Pablo Hasel a Barcellona

La settimana scorsa, l’Alta Corte spagnola ha ordinato a Pablo Hasel di entrare volontariamente in prigione per scontare due condanne per un totale di due anni, nove mesi e un giorno. “Mi hanno dato dieci giorni per entrare in carcere”. Lo ha scritto sui propri canali social il rapper comunista catalano Pablo Hasel. L’Audiencia Nacional spagnola ha […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Maxi operazione della Guardia Civil in Catalogna.

In un’importante operazione di polizia in tutta la Catalogna, gli agenti della Guardia Civil spagnola hanno arrestato 21 persone che, a loro avviso, avrebbero preso parte al dirottamento di fondi pubblici verso il Belgio, in un caso che sarebbe anche collegato alla piattaforma di protesta pro-indipendenza Tsunami Democràtic. Fonti della polizia hanno detto che tra […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Spagna post-voto verso le larghe intese? Avanzano indipendentisti e regionalisti

Con la quarta elezione in 4 anni si è consumato ieri in Spagna l’ennesimo capitolo di uno psicodramma istituzionale che ricorda quello della Brexit. Il principale sconfitto della tornata è il PSOE, partito del primo ministro socialdemocratico Pedro Sanchez: perde quasi 800.000 voti rispetto alle elezioni dello scorso Aprile e, nonostante la maggioranza relativa, è […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Catalogna, la rivolta di chi non ha più paura

Proponiamo un’intervista ad un compagno catalano curata dalla redazione di Levante -Testata dal basso.   Quando scriviamo questo articolo si è appena concluso il quinto giorno (e la quinta notte) di mobilitazione in tutta la Catalunya contro la decisione del tribunale supremo di Madrid di condannare ad oltre cento anni di carcere (la pena più alta […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dall’Ecuador al Cile, dal Libano e Catalogna: ogni scintilla è miccia

The world is burning! Uno spettro continua ad aggirarsi per il mondo globalizzato al tempo della crisi permanente? Da Santiago del Cile a Beirut, da Barcellona a Quito, nel giro di poco più di una decina di giorni, ai quattro angoli della terra, centinaia di migliaia di donne e uomini si sono riversati nelle strade […]