InfoAut
Immagine di copertina per il post

Dall’Italia al Brasile, contro la Coppa del Mondo, per il diritto all’abitare

Riceviamo e pubblichiamo questo altro contributo sulla manifestazione imponente che ha attraversato le strade di San Paolo giovedì scorso, per ribadire la propria contrarietà ai mondiali brasiliani che si terranno quest’anno in Brasile.

Quello appena trascorso è stato un “giovedì rosso” per la capitale economica brasiliana: più di 20 mila persone sono infatti scese in strada bloccando l’intera San Paolo.

Si chiude dunque con un risultato decisamente positivo il terzo “Ato Copa Sem Povo, Tô na Rua de Novo!” (Coppa del Mondo senza il popolo, torno in strada di nuovo!), lanciato dal Movimento dei lavoratori senza tetto (MTST) e da Resistenza urbana, a cui hanno preso parte molte organizzazioni che si stanno opponendo ai Mondiali brasiliani, vari forum per la salute pubblica e collettivi.

Nonostante la pioggia battente che ha colpito la città, senza concedere nemmeno un minuto di tregua, ed il rischio che compagni e compagne non riuscissero a raggiungere la manifestazione a causa di problemi nel trasporto pubblico, questo terzo Atto, il primo organizzato direttamente dal MTST, si è rivelato un vero successo per i movimenti brasiliani.

Con la partecipazione di più di 20 mila persone, il corteo ha attraversato il Largo da Batata fino al Ponte Estaiada, cartolina postale della città, per ricordare al governo brasiliano ed al mondo intero il disaccordo di gran parte della popolazione con gli sprechi bilionari in vista della Coppa del Mondo, che favoriscono solo le grandi imprese edili ed il mercato immobiliare. La piazza chiede invece che venga finalmente garantito il diritto ad un’abitazione dignitosa per tutti e tutte, la riduzione immediata delle tariffe di trasporto pubblico, un’educazione statale di qualità e che venga aperto un tavolo di discussione con i movimenti. “O le risorse per il diritto all’abitare tornano ad essere adibite alla costruzione di alloggi per i lavoratori attualmente senza tetto, o il Mondiale di giugno si rivelerà un mese rosso di lotte”, ha enfatizzato Guilherme Boulos, coordinatore nazionale del MTST, durante l’assemblea.

La protesta è avvenuta senza alcun incidente, segno di un’ottima capacità organizzativa e di una forte determinazione a lottare per i diritti di chi in Brasile sembra essere stato dimenticato, ma anche prova del fatto che, quando la polizia non interferisce e non agisce in maniera repressiva e violenta durante le manifestazioni, queste avvengono generalmente senza grossi problemi.

Il MTST indirà nuovi cortei nel caso non venissero ascoltate le richieste riaffermate anche giovedì, mentre a San Paolo continua l’occupazione “Coppa del Popolo”,  situata a meno di 4km dallo stadio dove si aprirà il Mondiale, l’Itaquerão, e che conta ormai più di 3000 occupanti.

Qui di seguito, le richieste specifiche del MTST, in merito a Diritto all’abitare e Riforma urbana:

1. Controllo statale dei prezzi degli alloggi urbani, per il quale venga stabilito come tetto dei nuovi calcoli l’indice inflazionistico. Questa misura è essenziale per combattere la speculazione immobiliare che colpisce i lavoratori più poveri.

2. Una Polizia Federale che non favorisca, ma invece prevenga gli sgomberi forzati, con la costituzione di una Commissione di vigilanza, legata alla Segreteria Speciale dei Diritti Umani.

3. Modifiche al programma “Minha Casa Minha Vida” (Casa mia, la mia vita), con regole che stabiliscano una miglior scelta delle aree ed alloggi più dignitosi.

Nel frattempo, anche il resto del Paese resta teatro di continue proteste. È significativa quella di Belo Horizonte (Minas Gerais), una delle dodici città sede della Coppa del Mondo, dove i dipendenti comunali di tutte le categorie in sciopero dal 6 maggio hanno paralizzato la città (nel settore dell’educazione i dipendenti in sciopero sono più dell’80%, in quello dell’assistenza sociale si arriva al 90%). Nonostante la grande mobilitazione, le rivendicazioni dei lavoratori non sono ancora state accolte, per questo centinaia di scioperanti si sono accampati all’ingresso del Comune, con l’obiettivo di mantenere alta la pressione da parte della popolazione.

