InfoAut
Immagine di copertina per il post

Maxi operazione della Guardia Civil in Catalogna.

||||

In un’importante operazione di polizia in tutta la Catalogna, gli agenti della Guardia Civil spagnola hanno arrestato 21 persone che, a loro avviso, avrebbero preso parte al dirottamento di fondi pubblici verso il Belgio, in un caso che sarebbe anche collegato alla piattaforma di protesta pro-indipendenza Tsunami Democràtic. Fonti della polizia hanno detto che tra gli arrestati ieri, per presunto uso improprio di fondi pubblici, abuso d’ufficio e riciclaggio di denaro, ci sono diversi titolari di cariche presenti o ex nei partiti politici catalani CDC ed ERC: David Madí, Xavier Vendrell e Oriol Soler. Un altro arrestato è stato Josep Lluís Alay, capo dell’ufficio di Carles Puigdemont in Belgio, che è già stato rilasciato. 

Secondo l’Alta corte catalana, sono state effettuate 31 perquisizioni in otto distretti giudiziari in tutta la Catalogna. A parte i reati legati alla corruzione, il tribunale segnala che vi sono presunti reati di disordine pubblico, il che potrebbe implicare un collegamento dell’intera operazione con la piattaforma di protesta Tsunami Democràtic che ha operato alla fine del 2019. A differenza di altre maxi operazioni di polizia e casi diretti al processo di indipendenza, tuttavia, questa volta i reati di terrorismo non sono inclusi nelle accuse. Le denunce di tali crimini causerebbero automaticamente l’escalation del caso al tribunale delle udienze nazionali con sede a Madrid.

La presunta rete oggetto di indagine riguarda l’appropriazione indebita di fondi da parte dell’ente provinciale di Barcellona, ​​la Diputació, affermando, appunto, l’esistenza di una rete che collega il finanziamento del processo di indipendenza tramite fondi pubblici, il gruppo Tsunami, i rapporti con la Russia e un presunta operazione di vendita di proprietà. Gli arrestati sono uomini d’affari catalani legati agli ex governi della Catalogna, ai partiti politici ERC e CDC (Convergència Democràtica, predecessore dell’attuale JxCat), o legati a leader indipendentisti, in particolare con il presidente in esilio  Carles Puigdemont.

Gli arrestati oggi dovrebbero comparire in tribunale domani. Tra quelli indicati come indagati dall’operazione ci sono Xavier Vinyals Capdepon, presidente di un gruppo di promozione repubblicana che sostiene la creazione delle squadre sportive nazionali catalane; David Madi Cendros, ex segretario alle comunicazioni sotto il presidente catalano Jordi Pujol, e anche vicino al presidente Artur Mas; Xavier Vendrell Segura, ex ministro degli interni catalano e politico di Esquerra Republicana de Catalunya (ERC); Oriol Soler Castanys, un imprenditore dei media legato all’ERC; Antonio Fuste Piñol e Roc Aguilera Vaques, della società Events; Pilar Contreras Llanas, una figura importante del ministero catalano dell’istruzione; Marta Molina Alvarez, insegnante e capo delle politiche pro-gay e lesbiche del governo catalano dal 2008 al 2010; Jordi Mir, sindaco della città costiera di Cabrera de Mar; e Jordi Serra, ex alto commissario del governo catalano.

Josep Lluís Alay, capo dell’ufficio di Puigdemont a Waterloo, è stato rilasciato dopo essere stato accusato di abuso di fondi pubblici. Parlando alla stazione radio RAC1 dopo il suo rilascio, ha detto che era sereno e quando gli è stato chiesto del crimine di cui era accusato, ha parlato “di solita solfa” spagnola. Alay ha denunciato l’operazione come una “persecuzione della causa indipendentista”.

La Guardia Civil ha arrestato un totale di 21 persone in 31 perquisizioni a Barcellona, ​​Sant Quirze del Vallès, Sant Joan Despí, Vilafranca del Penedès, Cabrera de Mar, Igualada, Montcada i Reixac e Girona.

L’indagine, diretta dal tribunale di istruzione numero 1 di Barcellona, ​​fa parte di un caso aperto nel 2016 e fino ad oggi mantenuto riservato. Il caso originale era relativo a presunti crimini di corruzione nell’autorità provinciale della Diputació de Barcelona.

Lo scorso febbraio, un rapporto preparato dalla Guardia Civil ha chiesto di indagare su altre 48 persone in relazione al processo di indipendenza catalana. Il rapporto, che sintetizzava le ricerche effettuate dall’organo paramilitare statale nel maggio 2018, affermava che tra il 2012 e il 2015 erano stati assegnati contratti e sovvenzioni concesse in modo irregolare dalla Diputació de Barcelona, ​​per un totale di un milione di euro.

