InfoAut
Immagine di copertina per il post

Colombia: Il cantante e leader sociale Junior Jein è stato assassinato a Cali dai paramilitari

||||

All’alba del 14 giugno 2021, nella città di Cali, è morto Junior Jein, uno dei precursori della salsa chocke e una delle illustri voci del Pacifico colombiano.

Secondo pubblicazioni in Twitter di alcuni utenti, ancora da verificare, per lo meno due uomini armati si sono avvicinati fuori di una discoteca nell’Avenida Roosvelt di Cali e hanno sparato al cantante e ad altre persone.

In Colombia, la polizia spara contro i manifestanti e i dirigenti sociali. Lo stato colombiano, inoltre, utilizza anche il suo strumento paramilitare per reprimere, assassinare e intimorire la popolazione. Nell’azione paramilitare e parapoliziesca dello stato colombiano, eserciti privati della classe sfruttatrice colombiana e delle transnazionali, pattugliano, sparano e assassinano la popolazione in totale coordinamento, tutela, logistica e protezione delle forze repressive ufficiali. Durante queste ultime settimane la borghesia narcotrafficante di Cali, organizzando i propri eserciti privati con la stessa polizia, ha assassinato decine di persone.

{youtube}h3ZiAeAxMU4{/youtube}

Il cantante Junior Jein, “El Cabaio”, precisamente nei giorni passati cantava degli assassinii commessi nei campi di canna da zucchero di Cali: massacri e scomparse forzate per mano delle forze repressive dello stato per cercare di soffocare le rivendicazioni sociali. Junior Jein cantava che: “Ora sono io, quello che si scandalizzerà, con la forza dei gridi di Rubi Cortés nei campi di canna, chiedo alla giustizia che questo caso sia chiarito, e che non rimanga impunito come quasi sempre fate! Nulla! La vita dei neri non importa nulla; la prima cosa che dite è ‘andavano in cose strane’!”.

Questo crimine ci spezza, ancor di più, il cuore: questo artista è stato anche assassinato dallo stato colombiano per mezzo del suo strumento paramilitare, per cui la sua famiglia probabilmente non otterrà mai giustizia, giacché coloro che hanno ordinato il crimine si ripareranno dietro l’azione sicariale della polizia e dei militari. Se qualcuno giungerà ad essere designato come responsabile del crimine, saranno i sicari esecutori, ma mai lo stato pianificatore di uno Sterminio contro la popolazione e la sua protesta sociale, mai i poliziotti che hanno organizzato la logistica. Lo stato assassina e se ne lava le mani. Anche gli assassinii eseguiti dallo strumento paramilitare o parapoliziesco sono crimini di STATO. Ora basta coprire il genocidio con una cortina di fumo che non si sostiene più, giacché sono migliaia le registrazioni video e fotografiche del modo di agire congiunto della polizia e della parapolizia.

Oltre ad assassinare manifestanti, dirigenti sociali, ambientalisti, sindacalisti, studenti, artisti del popolo, la polizia anche sequestra e fa scomparire: ci sono centinaia di persone detenute-scomparse dalla polizia colombiana in alcune settimane.

LO STATO COLOMBIANO STA ASSASSINANDO LA POPOLAZIONE COLOMBIANA.

{youtube}KwlbbcszFwE{/youtube}

Ma come cantava Junior Jein, e come reclamano città e campi della Colombia: “Il popolo non si arrende, cazzo!”

