InfoAut
Immagine di copertina per il post

Dopo-elezioni: attacco contro i curdi in Turchia, Iraq e in Siria

Intanto arrivano a Erdogan, dopo le congratulazioni del movimento palestinese Hamas, le felicitazione dell’Esercito di Sham, un gruppo jihadista siriano, e di altri gruppi dell’Islam radicale impegnati nella guerra di Siria. In Rojava l’esercito turco ha oggi bombardato per il nono giorno consecutivo la città curda siriana di Gre Spi, recentemente liberata dalle Ypg curde dal controllo dello Stato Islamico. Nel frattempo l’esercito arabo siriano del presidente Assad si è ritirato dal quartiere Til Aren di Aleppo, lasciando la popolazione curda a combattere da sola. Nel pomeriggio si contavano già otto morti a causa dell’attacco dello Stato Islamico.

Sul fronte iracheno, l’attacco coordinato del Pkk e delle unità Yazide contro l’Is sui monti Sinjar, nel nord del paese, è stato rimandato dopo che le forze militari dell’autorità autonoma curda del nord Iraq (Peshmerga), governata dal Pdk del petroliere curdo filo-occidentale Massud Barzani, hanno bloccato loro il passaggio a valle. Uno dei primi incontri istituzionali del governo turco dopo le elezioni, previsto per domani, sarà guarda caso proprio con Barzani, sempre più allineato con le potenze internazionali nell’impresa di schiacciare le forze curde rivoluzionarie a lui avverse del Pkk – Hpg e Ypg. (Fonte: InfoRojava – Kurdistan)

Il Pkk ha intanto reso note le operazioni sostenute contro l’esercito turco nel mese di ottobre in risposta agli attacchi portati dal governo contro le sue unità e la comunità curda in Turchia. Riportiamo di seguito le notizie provenienti dalle città curde sotto attacco e il comunicato completo del Pkk sugli scontri sostenuti a ottobre:

Le “forze di sicurezza” turche attaccano Silvan

Un coprifuoco imposto nel distretto di Amed, a Silvan, ha preceduto un intenso attacco contro tre quartieri della città. In seguito alla dichiarazione del sesto coprifuoco degli ultimi mesi, le forze di sicurezza hanno preso d’assalto i quartieri di Tekel, Konak and Mescit, che da mesi portano avanti pratiche di autogoverno e autodifesa contro gli attacchi dello stato. Carri armati sono stati condotti nell’area di Gaza Topê, che domina i tre quartieri, che sono al momento sotto attacco ad opera di mezzi blindati dalle strade Azizoğlu e Eski Bitlis. Inoltre soldati di stanza in tre paesi della provincia sono stati dispiegati nell’area.

Una forte esplosione si è udita su via Azigoglu, nel luogo dove le forze speciali si stavano radinando per attaccare i quartieri di Tekel e Mescit. Due poliziotti sono stati visti esplorare l’area subito prima dell’esplosione, dopo la quale sono scomparsi. Il loro destino non è ancora noto. Mentre gli attacchi delle forze speciali si fanno più pesanti, l’elettricità è stata tagliata in tutta la zona e la popolazione resiste all’aggressione subita. (Fonte: ANF News)

L’AKP in cerca di vendetta a Yuselkova

Nel distretto Yüksekova della provincia di Hakkari, nel Kurdistan turco, dove l’Hdp ha ottenuto il 93.7% alle elezioni di domenica 1 novembre, le forze speciali hanno lanciato un’operazione contro il quartiere di Cumhuriyet alle 9.30 di oggi 3 novembre, ora locale. Mentre veicoli blindati bloccavano il traffico su una linea di marcia della centrale Cengiz Topel Avenue, la polizia ha cercato di rimuovere barricate con ruspe e mezzi blindati sulla strada Şemdinli. I residenti si sono riuniti davanti alla locale casa del popolo e hanno iniziato la resistenza.