Una parte di questi fondi, circa 180.000 euro, è andata a due fondazioni con legami con partiti politici, CATmón e Ingman, secondo il rapporto. L’inchiesta afferma che questo denaro è stato utilizzato per “pagare le bollette per il processo di indipendenza”. CATmón e Ingman sono stati collegati tramite l’ex funzionario della Convergència Víctor Terradellas, arrestato durante l’operazione nel 2018.

La Guardia Civil sospetta anche irregolarità nei sussidi del governo catalano e del consiglio comunale di Barcellona, ​​quando CDC era al potere nel periodo 2011-15, alle due fondazioni, ma in questo caso non ci sono prove.

Tra le 48 persone che la Guardia Civil chiedeva in quel momento ai magistrati di indagare ci sono funzionari dell’organo provinciale e membri degli organi che hanno ricevuto sussidi, come Francesc de Dalmases, ex presidente di Ingman e un attuale membro del parlamento per JxCat.

Seguendo la scia delle indagini, la polizia avrebbe trovato l’origine della piattaforma di protesta Tsunami Democràtic che è apparsa, in questo periodo, lo scorso anno in coincidenza con l’enorme reazione pubblica in Catalogna alle sentenze di sedizione per i nove prigionieri politici pro-indipendenza. Il caso riguardava anche presunte irregolarità nella pianificazione urbana nella città di Cabrera de Mar, con Xavier Vendrell che ha affermato di essere coinvolto.

da  https://www.lesenfantsterribles.org/askatasuna-aurrera/maxi-operazione-della-guardia-civil-in-catalogna/

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

catalognaGUARDIA CIVILindipendenzaperquisizioniPUIDGEMONTTSUNAMI DEMOCRATIC

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele e Turchia premono sulla Siria del Sud-Ovest e del Nord-Est

In queste giornate di repentini cambiamenti vogliamo fare il punto con Eliana Riva, caporedattrice del giornale di informazione Pagine Esteri, rispetto a due elementi di particolare pressione sul territorio siriano, ossia Israele da un lato e la Turchia dall’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kobane pronta a resistere all’imminente invasione guidata dalla Turchia

Le Forze Democratiche Siriane (SDF), martedì, hanno lanciato un duro monito contro l’imminente invasione di Kobane da parte della Turchia. Sottolineando la storica resistenza della città, le SDF hanno giurato di difenderla insieme al suo popolo, facendo appello alla solidarietà internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la Turchia ammassa le truppe al confine e bombarda Kobane

Siria. La Turchia continua ad ammassare truppe al confine per invadere con le sue milizie jihadiste la città di Kobane, simbolo della lotta anti-Isis e della rivoluzione confederale del nord-est siriano. Da questo martedì 17 dicembre in corso anche bombardamenti di artiglieria sulla città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la sfida di una ricostruzione indipendente dagli interessi imperialisti

Abbiamo posto alcune questioni a Yussef Boussoumah, co-fondatore del Partito degli Indigeni della Repubblica insieme a Houria Bouteldja e ora voce importante all’interno del media di informazione indipendente Parole d’Honneur a partire dalla caduta del regime di Bachar Al Assad in Siria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La fine di Assad e l’inizio del califfato all’ombra di Ankara scompongono il mosaico siriano

La repentina caduta del regime alauita degli Assad riporta alla luce le fratture della Siria postcoloniale, frutto malsano dell’accordo Sykes Picot del 1916 fra Francia e Gran Bretagna, che ha diviso in modo arbitrario i territori che appartenevano all’impero ottomano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA minacciano la Siria: via le sanzioni solo se Damasco abbandonerà Teheran

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre 800 banche europee investono 371 miliardi di euro in aziende che sostengono gli insediamenti illegali in Cisgiordania

La Coalizione Don’t Buy Into Occupation nomina 58 aziende e 822 istituti finanziari europei complici dell’illegale impresa di insediamenti colonici di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: jihadisti filo-turchi entrano ad Aleppo. Attacata anche la regione curda di Shehba

In Siria a partire dal 27 novembre, milizie jihadiste legate alla Turchia hanno lanciato un’offensiva dalla regione di Idlib e raggiungendo i quartieri occidentali di Aleppo. Come sottolinea ai nostri microfoni Jacopo Bindi, dell’Accademia della Modernità Democratica, l’Esercito nazionale siriano, responsabile di attacchi nella regione di Shehba, è strettamente legato ad Ankara. Questo gruppo, che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Una fragile (sanguinosa) tregua

