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Corsica: manifestazione “Simu di stu paese”, scontri tra manifestanti e polizia

Sabato diverse migliaia di persone sono scese in piazza a Bastia. Lo striscione d’apertura che recitava “Simu di stu paese è ci vulemu campà” ha raccolto una folla di persone molto eterogenea: anziani, bambini, sindacati, partiti, organizzazioni studentesche e altri comitati hanno invaso le strade della città corsa per mandare un messaggio chiaro a Parigi. Al centro della mobilitazione sono le rivendicazioni approvate dall’assemblea della Corsica e che ora gli abitanti chiedono che anche il governo centrale le approvi. Si tratta della coufficialità della lingua corsa con quella francese e la residenza di minimo 5 anni sul territorio per poter accedere al mercato immobiliare. L’ultimo provvedimento, dibattuto a lungo, è visto come l’unica via per fermare la spietata speculazione che ha investito l’isola negli ultimi anni, facendo salire gli affitti alle stelle e rendendo pressoché impossibile ai strati sociali in difficoltà di trovare una sistemazione abitativa. Il corteo ha sfilato facendo tappa davanti alla prefettura, ad alcuni licei e al tribunale, durante il percorso si sono susseguiti molteplici interventi  per chiedere a gran voce uno sviluppo sostenibile e alla portata di tutti/e per l’isola.

Una volta arrivati davanti al comune, si sono verificati attimi di tensione tra alcuni manifestanti e le forze dell’ordine, schierate a difesa dell’edificio. I manifestanti hanno tirato pietre, bombe-carta e molotov contro i cordoni dei poliziotti, i quali hanno risposto con fitti lanci di lacrimogeni. Diverse barricate sono state erette nelle vie circostanti per rallentare l’avanzata dei CRS che sono intervenuti con molteplici mezzi.Verso le ore 22, la polizia ha fatto un blitz nella casa di un abitante, il quale è stato portato in questura con l’accusa, secondo gli inquirenti, di aver lanciato bottiglie molotov dalla finestra della propria abitazione.

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