Mentre la polizia apre il fuoco a casaccio contro il quartiere, le unità speciali lanciano bombe a mano e lacrimogeni contro le barricate. Il fuoco della polizia ha lasciato a terra un ragazzo colpito al torace e condotto al vicino ospedale dai residenti. Sempre più persone si stanno radunando per resistere all’attacco immotivato e all’assassinio di massa nel quartiere di Cumhuriyet. (Fonte: ANF News)

Il bilancio di ottobre del PKK

L’ufficio stampa delle Forze di Difesa del Popolo e delle Donne Libere del Kurdistan (HPG e YJA- STAR, la guerriglia del PKK) ha pubblicato il bilancio delle azioni del PKK per il mese di ottobre. Questo mese, nonostante la tregua unilateralmente rispettata per la guerriglia dal 10 ottobre, è stato particolarmente intenso. Si noti che la tregua del PKK non implica che essi abbiano gettato le armi: la guerriglia protegge i territori sotto il suo controllo e si difende non appena viene attaccata.

Lo stato turco ha condotto 26 operazioni di terra, 94 attacchi aerei con jet, 17 attacchi aerei con elicotteri Cobra, 331 attacchi di artiglieria pesante (mortai, granate, tank), 53 operazioni aeree, 89 voli di ricognizione e 7 operazioni di terra senza risultati.

L’elenco delle azioni svolte dalla guerriglia: un totale di 116 azioni e rappresaglie inclusi 20 sabotaggi, 17 esecuzioni, 8 raid, infiltrazioni e accerchiamenti, 9 controlli stradali, 25 scontri con l’esercito turco, 57 azioni e attacchi vari e 23 azioni con risultati non verificati.

Tutto questo è costato caro alla Turchia, ecco le perdite: 315 soldati uccisi negli scontri, 4 poliziotti uccisi, 15 membri di Operazioni Speciali, 12 ufficiali uccisi, 107 soldati feriti, 1 poliziotto ferito, 11 basi militari distrutte, 5 bllindati distrutti, 17 veicoli militari non-blindati incendiati, 4 elicotteri danneggiati e 6 veicoli pesanti danneggiati, compreso un tank. Inoltre una dozzina di varie armi sono state sequestrate dai guerriglieri.

Infine, secondo le HPG, 53 guerriglieri sono stati uccisi, altri 3 sono morti sul fronte del Monte Shengal combattendo contro lo Stato Islamico, due guerriglieri sono stati fatti prigionieri dalla Turchia. (Fonte: secoursrouge.org)

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

elezionikurdistanturchia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e appalti: l’Italia mantiene aperto il canale con l’industria militare israeliana

Nonostante la campagna di sterminio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato continuano ad equipaggiare i propri reparti di pronto intervento rifornendosi presso le più importanti aziende israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini sfruttati e affumicati nei campi della California

Molto lontano dai campi di Entre Ríos o Santa Fe, i bambini contadini della California lavorano dagli 11 ai 12 anni, sfruttati, mal pagati, in terreni affumicati con pesticidi e con il terrore di essere deportati insieme alle loro famiglie di migranti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina, i coloni attaccano volontari internazionali: feriti tre italiani

Un nuovo attacco dei coloni israeliani ha colpito la comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, nella Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Drone assassino israeliano massacra due fratellini palestinesi

Fadi Tamer Abu Assi e Juma Tamer Abu Assi, bambini palestinesi di 10 e 12 anni, sono stati ammazzati da un drone israeliano a est di Khan Yunis (sud della Striscia) mentre raccoglievano legna per il padre ferito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Membro della Knesset: Israele sta “importando la guerra di sterminio” da Gaza alla Cisgiordania

Un membro israeliano della Knesset (Parlamento) ha affermato che Tel Aviv sta “importando” la sua “guerra di sterminio” dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

CONTRO I SIGNORI DELLA GUERRA E PADRONI DELLA CITTÀ, BLOCCHIAMO TUTTO!

