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A Tunisi: “Ghannouchi Dégage!”

Aggiornamento delle h. 20:00 Diverse fonti e contatti ci confermano che sono in atto scontri davanti al ministero degli interni sull’Avenue Bourguiba e nei pressi della Casbah, la polizia sta tirando numerosi lacrimogeni e l’esercito ha sparato in aria diverse volte.

La grandissima manifestazione di oggi era ormai al termine e le centinaia di migliaia di manifestanti scesi in piazza contro il governo Ghannouchi stavano rifluendo dal centro di Tunisi verso i propri quartieri forti di una giornata che ha superato ogni aspettativa degli organizzatori che da giorni lanciavano appelli alla mobilitazione via social network. Non sappiamo ancora le sorti del presidio della Casbah e come il movimento reagirà nelle prossime ore al ripiego fortemente repressivo deciso dal governo.

La piazza chiede la costituente, e forte di un movimento rivoluzionario ampio e socialmente diffuso è determinata a conquistare gli obiettivi politici prefissi. Come da copione alla repressione è succeduta l’apertura politica che in molti sono d’accordo nel definire come ulteriore cedimento del governo Ghannouchi al movimento.

Il consiglio dei ministri riunito in tutta fretta nel pomeriggio ha infatti annunciato per luglio la data delle elezioni (anche se ancora non è chiaro se si tratta di legislative o presidenziali) ed ha disposto la confisca dei beni di 111 persone legate strettamente all’establishment di Ben Ali.

Non sappiamo ancora in che direzioni andranno gli eventi questa sera, ma è certo che la brutalità impiegata dalla polizia in questi minuti non farà che divaricare ancora di più il solco tra il governo di transizione e il movimento tunisino che oggi in tutto il paese ha affermato di voler proseguire con determinazione la lotta.

 

 

Aggiornamento ore 13:30 La manifestazione è iniziata da pochi minuti e già si parla di centinaia di migliaia di manifestanti scesi in piazza a Tunisi. La scorsa settimana un grande corteo aveva raggiunto la Casbah (sede del primo ministro) violando ogni divieto e sfidando le minacce e le fucilate del governo di transizione guidato da Ghannouchi.

Subito è stato allestito un presidio stabile attraversato da tutta la Tunisi rivoluzionaria. Per tutta la settimana studenti delle scuole superiori ed universitari hanno sfilato in corteo per raggiungere la zona al ritmo dello slogan “dégage”, vattene, rivolto al governo di transizione delegittimato fin da suo insediamento dal movimento tunisino.

Oggi la grande prova di forza: il centro di Tunisi, dall’Avenue Bourguiba alla Casbah è in mano al movimento che non sembra proprio fermarsi davanti a niente per raggiungere i propri scopi, fino alla fine, fino alla vittoria.

Proponiamo la diretta della manifestazione in corso a Tunisi in questi minuti:



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