Alle 10 di questa [ieri] mattina è partita la tregua di 60 giorni (rinnovabile) tra Israele e Hezbollah, orchestrata dagli Stati Uniti e in parte dalla Francia. Una tregua fragile e sporca, che riporta la situazione ad un impossibile status quo ex ante, come se di mezzo non ci fossero stati 4000 morti (restringendo la guerra al solo Libano) e 1.200.000 sfollati su un paese di circa 6 milioni di abitanti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Entra ufficialmente in vigore il cessate il fuoco tra Libano e Israele

Riprendiamo l’articolo di InfoPal: Beirut. Il cessate il fuoco israeliano con il Libano è entrato ufficialmente in vigore mercoledì alle 4:00 del mattino (ora locale). Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato martedì sera che il suo governo ha approvato un accordo di cessate il fuoco con Hezbollah in Libano, dopo settimane di colloqui […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Perquisizioni al SUDD Cobas per una manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese

Questa mattina le abitazioni di alcuni compagni e compagne di Firenze sono state perquisite in relazione alla manifestazione del 23 febbraio in solidarietà con il popolo palestinese durante il quale la polizia ha ripetutamente caricato il corteo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amnistia in Catalogna, prosegue il dibattito

In Spagna è stata respinta l’attesa legge sull’amnistia per gli attivisti indipendentisti catalani e per le persone coinvolte nel referendum dell’ottobre 2017.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Ispezione al centro sociale Askatasuna: Meloni e Salvini ordinano, la Questura esegue

Riprendiamo il comunicato del Centro Sociale Askatasuna su quanto accaduto questa mattina con l’ennesima operazione da parte della questura di Torino atta a colpire i movimenti sociali.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Milano: attivisti di Extinction Rebellion perquisiti in casa. Avevano attaccato dei volantini alla RAI.

Ieri, alle 7 del mattino, due attivisti di Extinction Rebellion sono stati perquisiti nelle loro abitazioni da diversi agenti di polizia. Perquisizioni corporali, sequestro di cellulari e pc, e la notifica della denuncia per imbrattamento: tutto questo per aver incollato alcuni mesi fa, con acqua e farina, alcuni volantini alla sede di RAI Pubblicità SpA.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Spagna: smascherato un sesto agente di polizia sotto copertura nei movimenti

In 15 mesi, un totale di sei agenti di polizia sotto copertura sono stati identificati nei movimenti sociali in Spagna e Catalogna. L’ultimo poliziotto è stato scoperto dopo un’operazione di infiltrazione che è durata nove anni…

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Rappresaglia a bassa felicità! Su perquisizioni ed arresti

Continua ad essere il basso tenore morale l’elemento che contraddistingue l’azione della Questura torinese. Alle prime ore del mattino un ingente schieramento di forze di polizia (digos a decine e reparti antisommossa) si è presentato ai presidi di San Didero e di Venaus, oltre che alla Borgata 8 dicembre, antistante il presidio e luogo dove si è appena concluso il Festival.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio di lotta No Tav: tre giorni di iniziative e dibattiti contro la mala opera

“Si è concluso ieri il fine settimana di lotta No Tav, una tre giorni di iniziative partecipate e determinate in quel del presidio di Venaus che ha dato il via all’estate di lotta nella nostra Valle.”

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Una storia che si ripete: perquisizione e sigilli al CSA Murazzi

Questa mattina la digos di Torino si è presa la briga di effettuare l’ennesimo attacco agli spazi di socialità alternativa e aggregazione perquisendo le arcate 25 e 27 dei Murazzi dove da 33 anni trova spazio e vita il CSA, occupazione simbolo di Torino per essere luogo di scoperta musicale, culturale, luogo del cuore per […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bologna: perquisizioni e misure cautelari contro la mobilitazione “Per una vita bella”

Questa mattina una grossa operazione di polizia si è svolta in città, bussando alle case di dodici compagne e compagni con notifiche di misure cautelari, sequestri di telefoni e computer, la perquisizione e il sequestro di SPLIT e di un’aula in via Zamboni 38 assegnata da anni dall’università.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Padova: perquisizioni e misure cautelari contro il CSO Pedro e chi si batte per una casa degna

A Padova 7 misure cautelari (obblighi di dimora, di firma, diveti vari) per altrettanti compagne e compagni, in particolare legati al centro sociale Pedro. All’alba ci sono state anche oltre una ventina di perquisizioni, non solo nella città ma anche in altre zone del NordEst come, Mestre, Treviso e Schio.