Oggi, nell’ambito dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base, come realtà autorganizzate del movimento milanese abbiamo deciso di bloccare l’ingresso principale della sede dirigenziale di ENI S. p. a. di San Donato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Linee gialle e zone verdi: la divisione di fatto di Gaza

Crescono i timori che il nuovo mosaico di zone diverse di Gaza, separate da una Linea Gialla, possa consolidarsi in una partizione permanente del territorio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Germania è in crisi e vaga nella nebbia

Le ultime notizie dal paese teutonico indicano che la sua crisi economica non si arresta ed entra ormai nel suo quarto anno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bombardamenti israeliani contro il Libano: 5 morti, tra cui l’Alto comandante di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabaei

Beirut-InfoPal. Il ministero della Salute Pubblica libanese ha diffuso il bilancio ufficiale dell’attacco israeliano senza precedenti contro un’area residenziale alla periferia sud di Beirut, domenica 23 novembre: cinque morti e 28 feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso il 28 novembre: i comitati sardi chiamano alla mobilitazione

Diffondiamo l’appello uscito dalla rete Pratobello24 che invita tutti i comitati che lottano contro la speculazione energetica a unirsi allo sciopero e alla mobilitazione del 28 novembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cile: le grandi possibilità del nazi Kast di essere presidente

Il primo turno delle elezioni presidenziali in Cile di ieri sono terminate in modo triste e prevedibile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un “pericoloso comunista” sindaco di New York… E vai!

Riprendiamo questo articolo apparso su Il Pungolo Rosso sulla elezione di Mamdani a sindaco di New York. Il contenuto ci pare largamente condivisibile in diversi punti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Elezioni presidenziali in Camerun: proteste, repressione del dissenso e delle opposizioni

Le elezioni presidenziali in Camerun del 12 ottobre hanno portato ad un clima di crescente tensione nel Paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pkk annunciato lo scioglimento della struttura organizzativa e la fine della lotta armata

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il Pkk, ha annunciato di avere tenuto a inizio maggio il 12/mo congresso, che ha deciso di sciogliere la struttura organizzativa e porre fine alla lotta armata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Collaborazione tra industrie delle armi italiane e turche: lunedì mobilitazione a Torino contro il “Forum Turchia”

Lunedì 12 maggio a Torino si terrà il forum “Turchia: un hub verso il futuro”, promosso dalla Camera di Commercio con l’obiettivo dichiarato di “rafforzare la cooperazione economica” tra Italia e Turchia nei settori dell’aerospazio, dell’automotive e della digitalizzazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: l’arresto di Imamoglu scatena nuove proteste contro Erdogan

In Turchia sono scoppiate massicce proteste dopo che le autorità giudiziarie – all’interno di una vasta operazione contro centinaia di persone –  hanno arrestato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, pochi giorni prima che venisse scelto come candidato del partito di opposizione laico CHP alle presidenziali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

PKK: rispetteremo l’appello del leader Öcalan, dichiariamo il cessate il fuoco

Il Comitato esecutivo del PKK ha dichiarato in un comunicato: “Siamo d’accordo con il contenuto dell’appello del leader Öcalan” e dichiariamo un cessate il fuoco a partire da oggi. Tradotto da ANF Il Comitato esecutivo del PKK ha dichiarato in un comunicato: “Siamo d’accordo con il contenuto dell’appello del leader Öcalan così com’è, e dichiariamo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: appello storico di Ocalan. “Tutti i gruppi devono deporre le armi e il PKK deve sciogliersi”

cL’atteso appello del leader e cofondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Ocalan, è stato diffuso oggi pomeriggio, giovedì 27 febbraio 2025, ma senza l’atteso video-messaggio, evidentemente bloccato da Ankara. A parlare quindi deputate-i del partito della sinistra curda e turca Dem che si sono recati recata sull’isola-carcere di Imrali, dove Ocalan è detenuto da 26 anni. […]