*MTST
Il Movimento dei lavoratori senza tetto (MTST) è un movimento sociale radicato nei quartieri periferici che organizza lavoratori urbani attraverso l’occupazione di terre e lotte dal basso ad organizzazione popolare. Il tutto ha avuto inizio nel 1997, a partire dall’esempio del Movimento dei lavoratori rurali senza terra (MST), perché questo potesse diffondersi anche nelle grandi città, con l’obiettivo di lottare per una riforma urbana. Il gruppo è diventato uno degli attori principali di alcune tra le maggiori proteste iniziate l’anno scorso nella capitale paulista.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

brasilemondiali 2014

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccando tutto – E’ sciopero generale

Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le intimidazioni del governo le piazze si sono riempite ovunque. Superati ampiamente i numeri del 22 ottobre in molte città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele attacca la Flotilla. In mattinata ancora diverse navi in marcia verso Gaza

Ieri sera sono iniziate le operazioni di abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano. Ad ora solo venti navi sono state intercettate, le altre sono ancora in navigazione verso le coste di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Madagascar si ribella per l’accesso all’acqua e all’elettricità: 22 morti, il governo si dimette

«Chiediamo al Presidente di dimettersi entro 72 ore». È questa la richiesta senza compromessi formulata il 30 settembre da un manifestante della «Gen Z»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Collassi localizzati, debito ecologico e politiche pubbliche

Le inondazioni nel Rio Grande do Sul, una delle zone più ricche e potenti del Brasile, hanno provocato 163 morti, più di 80 persone disperse e 640.000 persone costrette a lasciare le proprie case.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Brasile: l’acqua che tutto abbatte

Due donne, già negli anni, attendono i soccorsi alle intemperie, sopra il tetto della vecchia casa familiare, in un villaggio del Rio Grande do Sul.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La diffusione del dengue, l’agroindustria e il cambiamento climatico

Le cause dell’epidemia di dengue sono molteplici, conosciute e anche poco affrontate: cambiamento climatico, deforestazione, uso di pesticidi, impatto sui predatori delle zanzare e mancanza di pianificazione territoriale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: la questione dei terreni e l’influenza politica nelle zone delle milizie hanno motivato l’assassinio di Marielle Franco

Secondo il documento, i fratelli Brazão decisero di assassinare Marielle Franco perché si opponeva alla votazione del Progetto di Legge (PL) 174/2016, di cui era autore Chiquinho Brazão, allora consigliere.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: Invasão Zero, paramilitari sotto il progressismo

Il 4 marzo è stato trovato morto con segni di strangolamento il capo indigeno Merong. Partecipò al recupero delle terre Kamaka Mongoió a Brumadinho, nella regione metropolitana di Belo Horizonte, nel Minas Gerais. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: attacco frontale alle popolazioni native

La bancada ruralista, il blocco dei latifondisti brasiliani al Congresso, è riuscita ad imporre una legge che mette in discussione la stessa sopravvivenza delle popolazioni native.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile. “Non produrremo un solo bullone”: i metalmeccanici della General Motors scioperano per contrastare i licenziamenti

I 4.000 lavoratori della fabbrica di São José dos Campos affermano che torneranno al lavoro solo se i loro colleghi saranno reintegrati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: studenti obbligano università a fermare conferenza di gruppo sionista nel loro campus

Studenti palestinesi e brasiliani sono riusciti a impedire che il capo del gruppo di difesa sionista StandWithUs Brasil, Andre Lajst, tenesse una conferenza presso l’Università Federale dell’Amazzonia (UFAM), in Brasile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile. Con 100.000 contadini a Brasilia, la Marcha das Margaridas esige l’accesso alla terra e la lotta contro la violenza

La manifestazione si svolge ogni quattro anni e onora la sindacalista Margarida Maria Alves, assassinata nel 1983.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Miniera di sangue. Report sul progetto minerario Belo Sun

La società appartiene al gruppo canadese Forbes & Manhattan, una banca d’affari focalizzata su progetti minerari internazionali, che intende costruire la più grande miniera d’oro a cielo aperto del Brasile e allontanare più di 800 famiglie dalla regione, che saranno trasferite nello stato di Mato Grosso.