S.O.S. S.O.S. S.O.S

14 giugno 2021

Resumen Latinoamericano

Da Comitato Carlos Fonseca

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

colombia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccando tutto – E’ sciopero generale

Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le intimidazioni del governo le piazze si sono riempite ovunque. Superati ampiamente i numeri del 22 ottobre in molte città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele attacca la Flotilla. In mattinata ancora diverse navi in marcia verso Gaza

Ieri sera sono iniziate le operazioni di abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano. Ad ora solo venti navi sono state intercettate, le altre sono ancora in navigazione verso le coste di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Madagascar si ribella per l’accesso all’acqua e all’elettricità: 22 morti, il governo si dimette

«Chiediamo al Presidente di dimettersi entro 72 ore». È questa la richiesta senza compromessi formulata il 30 settembre da un manifestante della «Gen Z»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trump ritira il visto anche al colombiano Petro: troppo filopalestinese e anti-Usa

Alla tribuna dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Gustavo Petro ha scelto ancora una volta di alzare la voce contro quello che definisce l’ordine globale dell’ingiustizia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: Il Governo riprende la guerra contro l’ELN

Il Governo non ha rispettato l’accordo di ritirare l’ELN dalla lista dei Gruppi Armati Organizzati (GAO), che era una delle condizioni del gruppo rivoluzionario per continuare nei dialoghi. Il 23 agosto è scaduta l’estensione del cessate il fuoco e le due parti hanno ripreso le operazioni militari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’America Latina al crocevia. Tensioni geopolitiche e la sfida dell’Unità Regionale

Il mese di aprile del 2024 ha tratto con sé una rivelazione di grande impatto: un rapporto fatto trapelare dall’ambasciata degli Stati Uniti in Bolivia, meticolosamente elaborato dal Centro di Studi Geopolitici Multidisciplinari (CEGM), getta luce sul nuovo e ambizioso piano di ricolonizzazione dell’America Latina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: Contadini espellono la multinazionale Anglo Gold dal loro territorio

A Jericó, Antioquia, più di 100 contadini del Sudovest antioquegno hanno smontato una piattaforma mineraria installata illegalmente dall’Anglo Gold Ashanti in una zona umida. Negli ultimi giorni, le comunità di questo territorio guidano una lotta a favore dell’acqua e contro l’attività mineraria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: Gustavo Petro ha dichiarato che la Colombia è un paese indipendente, sovrano e giusto

Domenica il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha dichiarato che se fosse necessario sospendere le relazioni estere con Israele, lo farebbe dato che “non appoggiamo il genocidio”.

Immagine di copertina per il post
Culture

Cristianesimo, violenza e marxismo in Camilo Torres

Questo articolo offre una rilettura della vita e delle opere del prete cattolico colombiano Camilo Torres Restrepo (1929-1966) attraverso il prisma della resistenza all’ordine e all’autorità nella religione cattolica. Torres fu un sacerdote, un guerrigliero e un sociologo, combinando questi ruoli in un tutto organico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: Contadini liberano 78 poliziotti e 6 dipendenti della multinazionale petrolifera Emerald Energy

Il presidente Gustavo Petro ha informato che contadini e indigeni che hanno protestato contro l’impresa petrolifera Emerald Energy nel sudest della Colombia, ieri hanno liberato i 78 poliziotti e i sei dipendenti dell’impresa multinazionale che avevano bloccato l’altro ieri per più di 30 ore.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: il Governo sospende il cessate il fuoco con l’ELN

Questo mercoledì il Governo della Colombia ha annunciato che sospende il cessate il fuoco con l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), che aveva annunciato giorni addietro, e ha chiesto che questo gruppo guerrigliero dichiari una “tregua verificabile”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Colombia: La NATO nell’Amazonas, Petro gioca con il fuoco

All’inizio di questo mese, il presidente Petro ha invitato le forze militari degli USA e della NATO nell’Amazzonia con il pretesto che il macchinario da guerra imperiale potrebbe essere riutilizzato come “polizia” destinata a proteggere l’ambiente al posto del vecchio stratagemma della guerra contro le droghe.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Bogotà: scoppia la protesta dopo l’ennesimo abuso sessuale contro una giovane

Giovedì scorso ha avuto luogo a Bogotà una manifestazione femminista dopo l’ennesimo abuso sessuale nei confronti di una ragazza minorenne alla stazione degli autobus della compagnia Transmilenio.