InfoAut
Immagine di copertina per il post

Due ragazzini uccisi a Jenin, uno a Betlemme

Ricostruzione quantomeno poco credibile, considerata l’età delle vittime e la dinamica dell’accaduto. Non è un caso che i militari israeliani impediscano alle strutture sanitarie palestinesi di soccorrere i feriti o avvicinarsi immediatamente ai cadaveri: questo permetterebbe di mettere in dubbio su basi empiriche la loro ricostruzione dei fatti, spesso del tutto inventata. La sensazione ad ogni incontro tra palestinesi e soldati israeliani è che la vita dei primi sia, per alcuni istanti, appesa a un filo. Siamo al check-point tra Betlemme e Gerusalemme: i turisti restano tutti sul bus, mentre i palestinesi scendono spontaneamente dal mezzo, abituati alla procedura, in un’agghiacciante scena da apartheid. Uno a uno, con sircospezione, passano sotto il fucile del soldato pronto a sparare. Prepararano la propria carta d’identità prima di essere a vista dei soldati, perché infilare una mano in tasca, in qualsiasi momento, potrebbe essere per loro fatale.

Alla stazione dei bus per Ramallah, a Gerusalemme, un ragazzino viene avvicinato in mezzo alla folla da due soldati, immobilizzato e perquisito in modo umiliante: i militari cercano palesemente la provocazione, alzano la tensione in modo arbitrario e casuale per produrre un’escalation e poter fare fuoco. Poche ore prima, al check point tra Betlemme e Ramallah, hanno ucciso un ragazzo diciassettenne, Naim Ahmad, accusato (di nuovo senza la possibilità di una verifica indipendente a causa dell’esclusione delle autorità pèalestinesi dai soccorsi) di aver tirato fuori un coltello quando era giunto il suo turno di passare vicino al soldato. I tentativi di accoltellamento contro i soldati esistono, e sono la nuova forma, rivendicata dall’insieme della popolazione, che assume la lotta dei giovani all’esercito d’occupazione; ma la risposta di Israele è, allora, provocare morti ogni giorni mostrando che, come i palestinesi hanno in mano la possibilità della rivolta, così Israele può giocare la carta del completo arbitrio.

dai corrispondenti di Infoaut e Radio Onda d’Urto – Ramallah, 15 Febbraio 2016

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

betlemmeisraeleJeninpalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini sfruttati e affumicati nei campi della California

Molto lontano dai campi di Entre Ríos o Santa Fe, i bambini contadini della California lavorano dagli 11 ai 12 anni, sfruttati, mal pagati, in terreni affumicati con pesticidi e con il terrore di essere deportati insieme alle loro famiglie di migranti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina, i coloni attaccano volontari internazionali: feriti tre italiani

Un nuovo attacco dei coloni israeliani ha colpito la comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, nella Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Drone assassino israeliano massacra due fratellini palestinesi

Fadi Tamer Abu Assi e Juma Tamer Abu Assi, bambini palestinesi di 10 e 12 anni, sono stati ammazzati da un drone israeliano a est di Khan Yunis (sud della Striscia) mentre raccoglievano legna per il padre ferito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Membro della Knesset: Israele sta “importando la guerra di sterminio” da Gaza alla Cisgiordania

Un membro israeliano della Knesset (Parlamento) ha affermato che Tel Aviv sta “importando” la sua “guerra di sterminio” dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

CONTRO I SIGNORI DELLA GUERRA E PADRONI DELLA CITTÀ, BLOCCHIAMO TUTTO!

Oggi, nell’ambito dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base, come realtà autorganizzate del movimento milanese abbiamo deciso di bloccare l’ingresso principale della sede dirigenziale di ENI S. p. a. di San Donato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Linee gialle e zone verdi: la divisione di fatto di Gaza

Crescono i timori che il nuovo mosaico di zone diverse di Gaza, separate da una Linea Gialla, possa consolidarsi in una partizione permanente del territorio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Germania è in crisi e vaga nella nebbia

Le ultime notizie dal paese teutonico indicano che la sua crisi economica non si arresta ed entra ormai nel suo quarto anno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bombardamenti israeliani contro il Libano: 5 morti, tra cui l’Alto comandante di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabaei

Beirut-InfoPal. Il ministero della Salute Pubblica libanese ha diffuso il bilancio ufficiale dell’attacco israeliano senza precedenti contro un’area residenziale alla periferia sud di Beirut, domenica 23 novembre: cinque morti e 28 feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso il 28 novembre: i comitati sardi chiamano alla mobilitazione

Diffondiamo l’appello uscito dalla rete Pratobello24 che invita tutti i comitati che lottano contro la speculazione energetica a unirsi allo sciopero e alla mobilitazione del 28 novembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non ci sarebbe mai stata una fase due, il cessate il fuoco era la strategia

Il cessate il fuoco, come i negoziati, sono diventati un altro campo di battaglia in cui Tel Aviv temporeggia e Washington ne scrive l’esito.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero generale e cortei nazionali: di nuovo decine di migliaia in piazza in tutta Italia

La due giorni di mobilitazioni del 28-29 novembre contro la finanziaria di guerra ed il genocidio del popolo palestinese ha nuovamente portato in piazza decine di migliaia di persone da nord a sud.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Colpirne uno: Mohamed Shahin, il rischio deportazione e la repressione della solidarieta’ con il popolo palestinese

Un attacco che utilizza le procedure amministrative che regolano ingressi, deportazioni e centri di permanenza per il rimpatrio (CPR) per colpire e intimorire chi non gode del privilegio dei cosiddetti “giusti documenti”.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Giornata contro la violenza sulle donne: “boicottiamo guerra e patriarcato”. La diretta dalle manifestazioni

Oggi è la Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Una giornata che non ha visto grandi miglioramenti, a 26 anni dalla sua proclamazione, nel 1999, da parte dell’Onu.