TUNISIA. PARLAMENTO DIMISSIONATO DAL PRESIDENTE SAIED. ESERCITO NELLE STRADE
Momenti di tensione stamani davanti all’ingresso del Parlamento, la cui sicurezza è affidata da questa notte all’esercito dopo che il presidente tunisino Kais Saied ha dimissionato il governo sospendendo il parlamento per 30 giorni, revocare l’immunità ai deputati e licenziare il premier Hichem Mechichi. Si sono formati due gruppi contrapposti, da un lato i sostenitori del presidente e dall’altro quelli del partito islamico Ennhadha, che ha parlato di “colpo di stato” e chiamato a raccolta i suoi elettori .
Presente anche il presidente del Parlamento e leader del partito islamico Ennahda , Rashid Ghanouchi, che resta nella sua auto davanti ai cancelli. Questa notte l’esercito gli aveva impedito di entrare, secondo gli ordini di Saied. Diverse sedi del partito di Ghanouchi sono state vandalizzate. La polizia ha fatto irruzione negli uffici di Al Jazeera chiedendo ai giornalisti di lasciare la redazione. La situazione è inedita e gli esiti sono imprevedibili.
Sta di fatto che da mesi le persone scendono in piazza a causa della grave crisi economica aggravata dalla pandemia. Arianna Poletti giornalista indipendente da Tunisi Ascolta o scarica
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Renata Pepicelli, docente di storia dei Paesi Islamici e islamistica, all’università di Pisa Ascolta o scarica
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