InfoAut
Immagine di copertina per il post

Dal mar Egeo la Freedom Flotilla è pronta a partire per Gaza

La Stefano Chiarini, una motonave inglese degli anni 50, e’ ormai il centro di una multietnica comunita’ che si prepara alla partenza nonostante gli intoppi burocratici del Governo greco. Tra cene in cui ci si conosce e turni di guardia a bordo, gli attivisti cominciano a diventare un vero e proprio equipaggio. Sulla barca che prende il nome del giornalista italiano prematuramente scomparso, saliranno attivisti, giornalisti e parlamentari da molti paesi, olandesi, italiani, russi, irlandesi, malesi, giovani e meno giovani. Tra gli italiani spicca la figura di Tano D’amico, storico fotografo dei movimenti che descrive con queste parole la sua partecipazione alla freedom flottilla: “quando ero giovane vedevo che il mondo era un posto cattivo e cosi’ volli andare in giro per cercare di dare una mano a migliorare le cose, adesso che sono vecchio vedo che il mondo e’ ancora piu’ cattivo ed ho deciso di tornare a girarlo”. Molto allegra la brigata italiana, che intona bella ciao molto spesso e negli ultimi giorni sta consumando i monitor degli internet point a forza di guardare video e news dalla Valsusa. “Chiomonte in questi giorni e’, la Gaza d’Italia”, uno dei ritornelli che si sentono spesso nei discorsi tra gli attivisti e le immagini della maddalena bianca di gas lacrimogeni hanno colpito anche molti attivisti esteri.

Altre news cui si presta la massima attenzione, sono quelle che vengono da Israele, ormai lo stato sionista non sa pie’ cosa inventarsi, l’ultima boutade sulla presenza di armi chimiche a bordo della stefano chiarini ha sollevato l’ilarita’ generale, ed ha fatto balenare anche la proposta di riempire le stive di fagioli, cibo che opportunamente cucinato potrebbe fungere da arma chimica.

Un’aspetto che colpisce della comunita’ di attivisti e’ la forte volonta’ soggettiva alla partecipazione, in molti hanno preso ferie proprio per partecipare alla spedizione, alcuni hanno fatto viaggi lunghissimi e snervanti, eppure il morale e’ ai massimi livelli “noi qui siamo solo una piccola parte di milioni di persone che nel mondo credono nella Freedom Flottilla”, “bisogna andare a Gaza, il nostro viaggio e’ il modo migliore per rompere il muro della propaganda”, “noi siamo pronti, la barca e’ a posto, non ci vogliono far partire perche’ hanno paura di noi”, e sembra proprio cosi’, mai si era visto un cosi’ alto spiegamento di forze contro una spedizione di pace, tra pressioni politiche, sabotaggio alle barche, minacce piu’ o meno velate di un attacco violento contro le navi israele le sta provando tutte per impedire la partenza.

Intanto l’organizzazione internazionale della freedom flottilla invita tutti i sostenitori a fare pressioni sul governo greco per velocizzare la partenza della Flottilla.

La Palestina e’ come una una fata di una favola per bambini, esiste se si crede in lei, e la Palestina esiste anche grazie al supporto di molti popoli nel mondo, lo stesso supporto va dato adesso alla Freedom Flottilla.

Dalle acque del mare Egeo e’ tutto pronto per levare le ancore.

Yalla yalla, Gaza arriviamo!

Report Infoaut dalla Freedom Flotilla

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

freedom flottilagazaisraele

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia. 10 settembre: il popolo deve organizzarsi al di fuori dei quadri imposti dai sindacati e dai partiti politici

Continuiamo a dare contro del dibattito che sta accompagnando la costruzione della giornata del 10 settembre in Francia contro il piano di austerità del governo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non possiamo permettere che la Grecia diventi il Parco di divertimento dei soldati dell’IDF: i turisti israeliani che scelgono la Grecia devono confrontarsi con le proteste pro Palestina

Mentre continua l’attacco genocida di Israele a Gaza, i turisti israeliani in Grecia quest’estate si trovano ad affrontare una crescente reazione negativa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pensare l’Europa oggi: spazi e soggetti delle lotte in tempo di guerra

Come agiamo dentro questo quadro e che cosa vuol dire opporsi alla guerra e al riarmo in questa situazione?

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia, 10 settembre: bloccare le periferie delle grandi città per fermare il Paese?

Dall’inizio di luglio, la data del 10 settembre e lo slogan «blocchiamo tutto» circolano massicciamente. Si formano gruppi, si organizzano assemblee, si discute sui modi migliori per impedire il piano di austerità di Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

To Kill a War Machine. Un documentario su Palestine Action

Palestine Action è un collettivo che da anni porta avanti una campagna di sabotaggi ed iniziative in solidarietà con il popolo palestinese. Di recente il collettivo è stato dichiarato organizzazione terroristica da parte dello stato britannico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si prepara a partire verso Gaza la Global Sumud Flotilla, con il pensiero a Vittorio Arrigoni

Decine di barche con centinaia di persone a bordo, provenienti da 44 Paesi, salperanno da diversi porti del Mediterraneo tra agosto e settembre per raggiungere insieme la Striscia.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

(Post)fascisti per Israele

Il giustificazionismo delle destre nei confronti del genocidio che Israele sta perpetrando a Gaza smaschera qualcosa di più profondo: il razzismo e l’apartheid sono dispositivi strutturali del capitalismo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Non lasceremo loro nulla”. La distruzione del settore agricolo e dei sistemi alimentari di Gaza/4

Nel contesto del genocidio in corso, l’occupazione israeliana ha confiscato vaste aree di terreno a Gaza, in particolare terreni agricoli essenziali per il cibo e il sostentamento della popolazione palestinese.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il laboratorio della guerra. Tracce per un’inchiesta sull’università dentro la «fabbrica della guerra» di Modena

Riprendiamo questo interessante lavoro d’inchiesta pubblicato originariamente da Kamo Modena sul rapporto tra università e guerra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Freedom Flotilla: atterrato a Fiumicino Antonio Mazzeo, “Deportato da Israele”

Antonio Mazzeo – uno dei due attivisti italiani sequestrati dall’Idf sulla nave Handala della Freedom Flotilla Coalition – è atterrato ieri intorno alle 12 all’aeroporto di Fiumicino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’esercito israeliano assalta Handala in acque internazionali: equipaggio rapito, nave sequestrata. Attiviste ed attivisti in sciopero della fame

Poco prima della mezzanotte (orario palestinese) di sabato 26 luglio 2025, l’Idf ha assaltato la nave Handala di Freedom Flotilla Coalition.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: il bilancio degli scontri settari a Sweida sale ad almeno 250 morti. Israele bombarda anche Damasco

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani il bilancio delle vittime degli scontri settari intorno alla città meridionale a maggioranza drusa di Sweida è di almeno 250 morti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Google ha aiutato Israele a diffondere propaganda di guerra a 45 milioni di europei

Uno studio ha rilevato che, da quando ha colpito l’Iran il 13 giugno, l’Agenzia Pubblicitaria del Governo Israeliano ha speso decine di milioni in annunci pubblicitari solo su YouTube.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Che ci fanno dei soldati israeliani nelle scuole del Chiapas?

Questi giovani (tutti ex soldati) entrano nelle scuole pubbliche locali attraverso una associazione di “volontari” chiamata in inglese “Heroes for life” e più esplicitamente in ebraico “Combattenti senza frontiere” con il fine dichiarato di “dare un’altra immagine al mondo delle IDF”.