COSA SUCCEDE IN IRLANDA DEL NORD? L’INTERVISTA ALLA GIORNALISTA PATRICIA DEVLIN
Irlanda del Nord. Settimane di tensioni e scontri causate dagli unionisti. Racconteremo la situazione con Patricia Devlin, giovane giornalista irlandese che negli ultimi due anni ha subito pesanti minacce di morte dai gruppi paramilitari lealisti, in particolare dall’Ulster Defence Association (UDA), per i suoi articoli di inchiesta su quel mondo. Le minacce, che sono state condannate fra gli altri da Amnesty International, dal sindacato dei giornalisti e da Reporter senza frontiere, hanno spinto la polizia ad attivarsi per tutelare la sua incolumità. Il suo giornale, il Sunday World, è lo stesso per il quale scriveva il primo giornalista ucciso nel corso dei “Troubles”, Martin O’Hagan, assassinato dal Loyalist Volunteer Force (LVF) nel 2001. Proprio in questi giorni cade il secondo anniversario della tragica morte della giovane giornalista e autrice Lyra McKee, uccisa dai colpi di arma da fuoco sparati da un membro della “Nuova IRA” mentre seguiva per lavoro dei disordini a Derry.
Con Patricia Devlin abbiamo parlato di questo e della delicata situazione che vive in questi giorni l’Irlanda del Nord a causa dei disordini scoppiati nei quartieri unionisti e lealisti per il cosiddetto “confine marittimo” fra Irlanda del Nord e Gran Bretagna introdotto a causa della Brexit e per la decisione della magistratura di non procedere nei confronti dei membri del Sinn Féin accusati di avere infranto le misure anti-Coronavirus durante il funerale del veterano dell’IRA, in seguito dirigente del Sinn Féin, Bobby Storey la scorsa estate.
L’intervista è stata realizzata dal nostro collaboratore Carlo Gianuzzi Ascolta o scarica
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